Attenzione a non farvi leggermente male nei sentieri chiamando il soccorso alpino, infatti dal 2016 per ferite di lieve entità si dovrà pagare per questo intervento, arrivando a sganciare anche iperboliche cifre:
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domenica 29 novembre 2015
lunedì 2 novembre 2015
BIKE PRIDE COLOMBIA
Chi l'avrebbe mai detto?
200 ciclisti nel marzo 2013 si ritrovarono per pedalare tutti insieme di notte..
GUARDATE QUA!
200 ciclisti nel marzo 2013 si ritrovarono per pedalare tutti insieme di notte..
GUARDATE QUA!
mercoledì 28 ottobre 2015
MONTE SAN GIORGIO.. ALPINISMO? :P
Il Monte San Giorgio di Piossasco lo conosco abbastanza bene, la prima volta che mi ci son recato fu nel gennaio 2007, quando un amico mi fece scoprire il bellissimo sentiero delle lame.
Qualche mese dopo ci andai due volte quasi di fila con altri due miei amici, facendo una volta di nuovo questo sentiero, mentre la volta dopo quello chiamato semplicemente direttissima, che in quanto tale, ovvero diretto, è più difficile (molto stretto ma soprattutto pendente e con gradoni non indiffirenti, per cui scendete pure dalla sella!).
L'anno scorso, a novembre, optai per un giro a piedi molto easy col mio cane, ovvero il giro intorno a San Valeriano (il monticciolo di fianco al S.G.): pur essendo corto (ma ho visto su OpenCycleMap che c'è un altro anello più ampio) è molto simpatico, magari uno in MTB (da XC, non serve la bici da discesa) giusto per allenarsi può farlo più e più volte di fila.
Poi sulla cima del San Giorgio ci son salito altre volte sia da solo correndo a piedi che sempre col mio amato cane.. lo scorso giugno salendo dalla strada carrozzabile, ovviamente correndo eheh, mentre l'altro giorno ho optato per un'altra via, ovvero la Super direttissima che, nonostante parta dolcemente, si rivela essere il sentiero più tosto della zona se non oltre, io uno così ripido non l'ho mai affrontato, perché poi non è solo ripido, è pure stretto e presenta un terreno leggermente friabile.
All'inizio la traccia è ben visibile, poi si perde un po' ma i segni rossi sulle rocce compaiono sempre nei posti giusti. Pensate che è così ripido che verso la fine c'è addirittura una fune!
Inutile dire che il mio cane Henry non solo mi è stato sempre davanti, ma saltellava da un gradino naturale all'altro, saltava i tronchi caduti, ecc., eheh, che spettacolo!
Ciao Henry ti amo!
venerdì 7 agosto 2015
Temperature altissime mai viste prima a TORINO
Oggi temperatura massima record a Torino: 39°!!!
Grazie a IlMeteo.it è possibile andare indietro nel tempo e vedere le temperature massime (ma non solo) delle passate estati in qualsiasi città italiana.
Vediamo quelle di Torino:
la famosa estate bollente del 2003 ebbe il picco di caldo l'11 agosto con 37.1°, mentre la più bassa temperatura minima (di notte) ci fu il 30 agosto con 13.4°. A luglio invece non si arrivò mai a 35°.
Nel luglio 1997, invece, i 35° non vennero neppure sfiorati lontanamente, il record infatti fu di appena 30.6° in data 26 luglio e di 31.4° il 15 agosto!
Vediamo le ultime 4 estati, senza contare questa..
2011: a luglio ben 16 giorni di pioggia, temp. max 30° (5, 11, 12 luglio); ad agosto max 35° (solo il 23, e soltanto nei due giorni precedenti si toccò quota 34°)
2012: a luglio 11 giorni di pioggia, temp. max 33° (25, 26 e 27 luglio); ad agosto 12 giorni di pioggia e temp. max 35° nei giorni 21 e 22 e di 34° nei due giorni precedenti il 21. Prima e dopo diversi giorni ben sotto i 30° (14 gg., per la precisione)
2013: a luglio furono ben 15 i giorni di pioggia e la temp. max fu di 32° (27 luglio; ben 14 i giorni sotto i 30°); ad agosto 11 giorni di pioggia e temp. sopra i 30° soltanto in 6 occasioni (dall'1 al 6 ago.). Il 7 agosto 2013 c'erano soltanto 27 gradi
2014: luglio record con i suoi 18 giorni di precipitazioni! Temp. max. 31°, avuta soltanto in 3 occasioni; ad agosto 13 giorni di pioggia e, udite-udite, non c'è mai stato un solo giorno con 30°, bensì sempre sotto! Il giorno 7 dell'anno scorso, ad es., c'erano infatti 28°, il 13 soltanto 24°, il 15 25°, il 26 soltanto 21°!!
BEI TEMPI!
Grazie a IlMeteo.it è possibile andare indietro nel tempo e vedere le temperature massime (ma non solo) delle passate estati in qualsiasi città italiana.
Vediamo quelle di Torino:
la famosa estate bollente del 2003 ebbe il picco di caldo l'11 agosto con 37.1°, mentre la più bassa temperatura minima (di notte) ci fu il 30 agosto con 13.4°. A luglio invece non si arrivò mai a 35°.
Nel luglio 1997, invece, i 35° non vennero neppure sfiorati lontanamente, il record infatti fu di appena 30.6° in data 26 luglio e di 31.4° il 15 agosto!
Vediamo le ultime 4 estati, senza contare questa..
2011: a luglio ben 16 giorni di pioggia, temp. max 30° (5, 11, 12 luglio); ad agosto max 35° (solo il 23, e soltanto nei due giorni precedenti si toccò quota 34°)
2012: a luglio 11 giorni di pioggia, temp. max 33° (25, 26 e 27 luglio); ad agosto 12 giorni di pioggia e temp. max 35° nei giorni 21 e 22 e di 34° nei due giorni precedenti il 21. Prima e dopo diversi giorni ben sotto i 30° (14 gg., per la precisione)
2013: a luglio furono ben 15 i giorni di pioggia e la temp. max fu di 32° (27 luglio; ben 14 i giorni sotto i 30°); ad agosto 11 giorni di pioggia e temp. sopra i 30° soltanto in 6 occasioni (dall'1 al 6 ago.). Il 7 agosto 2013 c'erano soltanto 27 gradi
2014: luglio record con i suoi 18 giorni di precipitazioni! Temp. max. 31°, avuta soltanto in 3 occasioni; ad agosto 13 giorni di pioggia e, udite-udite, non c'è mai stato un solo giorno con 30°, bensì sempre sotto! Il giorno 7 dell'anno scorso, ad es., c'erano infatti 28°, il 13 soltanto 24°, il 15 25°, il 26 soltanto 21°!!
BEI TEMPI!
domenica 12 luglio 2015
BICI D'ESTATE: COME PROTEGGERSI DAL SOLE
Oggi, domenica 12 luglio 2015, è morto un ciclista (amatore) durante la corsa Gran Fondo Fausto Coppi partita da Cuneo. Aveva 41 anni ed era giunto ad oltre metà del percorso.
Indipendentemente dalle cause che possono portare all'infarto e dai suoi eventuali problemi cardiovascolari, durante un'estate caldissima come questa, dove la temperatura percepita tocca i 40° e dove il vento è quasi totalmente assente, bisogna assolutamente stare attenti, per cui, se andiamo a pedalare:
EVITIAMO DI DARE IL MASSIMO, anche se il nostro precedente allenamento ce lo consentirebbe
EVITIAMO DUNQUE DI GAREGGIARE, tanto non siamo professionisti per cui perché rischiare per un sorpasso inutile?
EVITIAMO DI USCIRE NELLE ORE PIU' CALDE, ad esempio dalle 12 alle 17 (aggiornamento 16 luglio 2015: ora fa davvero caldo, è un inferno, con le lamiere delle auto e l'asfalto che moltiplica a non finire il calore del sole.. il mio consiglio ora come ora è quello di uscire soltanto dalle 6 alle 8 massimo 9, poi la cosa dipende anche dove uno è, se in un bosco, in montagna o se in città e su asfalto, ma indicativamente fate davvero attenzione!!!)
PEDALIAMO AL MATTINO PRESTO ANZICHE' NEL TARDO POMERIGGIO (come sopra!)
COPRIAMOCI LA TESTA SIA COL CASCHETTO CHE CON UNA BANDANA, senza di questa, infatti, veniamo colpiti dai raggi solari per cui un "colpo di sole" è sempre dietro l'angolo!
USIAMO SEMPRE IL CASCO, per il motivo di prima (eventuale "colpo di sole" che ci stende a terra!)
SPALMIAMOCI SEMPRE LA CREMA SOLARE, io uso la massimo, a me dell'abbronzatura frega nulla, io ci tengo alla mia saluta! E usiamola per tutto il corpo, anche per le zone, ad esempio il petto, coperte dalla maglietta.
METTIAMO 2 BORRACCE SUL TELAIO E IL CAMELBACK NELLO ZAINETTO, perché se durante le stagioni meno calde si deve sempre bere, figuratevi ora. Usate l'acqua non solo per bere ma anche per rinfrescare il corpo, bagnatevi la testa, le braccia e le gambe, specialmente i polpacci.
BEVIAMO ANCHE INTEGRATORI SALINI E ASSUMIAMO LE VARIE BARRETTE ENERGETICHE
CONTROLLIAMO IL METEO, oggi ad esempio ho scoperto che fino al 22 luglio la temperatura non dovrebbe abbassarsi (e controlliamo anche se son previsti dei pericolosi temporali pomeridiani in montagna).
In questi giorni vedo diverse persone correre in pieno giorno, tra l'altro con magliette normali, per nulla tecniche, senza cappellino e senza borraccia. Questa è PURA PAZZIA. NON FATELO MAI! Martedì 14 luglio 2015 ho visto una signora corricchiare lungo una strada di fianco ad un parco (ma di fianco, non dentro!) sotto il sole cocente delle 12:55 senza alcun cappellino.. ripeto, questa è PAZZIA TOTALE!
Indipendentemente dalle cause che possono portare all'infarto e dai suoi eventuali problemi cardiovascolari, durante un'estate caldissima come questa, dove la temperatura percepita tocca i 40° e dove il vento è quasi totalmente assente, bisogna assolutamente stare attenti, per cui, se andiamo a pedalare:
EVITIAMO DI DARE IL MASSIMO, anche se il nostro precedente allenamento ce lo consentirebbe
EVITIAMO DUNQUE DI GAREGGIARE, tanto non siamo professionisti per cui perché rischiare per un sorpasso inutile?
EVITIAMO DI USCIRE NELLE ORE PIU' CALDE, ad esempio dalle 12 alle 17 (aggiornamento 16 luglio 2015: ora fa davvero caldo, è un inferno, con le lamiere delle auto e l'asfalto che moltiplica a non finire il calore del sole.. il mio consiglio ora come ora è quello di uscire soltanto dalle 6 alle 8 massimo 9, poi la cosa dipende anche dove uno è, se in un bosco, in montagna o se in città e su asfalto, ma indicativamente fate davvero attenzione!!!)
PEDALIAMO AL MATTINO PRESTO ANZICHE' NEL TARDO POMERIGGIO (come sopra!)
COPRIAMOCI LA TESTA SIA COL CASCHETTO CHE CON UNA BANDANA, senza di questa, infatti, veniamo colpiti dai raggi solari per cui un "colpo di sole" è sempre dietro l'angolo!
USIAMO SEMPRE IL CASCO, per il motivo di prima (eventuale "colpo di sole" che ci stende a terra!)
SPALMIAMOCI SEMPRE LA CREMA SOLARE, io uso la massimo, a me dell'abbronzatura frega nulla, io ci tengo alla mia saluta! E usiamola per tutto il corpo, anche per le zone, ad esempio il petto, coperte dalla maglietta.
METTIAMO 2 BORRACCE SUL TELAIO E IL CAMELBACK NELLO ZAINETTO, perché se durante le stagioni meno calde si deve sempre bere, figuratevi ora. Usate l'acqua non solo per bere ma anche per rinfrescare il corpo, bagnatevi la testa, le braccia e le gambe, specialmente i polpacci.
BEVIAMO ANCHE INTEGRATORI SALINI E ASSUMIAMO LE VARIE BARRETTE ENERGETICHE
CONTROLLIAMO IL METEO, oggi ad esempio ho scoperto che fino al 22 luglio la temperatura non dovrebbe abbassarsi (e controlliamo anche se son previsti dei pericolosi temporali pomeridiani in montagna).
In questi giorni vedo diverse persone correre in pieno giorno, tra l'altro con magliette normali, per nulla tecniche, senza cappellino e senza borraccia. Questa è PURA PAZZIA. NON FATELO MAI! Martedì 14 luglio 2015 ho visto una signora corricchiare lungo una strada di fianco ad un parco (ma di fianco, non dentro!) sotto il sole cocente delle 12:55 senza alcun cappellino.. ripeto, questa è PAZZIA TOTALE!
lunedì 6 luglio 2015
Bici in contromano? Basta saperlo..
Oggi pomeriggio ho fatto una commissione in bici verso il centro e, sia all'andata che al ritorno, non ho avuto problemi.
Tranne che per pochissimi secondi quando, pedalando in una via a senso unico che ne incrociava un'altra simile dove i mezzi si spostano da Sud a Nord, ho beccato un altro ciclista andare doppiamente in contromano, ovvero prima è andato da Nord verso Sud anziché il contrario, per poi svoltare proprio nella via nella quale c'ero io!!
Ma è assurdo!!!
Io guardavo alla mia sinistra, cioè verso Sud, per capire se arrivasse qualcuno, e invece mi vedo spuntare sto tizio qua tutto tranquillo alla mia destra..
Se uno guarda i cartelli e si regola di conseguenza, rischia grosso se poi arriva un pazzo contromano quando il contromano per le bici a Torino che io sappia non è stato ancora legalizzato.
Tranne che per pochissimi secondi quando, pedalando in una via a senso unico che ne incrociava un'altra simile dove i mezzi si spostano da Sud a Nord, ho beccato un altro ciclista andare doppiamente in contromano, ovvero prima è andato da Nord verso Sud anziché il contrario, per poi svoltare proprio nella via nella quale c'ero io!!
Ma è assurdo!!!
Io guardavo alla mia sinistra, cioè verso Sud, per capire se arrivasse qualcuno, e invece mi vedo spuntare sto tizio qua tutto tranquillo alla mia destra..
Se uno guarda i cartelli e si regola di conseguenza, rischia grosso se poi arriva un pazzo contromano quando il contromano per le bici a Torino che io sappia non è stato ancora legalizzato.
domenica 5 luglio 2015
Italiani MEDI e il CALDO AFRICANO
Pazzesco, l'Italia è veramente piena, anzi strapiena, di italioti, ovvero di RINCOGLIONITI!
Il TG1 ha appena mandato in onda un servizio sul caldo e sulla gente che circola per le strade delle nostre città e, in pieno giorno col sole a picco, ci ha mostrato gente in giro coi bambini, gente in giro coi neonati, gente in giro che correva a piedi e in bici, gente molto anziana che arrancava, gente che magnava fritto e beveva birra.
Quelli coi bambini dicevano o che dovevano fare una commissione o che, dato che avevano mangiato a mezzogiorno, ora erano fuori per godersi la città vuota (beh, più o meno vuota). Ebbé, normale no, mangio alle 12, poi dopo neanche 2 ore esco coi bimbi per godermi la città, manco la città fosse un giardino.
Una signora a spasso con l'anziana madre non ha saputo dire nulla se non "Eeeeeeeeeeeh".
Quello in bici invece ha detto: Mah, penso che basti idratarsi.
Già, certo, coprirsi la testa no eh? Lui se ne andava in giro bello spavaldo con la crapa pelata senza manco una bandana. E idratarsi che significa? Se significa solo acqua e non anche sali minerali e zuccheri non dico che sia inutile ma di sicuro manca qualcosa che ti fa stare in piedi.
E se la gente non sa badare alla propria SALUTE, pensate che gli possa fregare qualcosa dell'Italia in generale? Sta gente vota.. e vota con la pancia mi sa.
Il TG1 ha appena mandato in onda un servizio sul caldo e sulla gente che circola per le strade delle nostre città e, in pieno giorno col sole a picco, ci ha mostrato gente in giro coi bambini, gente in giro coi neonati, gente in giro che correva a piedi e in bici, gente molto anziana che arrancava, gente che magnava fritto e beveva birra.
Quelli coi bambini dicevano o che dovevano fare una commissione o che, dato che avevano mangiato a mezzogiorno, ora erano fuori per godersi la città vuota (beh, più o meno vuota). Ebbé, normale no, mangio alle 12, poi dopo neanche 2 ore esco coi bimbi per godermi la città, manco la città fosse un giardino.
Una signora a spasso con l'anziana madre non ha saputo dire nulla se non "Eeeeeeeeeeeh".
Quello in bici invece ha detto: Mah, penso che basti idratarsi.
Già, certo, coprirsi la testa no eh? Lui se ne andava in giro bello spavaldo con la crapa pelata senza manco una bandana. E idratarsi che significa? Se significa solo acqua e non anche sali minerali e zuccheri non dico che sia inutile ma di sicuro manca qualcosa che ti fa stare in piedi.
E se la gente non sa badare alla propria SALUTE, pensate che gli possa fregare qualcosa dell'Italia in generale? Sta gente vota.. e vota con la pancia mi sa.
giovedì 2 luglio 2015
Più VIGILI e più POLIZIA STRADALE
Ieri ho ricevuto una multa proveniente dal Comune di Grugliasco (TO), perché a metà giugno avevo svolta a destra col rosso pieno con la mia autovettura (corso Allamano angolo via Leonardo da Vinci).
Va beniiiiissimo. Giusto così. La accetto. Già pagata.
Per completezza di informazione però mi preme dire che era domenica, non c'era nessuno, faceva un caldo maledetto e non vedevo l'ora di raggiungere il posto in cui dovevo andare, non c'erano alcune strisce pedonali, per cui senza pensarci troppo ho svoltato.
Come detto ho sbagliato e ne pago le conseguenze, ma non ho rischiato di fare alcun incidente, né di mettere sotto gente a piedi o in bici.
E allora, direte voi, qual è il problema?
Il problema, l'avrete già capito, ne sono convinto, è che il sindaco e il capo della Polizia Municipale affermano di aver installato le telecamere in alcuni punti di corso Allamano perché quando non c'erano, gli incidenti erano numerosi, e alcuni di questi son stati mortali anche se per pochissime persone.
Non penso che svoltare a destra in una zona a metà tra la campagna e la zona industriale possa provocare grandi incidenti..
Stamattina invece sono andato a Chieri, sempre in automobile, e ne ho viste di cotte e di crude: la gente dice che gli fa schifo lavorare, poi però son tutti lì a sgasare per correre in fabbrica o in ufficio sti maledetti senza cervello e senza cuore. Sì, senza cuore.. non centra nulla con questo discorso ma se guardo con distacco la gente, vedo soltanto degli automi pronti a compiere ben determinate azioni senza pensare alle emozioni, ai brividi, ecc.. questi magari vengono riservati esclusivamente al w.e., mah.
Comunque, ecco cosa ho visto: gente che filava dritto, a buona andatura, passando col rosso pieno, gente, tra cui un furgonista (si dice così?) intenta a sorpassare dove??? Massì, nel bel mezzo di una salita e discesa di un cavalcavia abbastanza trafficato facente parte di un luuungo rettilineo, poi altri che, sempre con sti cazzo di furgoni, alle rotonde non danno le precedenze, altri che anche nei paesi passano col rosso, altri che posteggiano sul marciapiede perché solo lì c'era l'ombra e dovevano fare una cosa urgentissima, pensate, portate i bimbetti ai giardinetti.. andarci a piedi no, eh, costa fatica!
Insomma, di gente da multare in maniera dura e salata ce n'è eccome. Peccato che in giro di vigili intenti a multare tutti questi mezzi delinquenti non ne ho visti proprio.
Concludo pensando che in Svizzera fanno bene a multare in base al reddito, perché ad un ricco di ricevere una multa di 100 euro o poco più frega nulla, quindi continuerà a infrangere il codice stradale. Per fortuna però, di ricchi non ce ne sono tanti..
Va beniiiiissimo. Giusto così. La accetto. Già pagata.
Per completezza di informazione però mi preme dire che era domenica, non c'era nessuno, faceva un caldo maledetto e non vedevo l'ora di raggiungere il posto in cui dovevo andare, non c'erano alcune strisce pedonali, per cui senza pensarci troppo ho svoltato.
Come detto ho sbagliato e ne pago le conseguenze, ma non ho rischiato di fare alcun incidente, né di mettere sotto gente a piedi o in bici.
E allora, direte voi, qual è il problema?
Il problema, l'avrete già capito, ne sono convinto, è che il sindaco e il capo della Polizia Municipale affermano di aver installato le telecamere in alcuni punti di corso Allamano perché quando non c'erano, gli incidenti erano numerosi, e alcuni di questi son stati mortali anche se per pochissime persone.
Non penso che svoltare a destra in una zona a metà tra la campagna e la zona industriale possa provocare grandi incidenti..
Stamattina invece sono andato a Chieri, sempre in automobile, e ne ho viste di cotte e di crude: la gente dice che gli fa schifo lavorare, poi però son tutti lì a sgasare per correre in fabbrica o in ufficio sti maledetti senza cervello e senza cuore. Sì, senza cuore.. non centra nulla con questo discorso ma se guardo con distacco la gente, vedo soltanto degli automi pronti a compiere ben determinate azioni senza pensare alle emozioni, ai brividi, ecc.. questi magari vengono riservati esclusivamente al w.e., mah.
Comunque, ecco cosa ho visto: gente che filava dritto, a buona andatura, passando col rosso pieno, gente, tra cui un furgonista (si dice così?) intenta a sorpassare dove??? Massì, nel bel mezzo di una salita e discesa di un cavalcavia abbastanza trafficato facente parte di un luuungo rettilineo, poi altri che, sempre con sti cazzo di furgoni, alle rotonde non danno le precedenze, altri che anche nei paesi passano col rosso, altri che posteggiano sul marciapiede perché solo lì c'era l'ombra e dovevano fare una cosa urgentissima, pensate, portate i bimbetti ai giardinetti.. andarci a piedi no, eh, costa fatica!
Insomma, di gente da multare in maniera dura e salata ce n'è eccome. Peccato che in giro di vigili intenti a multare tutti questi mezzi delinquenti non ne ho visti proprio.
Concludo pensando che in Svizzera fanno bene a multare in base al reddito, perché ad un ricco di ricevere una multa di 100 euro o poco più frega nulla, quindi continuerà a infrangere il codice stradale. Per fortuna però, di ricchi non ce ne sono tanti..
sabato 20 giugno 2015
TORINO: NEGOZIANTI CONTRO LE BICI
Stamattina stavo passeggiando lungo corso Traiano col mio cane per andare al parco Di Vittorio di via Passo Buole, quando lungo la pista ciclabile che affianca il marciapiede del sopracitato corso passano due signori in bici che, non l'avessero mai fatto, hanno osato scampanellare alla vista di una signora che stava attraverso questa pista arrivando però non dal marciapiede, bensì dal lato della strada dove stanno le automobili posteggiata.
Questa EMERITA CRETINA s'è leggermente incavolata ("Oh, adesso non si può neanche più passare!", MA QUANDO MAI!!), spinta dalla presenza di due suoi conoscenti di fronte al suo negozio, perché secondo lei i ciclisti non dovevano suonare per avvisarla del loro passaggio, bensì dovevano rallentare se non fermarsi per farla passare, con la conoscente che diceva: "Eh, voglio sempre passare sul marciapiede", al che io dico "Ma veramente quella è una pista ciclabile e lei prima di passare deve controllare come avrebbe fatto se avesse voluto attraversare la strada con le auto che passano". Ovviamente non hanno voluto sentire ragione, la negoziante s'è ancora più inviperita e poi è scappata dentro il suo negozio col tizio fuori che diceva che secondo lui le cose non stavano proprio così.
Peccato che se io pedalo sulla pista ciclabile NON VOGLIO ROTTURE DI COGLIONI in mezzo ai miei.. COGLIONI (pardon la finesse), per cui se uno a piedi vuole attraversare ha soltanto da CONTROLLARE, ASPETTARE e poi ATTRAVERSARE, non attraversare improvvisamente come se lì NON ci fosse la pista ciclabile e pretendendo pure che gli altri in bici, col pieno diritto di continuare a pedalare, si fermino.
Ma secondo voi se io dal marciapiede mi butto in mezzo alla strada ho il diritto di passaggio? No!! Posso attraversarla solo sulle strisce, al semaforo o anche in mezzo basta che non arrivi nessuno, invece no, questa gente media (aka teste di cazzo capre ignoranti!) odiano le bici per partito preso perché secondo loro vanno dove vogliono e investono i pedoni, quando sono loro che si fanno investire da idioti totali.
Comunque stamattina nessuno ha investito nessuno, infatti i due signori in bici, dotati oltre che di campanello anche di caschetto, andavano piano e non hanno scampanellato per insultare, minacciare, ecc., bensì soltanto per avvisare. Ma gli italioti arroganti e ignoranti (e ignoranti in quanto arroganti!) sanno solo prendersela con chi non fa nulla di male... perché scommetta che quella cretina non dice mai niente agli automobilisti in doppia fila, sulle strisce, che stanno nei posti riservati ai disabili, che vanno ai mille all'ora, ecc. No, alle auto tutto è dovuto perché son tutti automobilisti e questi pensano che i ciclisti siano solo dei perditempo che, addirittura, osano non sganciare i soldoni per la benzina, assicurazioni, bollo, revisioni e altre schifezze
Questa EMERITA CRETINA s'è leggermente incavolata ("Oh, adesso non si può neanche più passare!", MA QUANDO MAI!!), spinta dalla presenza di due suoi conoscenti di fronte al suo negozio, perché secondo lei i ciclisti non dovevano suonare per avvisarla del loro passaggio, bensì dovevano rallentare se non fermarsi per farla passare, con la conoscente che diceva: "Eh, voglio sempre passare sul marciapiede", al che io dico "Ma veramente quella è una pista ciclabile e lei prima di passare deve controllare come avrebbe fatto se avesse voluto attraversare la strada con le auto che passano". Ovviamente non hanno voluto sentire ragione, la negoziante s'è ancora più inviperita e poi è scappata dentro il suo negozio col tizio fuori che diceva che secondo lui le cose non stavano proprio così.
Peccato che se io pedalo sulla pista ciclabile NON VOGLIO ROTTURE DI COGLIONI in mezzo ai miei.. COGLIONI (pardon la finesse), per cui se uno a piedi vuole attraversare ha soltanto da CONTROLLARE, ASPETTARE e poi ATTRAVERSARE, non attraversare improvvisamente come se lì NON ci fosse la pista ciclabile e pretendendo pure che gli altri in bici, col pieno diritto di continuare a pedalare, si fermino.
Ma secondo voi se io dal marciapiede mi butto in mezzo alla strada ho il diritto di passaggio? No!! Posso attraversarla solo sulle strisce, al semaforo o anche in mezzo basta che non arrivi nessuno, invece no, questa gente media (aka teste di cazzo capre ignoranti!) odiano le bici per partito preso perché secondo loro vanno dove vogliono e investono i pedoni, quando sono loro che si fanno investire da idioti totali.
Comunque stamattina nessuno ha investito nessuno, infatti i due signori in bici, dotati oltre che di campanello anche di caschetto, andavano piano e non hanno scampanellato per insultare, minacciare, ecc., bensì soltanto per avvisare. Ma gli italioti arroganti e ignoranti (e ignoranti in quanto arroganti!) sanno solo prendersela con chi non fa nulla di male... perché scommetta che quella cretina non dice mai niente agli automobilisti in doppia fila, sulle strisce, che stanno nei posti riservati ai disabili, che vanno ai mille all'ora, ecc. No, alle auto tutto è dovuto perché son tutti automobilisti e questi pensano che i ciclisti siano solo dei perditempo che, addirittura, osano non sganciare i soldoni per la benzina, assicurazioni, bollo, revisioni e altre schifezze
giovedì 18 giugno 2015
BICI vs TIR a Rivarolo Canavese
L'anno scorso il Giro d'Italia 2014 passò per le strade di Rivarolo (Canavese).
Pochi giorni fa invece una signora in bicicletta è stata travolta e di conseguenza uccisa da un tir.. questo nel CENTRO di Rivarolo.
"Inutile invitare il Giro se poi continuiamo a far passare i tir.."
Purtroppo un altro camionista, autore anch'esso di un omicidio stradale, è stato condannato soltanto ad 1 anno di reclusione.................
IN ITALIA SI E' LIBERI DI UCCIDERE!
Pochi giorni fa invece una signora in bicicletta è stata travolta e di conseguenza uccisa da un tir.. questo nel CENTRO di Rivarolo.
"Inutile invitare il Giro se poi continuiamo a far passare i tir.."
Purtroppo un altro camionista, autore anch'esso di un omicidio stradale, è stato condannato soltanto ad 1 anno di reclusione.................
IN ITALIA SI E' LIBERI DI UCCIDERE!
domenica 7 giugno 2015
Sentieri COLLE VACCERA (VAL PELLICE) - Trail running, Trekking
Ieri sono partito da ANGROGNA in direzione COLLE VACCERA
Lasciata l'auto nella piazzetta del paesucolo, dove c'è la meridiana e la fontana (ma non posteggiatela lì, altrimenti troverete un forno, mettetela invece di fronte).
I sentieri che ho preso sono i seguenti: SENTIERO DEL POPOLO ALATO e SENTIERO DEI PARTIGIANI.
Sono salito a piedi, la mia intenzione era quella di correre almeno per metà salita, ma così non è stato perché se all'inizio ho voluto saggiamente salvaguardare le mie riserve energetiche, dopo mi sono scontrato con dei "muri", per cui niente corsa..
Comunque:
partito da Angrogna ho fatto un bel pezzo su asfalto (cosa che si ripete al ritorno, per cui è un giro che sconsiglio, a meno che non se ne faccia uno più ampio andando al Monte Servin, in modo da compensare questo passaggio bitumoso) fino a COISSON-RICCA (c'è un cartello sulla destra). Da qui inizia lo sterrato che porta a borgata CACET.
Sono strade ombrose, piacevoli, con alcuni tratti ripidi, ma da quel che ricordo si riesce a correre. Ed è impossibile perdersi.
Da CACET, dove c'è l'acqua in due punti, si apre il panorama, ma iniziano dei tornanti parecchio ripidi (anche qui trovate le indicazioni, sempre sulla destra, con scritto VACCERA e coi colori bianco e rosso). Se prima salivamo in direzione Ovest, ora si va verso Nord.
Il borgo che si raggiunge è RIVOIRA e qui c'è un tratto che uno si chiede se sia giusto, invece sì, anche se pare essere abbandonato, perché da strada diventa sentiero e il singletrack è coperto da tante foglie, erba alta e qualche tronco o ramo in mezzo.
Superato questo tratto che se ricordo bene è un falsopiano, si svolta a destra (c'è una freccia gialla su una colonna di una casetta) e si sale in.. salita.
Ora la salita non molla più e, con l'erba alta, il sentiero si fa poco o per nulla evidente. C'è un muretto a secco sulla sinistra, ma ieri c'era una corda che delimitava il territorio di un pascolo, per cui son sempre stato al di qua, ma basta andare dritto (Nord). Dopo aver scarpinato un po', si va a destra per poi fare un tornante e ritornare verso Nord. C'è prima una tacca mi pare e dopo sono sicuro che ci sia un'indicazione in legno.
Per cui ancora salitazza verso Nord e quando finisce, si va a destra seguendo la sterrata che poi volta a sinistra e diventa un singletrack. Questo sbuca sulla strada asfaltata e possiamo proseguire lungo questa a sinistra per salire al COLLE VACCERA, oppure scendere leggermente a destra per poi prendere a sinistra una specie di mulattiera usata dai trattori che con qualche tornante porta ad un agriturismo dove purtroppo ho notato la presenza di un cane border-collie ingabbiato forse perché considerato troppo di disturbo per i passanti e i clienti, ma essendo un cane di quella razza è ovvio che sia esuberante ed energico.. i proprietari avevano solo da scegliere un'altra razza.. e poi ingabbiandolo non si risolve niente, anzi, sclera soltanto, mica si calma.. MAH, comunque ho un breve video ora vedrò come usarlo.
Comunque: aggiriamo questa costruzione e saliamo con un sentierino.. OK SIAMO ARRIVATI!!!
sabato 6 giugno 2015
Sono contento!!!
SONO CONTENTO e lo voglio urlare!!!
Sono contento perché nelle ultime 2 settimane ho corso in collina 5 volte (nell'ultimo caso, alla Vaccera, in realtà ho camminato velocemente, perché il sentiero era un muro! Prima 2 volte al Colle della Maddalena, 1 volta alla Sacra di San Michele e 1 volta al Monte San Giorgio) e per me è un piccolo record se penso ai miei ultimi anni. Quest'anno, da quando ho potuto iniziare ad allenarmi ho fatto tutto con estrema serietà: dal vestiario, agli esercizi, agli allenamenti, alla tracciatura, ecc. e da brevi giri su asfalto sono passato mano a mano a fare giri più lunghi andando poi ovviamente sullo sterrato, fondo che prediligo.
Se a febbraio non mi fossi fatto male da cretino ad una caviglia, forse ora sarei ancora più in forma e avrei già raggiunto diverse cime, però grazie ai vari esercizi e alla mia saggia scelta di mangiare meno schifezze possibili (dolci, fritto, salato, no carne ma questo già da 8 anni mi pare, frutta anche al mattino, ecc.) sono riuscito a velocizzare il mio percorso di crescita, cosa avvenuta anche grazie ad una determinazione che in passato non ho mai avuto, perché prima uscendo con degli amici, l'obiettivo principale era il cazzeggio (o il fare una determinata serie di salti con le MTB), dopo, da solo, mi sentivo sfiduciato dopo poco e non avevo obiettivi, se non fare le solite salite senza però voler badare ad altre (qualcosa sì, ma potevo fare di più, ma pazienza, io bado al presente e al futuro).
Praticamente sono stato fermo più di un mese e ho iniziato a correre partendo da zero soltanto nella seconda settimana di marzo se ben ricordo (qualche camminata tra collina e montagna nei primi giorni di marzo nel canavese - i 5 laghi di Ivrea - e un giro in Val Pellice), per cui arrivare a fine maggio riuscendo a correre bene in salita in diverse occasioni mi ha dato davvero tanta gioia e fiducia in me stesso.
Io non faccio niente di eccezionale, io voglio uscire e andare in giro per sentirmi bene e sentirmi parte di un ambiente naturale accogliente ancorché in parte misterioso e magico, però per poter gioire delle bellezze del mondo bisogna essere ben messi fisicamente e psicologicamente, così ho deciso fin da subito di allenarmi sodo anche a casa, per poi uscire a correre programmando i vari allenamenti, avendo in mente il sogno di correre in scioltezza in salita. Ci sono quasi arrivato, ovviamente dipende poi dalla temperatura, dai km, dalla pendenza, ma sono davvero soddisfatto della mia condizione fisica attuale, infatti riesco a correre e camminare in salita fin dal primo mattino pur mangiando poco (2 nespole, 3 biscotti, thé.. insomma niente robe che restano e danno energie a lungo) e, quando sento mancanze, non le ascolto, la mia mente va oltre.
Ora che siamo ai primi di giugno posso finalmente sperare di poter correre bene in montagna.
Il problema ora è lottare in città contro il caldo.
Un'altra bella soddisfazione è l'essere finalmente riuscito ad andare in giro con tutta tranquillità col mio amato cane: l'anno scorso ce l'avevo da pochi mesi e visti i suoi vecchi problemi comportamentali (aveva paura di ogni cosa col rischio di scappare o aggredire) non mi fidavo affatto di portarlo in giro, inoltre correndo già con lui in città, ero veramente spossato.. poi ho deciso di modificare le nostre uscite, camminando con lui anziché correndo (qualche corsa l'abbiamo ovviamente fatta, ma ho cambiato alcune impostazioni), facendolo divertire in altra maniera. In questa maniera mi sono "salvaguardato" e ora ci possiamo godere insieme qualche bella uscita. A volte, quando gli faccio una foto in un bel posto, penso che anche se bello, quel posto senza di lui non avrebbe alcun senso.. lo amo troppo!!!
Che dire?
A volte quando torno a casa sono un po' stanco (ma meno degli altri anni!) e può capitare di pensare di non riuscire mai a raggiungere certi livelli o di non trovare mai il percorso ideale.. ma io aspetto il giorno dopo, giornata in cui da riposato sarò molto voglioso e determinato nel trovare il sentiero dorato o alato che ci fa volare e sognare!
Sono contento perché nelle ultime 2 settimane ho corso in collina 5 volte (nell'ultimo caso, alla Vaccera, in realtà ho camminato velocemente, perché il sentiero era un muro! Prima 2 volte al Colle della Maddalena, 1 volta alla Sacra di San Michele e 1 volta al Monte San Giorgio) e per me è un piccolo record se penso ai miei ultimi anni. Quest'anno, da quando ho potuto iniziare ad allenarmi ho fatto tutto con estrema serietà: dal vestiario, agli esercizi, agli allenamenti, alla tracciatura, ecc. e da brevi giri su asfalto sono passato mano a mano a fare giri più lunghi andando poi ovviamente sullo sterrato, fondo che prediligo.
Se a febbraio non mi fossi fatto male da cretino ad una caviglia, forse ora sarei ancora più in forma e avrei già raggiunto diverse cime, però grazie ai vari esercizi e alla mia saggia scelta di mangiare meno schifezze possibili (dolci, fritto, salato, no carne ma questo già da 8 anni mi pare, frutta anche al mattino, ecc.) sono riuscito a velocizzare il mio percorso di crescita, cosa avvenuta anche grazie ad una determinazione che in passato non ho mai avuto, perché prima uscendo con degli amici, l'obiettivo principale era il cazzeggio (o il fare una determinata serie di salti con le MTB), dopo, da solo, mi sentivo sfiduciato dopo poco e non avevo obiettivi, se non fare le solite salite senza però voler badare ad altre (qualcosa sì, ma potevo fare di più, ma pazienza, io bado al presente e al futuro).
Praticamente sono stato fermo più di un mese e ho iniziato a correre partendo da zero soltanto nella seconda settimana di marzo se ben ricordo (qualche camminata tra collina e montagna nei primi giorni di marzo nel canavese - i 5 laghi di Ivrea - e un giro in Val Pellice), per cui arrivare a fine maggio riuscendo a correre bene in salita in diverse occasioni mi ha dato davvero tanta gioia e fiducia in me stesso.
Io non faccio niente di eccezionale, io voglio uscire e andare in giro per sentirmi bene e sentirmi parte di un ambiente naturale accogliente ancorché in parte misterioso e magico, però per poter gioire delle bellezze del mondo bisogna essere ben messi fisicamente e psicologicamente, così ho deciso fin da subito di allenarmi sodo anche a casa, per poi uscire a correre programmando i vari allenamenti, avendo in mente il sogno di correre in scioltezza in salita. Ci sono quasi arrivato, ovviamente dipende poi dalla temperatura, dai km, dalla pendenza, ma sono davvero soddisfatto della mia condizione fisica attuale, infatti riesco a correre e camminare in salita fin dal primo mattino pur mangiando poco (2 nespole, 3 biscotti, thé.. insomma niente robe che restano e danno energie a lungo) e, quando sento mancanze, non le ascolto, la mia mente va oltre.
Ora che siamo ai primi di giugno posso finalmente sperare di poter correre bene in montagna.
Il problema ora è lottare in città contro il caldo.
Un'altra bella soddisfazione è l'essere finalmente riuscito ad andare in giro con tutta tranquillità col mio amato cane: l'anno scorso ce l'avevo da pochi mesi e visti i suoi vecchi problemi comportamentali (aveva paura di ogni cosa col rischio di scappare o aggredire) non mi fidavo affatto di portarlo in giro, inoltre correndo già con lui in città, ero veramente spossato.. poi ho deciso di modificare le nostre uscite, camminando con lui anziché correndo (qualche corsa l'abbiamo ovviamente fatta, ma ho cambiato alcune impostazioni), facendolo divertire in altra maniera. In questa maniera mi sono "salvaguardato" e ora ci possiamo godere insieme qualche bella uscita. A volte, quando gli faccio una foto in un bel posto, penso che anche se bello, quel posto senza di lui non avrebbe alcun senso.. lo amo troppo!!!
Che dire?
A volte quando torno a casa sono un po' stanco (ma meno degli altri anni!) e può capitare di pensare di non riuscire mai a raggiungere certi livelli o di non trovare mai il percorso ideale.. ma io aspetto il giorno dopo, giornata in cui da riposato sarò molto voglioso e determinato nel trovare il sentiero dorato o alato che ci fa volare e sognare!
martedì 2 giugno 2015
Salita e discesona dal Monte San Giorgio di Piossasco (trail running e mtb)
Oggi sono salito correndo a piedi sul Monte San Giorgio di Piossasco!
Temperatura molto elevata verso le 15:30 quando sono uscito di casa, là per fortuna si sale all'ombra tranne che nell'ultimo pezzo che, vuoi perché soleggiato, vuoi perché alla fine e con rettilinei abbastanza lunghi, pare piuttosto lungo.
A novembre ero salito tramite il sentiero detto "Direttissima" (parte QUI), ma ora sarei morto di caldo, per cui ho optato per la salita classica che fa la gente normale, salita priva di nome e su strada sterrata carrozzabile (ovviamente chiusa al traffico, ma oggi ho beccato un gippone, probabilmente di un "local", perché senza chiave per il cancello posto ad inizio salita non c'è possibilità di uscita), che comunque inizia QUI (è quella in marroncino, mentre in blu c'è il sentiero che porta alla Direttissima).
Inizialmente questa strada sale con una buona pendenza fino all'incirca al bivio di San Valeriano (qui si può fare un piccolo anello, provato anch'esso a novembre), poi questa scema un po' e si può correre più velocemente per un bel pezzo. Se proseguite nell'osservazione del sentiero tramite OpenCycleMap, potrete notare come infatti sia abbastanza dritta e regolare. Si inerpica, comunque non brutalmente, quando inizia la serie dei tornanti (eccoli). Superati gli 11 tornanti più curvette varie, si arriva da un piccolo pianoro erboso dove si può riposare, prendere altri sentieri (uno corre parallelo alla direttissima) o appunto proseguire verso la cima del Monte San Giorgio!
Io da questo punto in avanti ho sofferto per via del sole, non per la mancanza di forza nelle gambe che infatti ora le sento fresche e abbastanza pimpanti prive di alcun dolore! Comunque la cima è dove c'è una croce verso la pianura di Piossasco e dove dietro c'è una chiesetta romanica.
Qui di fianco ecco un sentierino che si biforca: quello a sinistra si riporta indietro, quello a destra invece è il "temibile/affascinante/godurioso" sentiero delle LAME!
E' stato così denominato perché presente delle rocce molto particolare che somigliano appunto a delle lame taglienti, per fortuna non sbucano all'improvviso come in un possibile videogioco LOL
Il sentiero è pendente, la traccia non è evidentissima ma praticamente basta seguire la parte di terreno meno sassosa e pericolosa LOL2
In bici l'avevo fatta 2 volte qualche anno questa discesa e mi ero trovato abbastanza bene anche con una front, oggi rivedendola mi son detto, "WOW com'ero bravo!".
Su OCM questo tratto è segnato, per cui vedete come vada abbastanza dritto per cui è davvero impossibile perdersi. Che poi per tornare alle auto o a Piossasco/Torino basterebbe buttarsi comunque a destra (tornare indietro non è un'opzione contemplata :P).
Non appena curva in maniera netta verso dx, il fondo cambia un po', perché se finiscono le lame, aumentano invece le rocce classiche e quindi la conduzione dell'eventuale mezzo si fa secondo me un po' più ostica. Questo tratto non dura molto ma, una volta sbucati nella strada della salita, basta risalire qualche metro per trovarne il prosieguo. Oggi me n'ero dimenticato e ho saltato questo pezzo. Questa seconda parte di singletrack tecnico porta in un sentiero che corre parallelo alla strada della salita, per ricongiungersi con questa in zona San Valeriano.
Ovviamente consiglio di indossare sempre un cappellino (volendo anche la versione "Sahara" con copertura per il collo), degli occhiali da sole scuri e di mettersi sempre la crema solare!
Temperatura molto elevata verso le 15:30 quando sono uscito di casa, là per fortuna si sale all'ombra tranne che nell'ultimo pezzo che, vuoi perché soleggiato, vuoi perché alla fine e con rettilinei abbastanza lunghi, pare piuttosto lungo.
A novembre ero salito tramite il sentiero detto "Direttissima" (parte QUI), ma ora sarei morto di caldo, per cui ho optato per la salita classica che fa la gente normale, salita priva di nome e su strada sterrata carrozzabile (ovviamente chiusa al traffico, ma oggi ho beccato un gippone, probabilmente di un "local", perché senza chiave per il cancello posto ad inizio salita non c'è possibilità di uscita), che comunque inizia QUI (è quella in marroncino, mentre in blu c'è il sentiero che porta alla Direttissima).
Inizialmente questa strada sale con una buona pendenza fino all'incirca al bivio di San Valeriano (qui si può fare un piccolo anello, provato anch'esso a novembre), poi questa scema un po' e si può correre più velocemente per un bel pezzo. Se proseguite nell'osservazione del sentiero tramite OpenCycleMap, potrete notare come infatti sia abbastanza dritta e regolare. Si inerpica, comunque non brutalmente, quando inizia la serie dei tornanti (eccoli). Superati gli 11 tornanti più curvette varie, si arriva da un piccolo pianoro erboso dove si può riposare, prendere altri sentieri (uno corre parallelo alla direttissima) o appunto proseguire verso la cima del Monte San Giorgio!
Io da questo punto in avanti ho sofferto per via del sole, non per la mancanza di forza nelle gambe che infatti ora le sento fresche e abbastanza pimpanti prive di alcun dolore! Comunque la cima è dove c'è una croce verso la pianura di Piossasco e dove dietro c'è una chiesetta romanica.
Qui di fianco ecco un sentierino che si biforca: quello a sinistra si riporta indietro, quello a destra invece è il "temibile/affascinante/godurioso" sentiero delle LAME!
E' stato così denominato perché presente delle rocce molto particolare che somigliano appunto a delle lame taglienti, per fortuna non sbucano all'improvviso come in un possibile videogioco LOL
Il sentiero è pendente, la traccia non è evidentissima ma praticamente basta seguire la parte di terreno meno sassosa e pericolosa LOL2
In bici l'avevo fatta 2 volte qualche anno questa discesa e mi ero trovato abbastanza bene anche con una front, oggi rivedendola mi son detto, "WOW com'ero bravo!".
Su OCM questo tratto è segnato, per cui vedete come vada abbastanza dritto per cui è davvero impossibile perdersi. Che poi per tornare alle auto o a Piossasco/Torino basterebbe buttarsi comunque a destra (tornare indietro non è un'opzione contemplata :P).
Non appena curva in maniera netta verso dx, il fondo cambia un po', perché se finiscono le lame, aumentano invece le rocce classiche e quindi la conduzione dell'eventuale mezzo si fa secondo me un po' più ostica. Questo tratto non dura molto ma, una volta sbucati nella strada della salita, basta risalire qualche metro per trovarne il prosieguo. Oggi me n'ero dimenticato e ho saltato questo pezzo. Questa seconda parte di singletrack tecnico porta in un sentiero che corre parallelo alla strada della salita, per ricongiungersi con questa in zona San Valeriano.
Ovviamente consiglio di indossare sempre un cappellino (volendo anche la versione "Sahara" con copertura per il collo), degli occhiali da sole scuri e di mettersi sempre la crema solare!
lunedì 1 giugno 2015
Evviva gli ostacoli (nello sport e nella vita) - MOTIVAZIONALE
Stamattina un mio amico mi ha riassunto in breve una filosofia che vuole l'uomo concentrato sul suo obiettivo senza badare agli ostacoli. Se vuoi una cosa la prendi.
Beh, mi pare troppo semplicistica!
Di sicuro si deve avere un obiettivo per sentirsi ogni giorno vivi e non delle amebe.
L'obiettivo però, spero che vada oltre il lavoro e i soldi da guadagnare, perché i soldi non ti danno né la compagnia umana giusta, né cose belle per cui essere felici (a me, sinceramente una Ferrari non fa né caldo né freddo!).
E perché mai uno non dovrebbe badare agli ostacoli?
Pensiamo allo sport:
se il mio obiettivo è scalare in bici una montagna la cui sommità è molto elevata (distanza lunghissima, pendenza notevole, strada magari stretta e sterrata), se ci penso in inverno, sarò molto motivato nell'uscire ad allenarmi anche col brutto tempo e queste uscite me le godo pensando all'obiettivo.
Ma ogni uscita per me è sia un ostacolo (allenarsi con costanza.. e per migliorarsi è dura se si è da soli, senza compagni/squadra e allenatori), che una gioia (proprio perché si è riusciti a correre nonostante le varie difficoltà), per cui io agli ostacoli ci penso eccome, e li voglio affrontare uno per volta aumentando la difficoltà.
Idem se voglio iniziare un'attività lavorativa:
il mio obiettivo sarà avere tanti clienti (non pensando però ai loro soldi, bensì pensando a come sarebbe bello venire spesso richiesto per risolvere i loro problemi, ecc.), ma prima devo pensare alle mie capacità, alla mia conoscenza ed esperienza (devo studiare e fare!), devo pensare ai vari regolamenti, al fisco, a farmi conoscere (quindi devo aprire un sito, pagare la pubblicità, ecc., quindi anche qui devo studiare e fare!). Insomma, prima di arrivare all'obiettivo, ci sono tanti step, tanti livelli da superare e quell'obiettivo lo raggiungi solo se agli ostacoli ci hai sempre pensato con enorme cura.
Se pensi solo all'obiettivo è come sognare senza fare, invece queste due cose bisogna coniugarle affinché facendo ci si senta parte di un qualcosa di bello e di grande! Se sogno rimango dove sono, se faccio e basta rischio ugualmente di rimanere dove sono..
L'obiettivo ha senso se porta felicità, non se porta semplicemente dei soldini o dei soldoni.
Se uno non ha una visione più ampia della vita che non va oltre i propri problemi condominiali e legati al fisco o all'auto da cambiare, beh, non gli serve alcuna filosofia se non una presa aggratis tanto per riempire il suo vuoto!
Come diceva qualcuno, l'importante non è la meta, ma il viaggio! Io la penso così, per questo dico "evviva gli ostacoli"!!!
Senza gli ostacoli che gusto ci sarebbe???
link: Il pensiero positivo non basta
Beh, mi pare troppo semplicistica!
Di sicuro si deve avere un obiettivo per sentirsi ogni giorno vivi e non delle amebe.
L'obiettivo però, spero che vada oltre il lavoro e i soldi da guadagnare, perché i soldi non ti danno né la compagnia umana giusta, né cose belle per cui essere felici (a me, sinceramente una Ferrari non fa né caldo né freddo!).
E perché mai uno non dovrebbe badare agli ostacoli?
Pensiamo allo sport:
se il mio obiettivo è scalare in bici una montagna la cui sommità è molto elevata (distanza lunghissima, pendenza notevole, strada magari stretta e sterrata), se ci penso in inverno, sarò molto motivato nell'uscire ad allenarmi anche col brutto tempo e queste uscite me le godo pensando all'obiettivo.
Ma ogni uscita per me è sia un ostacolo (allenarsi con costanza.. e per migliorarsi è dura se si è da soli, senza compagni/squadra e allenatori), che una gioia (proprio perché si è riusciti a correre nonostante le varie difficoltà), per cui io agli ostacoli ci penso eccome, e li voglio affrontare uno per volta aumentando la difficoltà.
Se non mi concentrassi su ogni piccolo ostacolo, l'obiettivo non lo vedrei mai!
Idem se voglio iniziare un'attività lavorativa:
il mio obiettivo sarà avere tanti clienti (non pensando però ai loro soldi, bensì pensando a come sarebbe bello venire spesso richiesto per risolvere i loro problemi, ecc.), ma prima devo pensare alle mie capacità, alla mia conoscenza ed esperienza (devo studiare e fare!), devo pensare ai vari regolamenti, al fisco, a farmi conoscere (quindi devo aprire un sito, pagare la pubblicità, ecc., quindi anche qui devo studiare e fare!). Insomma, prima di arrivare all'obiettivo, ci sono tanti step, tanti livelli da superare e quell'obiettivo lo raggiungi solo se agli ostacoli ci hai sempre pensato con enorme cura.
Se pensi solo all'obiettivo è come sognare senza fare, invece queste due cose bisogna coniugarle affinché facendo ci si senta parte di un qualcosa di bello e di grande! Se sogno rimango dove sono, se faccio e basta rischio ugualmente di rimanere dove sono..
L'obiettivo ha senso se porta felicità, non se porta semplicemente dei soldini o dei soldoni.
Se uno non ha una visione più ampia della vita che non va oltre i propri problemi condominiali e legati al fisco o all'auto da cambiare, beh, non gli serve alcuna filosofia se non una presa aggratis tanto per riempire il suo vuoto!
Come diceva qualcuno, l'importante non è la meta, ma il viaggio! Io la penso così, per questo dico "evviva gli ostacoli"!!!
Senza gli ostacoli che gusto ci sarebbe???
link: Il pensiero positivo non basta
domenica 31 maggio 2015
Giri e salite sì, ma non nascondiamo la fatica
Su Internet troviamo tantissimi itinerari, vediamo la mappa con distanza, altrimetria, pendenze, leggiamo i racconti di corridori che quei giri li hanno compiuto, magari in poco tempo, in grande scioltezza, tutti felici, tutti vogliosi di copiarli..
Però manca qualcosa!
Manca la grandissima fatica impiegata dalle persone normali dall'inizio della stagione per fare bene anche solo qualche decina di km in pianura. Eh sì, all'inizio è veramente dura, ci si sente bloccati e insicuri, insicuri nel senso che non si sa se quell'allenamento porterà da qualche parte, poi c'è da combattere contro il tempo e non solo quello climatico, oltreché magari coi problemi meccanici (faccio io o pago il mecca?).
Certo, magari basta iniziare appunto con la pianura, poi allungare un po' di più, aggiungere km e dopo la velocità, inserire 2 salitelle facili, tornare a farle più volte, e via andando, però se uno corre/pedala da solo a volte trovare la regolarità negli allenamenti è difficile perché l'obiettivo è ambizioso e perciò lontano, e senza qualcuno che ti stimoli a volte è dura.
Per me è dura dopo allenamenti impegnativi quando non ho più forze non solo nelle gambe ma anche nella testa, ci son giorni in cui mi sento veramente svuotato e devo sforzarmi di credere che il giorno dopo sarò in forma (al max dopo 2 o 3 gg), perché se mollo col cervello che vuole farmi mollare (per andare a dormire tutto il giorno ahah), sono fregato, rischio di perdere ogni motivazione, anche perché io di gare non ne faccio, ne avrò fatte 4 tra corsa e bici (piedi: 1 campestre, 1 strada; bici: 2 mtb xc), poi però mi salvano gli stimoli legati alle emozioni: adoro prendere strade che mi portano ad isolarmi.. ho sempre nella mente immagini di strade bellissime che portano in posti sempre più belli dove la pace sembra poter essere eterna e io vivo per queste "immagini". Se non mi allenassi mai non potrei andarci.. sì, ok, c'è l'auto, ma col motore non ti guadagni nulla, oltreché a non sentire sulla tua pelle niente, per non parlare di altri sensi quali olfatto e udito.
Insomma, questo post voleva parlare un po' della fatica che facciamo tutti quanti noi persone comuni in inverno e in primavera per poter provare a bearci delle cime in estate...
Però manca qualcosa!
Manca la grandissima fatica impiegata dalle persone normali dall'inizio della stagione per fare bene anche solo qualche decina di km in pianura. Eh sì, all'inizio è veramente dura, ci si sente bloccati e insicuri, insicuri nel senso che non si sa se quell'allenamento porterà da qualche parte, poi c'è da combattere contro il tempo e non solo quello climatico, oltreché magari coi problemi meccanici (faccio io o pago il mecca?).
Certo, magari basta iniziare appunto con la pianura, poi allungare un po' di più, aggiungere km e dopo la velocità, inserire 2 salitelle facili, tornare a farle più volte, e via andando, però se uno corre/pedala da solo a volte trovare la regolarità negli allenamenti è difficile perché l'obiettivo è ambizioso e perciò lontano, e senza qualcuno che ti stimoli a volte è dura.
Per me è dura dopo allenamenti impegnativi quando non ho più forze non solo nelle gambe ma anche nella testa, ci son giorni in cui mi sento veramente svuotato e devo sforzarmi di credere che il giorno dopo sarò in forma (al max dopo 2 o 3 gg), perché se mollo col cervello che vuole farmi mollare (per andare a dormire tutto il giorno ahah), sono fregato, rischio di perdere ogni motivazione, anche perché io di gare non ne faccio, ne avrò fatte 4 tra corsa e bici (piedi: 1 campestre, 1 strada; bici: 2 mtb xc), poi però mi salvano gli stimoli legati alle emozioni: adoro prendere strade che mi portano ad isolarmi.. ho sempre nella mente immagini di strade bellissime che portano in posti sempre più belli dove la pace sembra poter essere eterna e io vivo per queste "immagini". Se non mi allenassi mai non potrei andarci.. sì, ok, c'è l'auto, ma col motore non ti guadagni nulla, oltreché a non sentire sulla tua pelle niente, per non parlare di altri sensi quali olfatto e udito.
Insomma, questo post voleva parlare un po' della fatica che facciamo tutti quanti noi persone comuni in inverno e in primavera per poter provare a bearci delle cime in estate...
IL GIRO PARTE DA TORINO
Come tutti i torinesi che si rispettano ben sapranno, oggi alle 12:10 dal centro è partita l'ultima tappa del 98° GIRO D'ITALIA, che dalla capitale sabauda porterà i corridore a Milano (dove dovranno fare 7 volte un percorso urbano). La partenza vera e propria in realtà era sita oltre il fiume Stura, ma la Rai ci ha mostrato solo le immagine più da cartolina, quelle di piazza Solferino.
E poi? Poi il nulla (sulla tappa odierna): un'utilissima (come no!!!) intervista alla Chiabotto, i cori dei tifosi sotto il palco della Rai per incitare/sfottere Bartoletti e Sgarbozza (ancoooora?) e servizi interessanti come quello sulla bici nell'arte futurista e il percorso cicloturistico, che ricalca questa tapppa, con disgressioni letterarie pensando a Gozzano e Gadda.
Quindi, come avrete già capito, la vera partenza sita vicino a Strada San Mauro non è stata mostrata, complimenti.
PS: cliccate sul nome "Sgarbozza" e leggerete alcune sue perle recenti (2012).
E poi? Poi il nulla (sulla tappa odierna): un'utilissima (come no!!!) intervista alla Chiabotto, i cori dei tifosi sotto il palco della Rai per incitare/sfottere Bartoletti e Sgarbozza (ancoooora?) e servizi interessanti come quello sulla bici nell'arte futurista e il percorso cicloturistico, che ricalca questa tapppa, con disgressioni letterarie pensando a Gozzano e Gadda.
Quindi, come avrete già capito, la vera partenza sita vicino a Strada San Mauro non è stata mostrata, complimenti.
PS: cliccate sul nome "Sgarbozza" e leggerete alcune sue perle recenti (2012).
sabato 30 maggio 2015
Corsa in salita: Torino-Maddalena
Dopo la salita che porta alla Sacra di San Michele (da Sant'Ambrogio di Susa), fatta sabato scorso, mercoledì sono arrivato al Parco della Rimembranza, poco sotto il Colle della Maddalena di Torino, partendo da corso Moncalieri, prendendo Strada Santa Lucia (il tratto iniziale è stato riasfaltato da nuovo!).
Questa volta ho fatto solo asfalto, perché volevo regolarità, cioè testare le gambe su un fondo che mi consentisse di proseguire sempre dritto senza alcun problema. Devo dire che son stato soddisfatto della mia corsa, non certo per la velocità, quanto per la resistenza. Non sono arrivato in cima per problemi di tempo, ma mi sarebbe piaciuto (mi sono fermato all'ingresso di mezzo, il penultimo) ed ho escogitato un trucco per arrivare fin lì, ovvero quello di suddividere il tracciato in vari pezzi, ad es. il primo pezzo andava dalla pianurazza infida e zozza a Cavoretto, poi da lì a strada Tetti Gariglio prima del tratto molto ripido, e via dicendo.
In salita dunque non ci sono stati problemi perché tutto asfalto, la discesa invece è più complicata perché le gambe devono lottare per farsi "travolgere" dalla gravità, si compie quindi un lavoro completamente diverso rispetto a quello fatto all'andata e questo lavoro impegna moltissimo i piedi e le caviglie.
Se alcuni di voi notano difficoltà di stabilità, equilibrio in discesa, consiglio di fare solo questa tralasciando la salita perché, inutile dirlo, succhia tantissime energie!
Questa volta ho fatto solo asfalto, perché volevo regolarità, cioè testare le gambe su un fondo che mi consentisse di proseguire sempre dritto senza alcun problema. Devo dire che son stato soddisfatto della mia corsa, non certo per la velocità, quanto per la resistenza. Non sono arrivato in cima per problemi di tempo, ma mi sarebbe piaciuto (mi sono fermato all'ingresso di mezzo, il penultimo) ed ho escogitato un trucco per arrivare fin lì, ovvero quello di suddividere il tracciato in vari pezzi, ad es. il primo pezzo andava dalla pianurazza infida e zozza a Cavoretto, poi da lì a strada Tetti Gariglio prima del tratto molto ripido, e via dicendo.
In salita dunque non ci sono stati problemi perché tutto asfalto, la discesa invece è più complicata perché le gambe devono lottare per farsi "travolgere" dalla gravità, si compie quindi un lavoro completamente diverso rispetto a quello fatto all'andata e questo lavoro impegna moltissimo i piedi e le caviglie.
Se alcuni di voi notano difficoltà di stabilità, equilibrio in discesa, consiglio di fare solo questa tralasciando la salita perché, inutile dirlo, succhia tantissime energie!
martedì 26 maggio 2015
POLIZIA RELIGIOSA IN PIAZZA CASTELLO (PARTE 2)
E così la nostra beneamata polizia torinese/italiana, dopo aver cacciato da piazza Castello il SOSIA di PAPA BERGOGLIO, ora ha pensato bene di fare lo stesso con un povero ragazzo torinese reo di aver avuto la bellissima idea di travestirsi da Gesù e di aver così indispettito/urtato la sensibilità (?) di alcuni fessacchiotti, ehm creduloni, ehm credenti che gironzolavano in centro in attesa di entrare nel duomo.. la sua colpa secondo la polizia? Quella di essere andato "contro il buon senso"
Peccato che per quello che ne sappiamo noi, il giovine "attore" non avrebbe inscenato alcunché di irrispettoso o volgare.
Da oggi, dunque, in quel di Torino (ma secondo i canoni della polizia italiana, oserei dire in tutta Italia) è VIETATO circolare liberamente se si è sosia di un papa o di Gesù di Nazareth.
Forse a breve la Polizia fermerà anche musulmani, induisti, atei, agnostici, oltreché valdesi, protestanti e testimoni di Geova, rei di insudiciare le cattoliche mattonelle poste nei pressi del duomo..
PS: polizia italiana con tanto di auto tedesca, parlapà!
sabato 23 maggio 2015
Salita alla Sacra di San Michele (piedi)
SACRA DI SAN MICHELE
Oggi pomeriggio sono salito col mio cagnoliiiiino alla Sacra di San Michele prendendo la Antica Mulattiera da Sant'Ambrogio di Susa.
L'anno scorso invece salimmo dal sentiero che parte da dietro la chiesa di Chiusa San Michele (piazza San Pietro Apostolo). Sia il sentiero preso oggi che l'altro, hanno in comune un notevole fondo sassoso, il primo poi è oserei dire al 95% su sassi, ma questo già lo sapevo avendo visto alcune foto sul web. L'altro non scherza, infatti in discesa presi una bella storta.
Per trovare questa mulattiera (su OpenCycleMap viene chiamata, non so perché, Vecchia anziché Antica) bisogna entrare nel paese (entrate a piedi lasciando l'auto nella periferia del paesino perché trovare un posteggio è impossibile, io oggi ce l'ho fatta di culo in una salitella tra un'auto e un'altra) e cercare via Pirichiano (sale sulla destra, ma trovate una bacheca con info sui sentieri!).
Sin dall'inizio troviamo i sassi (tutti ben fissati al terreno, eh!) e anche una notevole pendenza che non cesserà mai.
Devo ammettere che l'ambiente ombroso e verde mi è piaciuto, mentre il sentiero no.. e non per la pendenza, quanto per la larghezza e l'artificiosità. Io sui sassi non mi diverto e non riesco proprio a correre, specie in salita, in discesa anche se ho sofferto un po', alla fine mi sono divertito.. non troppo ovviamente, ma pensavo peggio! Inizialmente, in salita, pensavo di non essere in condizione, ma sapevo fin da subito che era una balla dato che qualche giorno fa avevo corso per 15 km, seppur in pianura, infatti appena ho trovato dei pezzi di sterrato ho ritrovato la mia forma.
E' un sentiero non molto lungo (3 km) che presenta però un dislivello notevole (550 mt circa).
Lo si può suddividere in 2 parti anche se non uguali, la prima va da Sant'Ambrogio a San Pietro (dove c'è uno spiazzo per le auto), ed è la più lunga, la seconda va da dopo questo borgo fino alla strada asfaltata pedonale che porta alla Sacra di San Michele.
La pendenza del primo tratto è notevole, però ci sono anche delle panche e una fontana (l'unica mi pare, su OCM c'è segnata quella di S. Pietro ma io oggi non l'ho vista). Da San Pietro alla Sacra non ci si impiega molto, per cui se siete stanchi fate un ultimo sforzo.
Se questi due sentieri (da Chiusa e da Sant'Ambrogio) non fossero così sassosi ci tornerei, invece lo sono e pure troppo, per cui a mai più rivederci, sigh. Devo ancora provare, però, il Sentiero dei Principi che parte da Mortera (o da Bertassi, pianura).
sabato 9 maggio 2015
TRE PERSONE ASSASSINATE DALLE AUTO, OGGI 9 MAGGIO 2015
Salerno, ragazza di 27 anni, oltreché mamma, muore ASSASSINATO da un'automobilista DROGATO E UBRIACO
LINK: http://napoli.repubblica.it/cronaca/2015/05/09/news/salerno_investita_mentre_va_in_bici_morta_donna_di_27_anni-113931455/
Aprilia, due ragazzi di 20 anni, fermi ad aspettare il bus sulla pensilinea, ASSASSINATI DA UN'AUTOMOBILISTA.
LINK: http://roma.repubblica.it/cronaca/2015/05/09/news/aprilia_due_fratelli_ventenni_investiti_e_uccisi_alla_fermata_del_bus-113939446/
Il prossimo che scriverà STRONZATE contro i ciclisti su TorinoSette o altri giorni, deve e dovrà per sempre, solo e soltanto vergognarsi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
E questi son solo 2 casi di chissà quanti capitati tra ieri e oggi qua in ItaGlia!
NB: in ambo i casi le vittime sono stranieri, mentre gli ASSASSINI italiani.
LINK: http://napoli.repubblica.it/cronaca/2015/05/09/news/salerno_investita_mentre_va_in_bici_morta_donna_di_27_anni-113931455/
Aprilia, due ragazzi di 20 anni, fermi ad aspettare il bus sulla pensilinea, ASSASSINATI DA UN'AUTOMOBILISTA.
LINK: http://roma.repubblica.it/cronaca/2015/05/09/news/aprilia_due_fratelli_ventenni_investiti_e_uccisi_alla_fermata_del_bus-113939446/
Il prossimo che scriverà STRONZATE contro i ciclisti su TorinoSette o altri giorni, deve e dovrà per sempre, solo e soltanto vergognarsi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
E questi son solo 2 casi di chissà quanti capitati tra ieri e oggi qua in ItaGlia!
NB: in ambo i casi le vittime sono stranieri, mentre gli ASSASSINI italiani.
giovedì 7 maggio 2015
Motociclisti sulla Panoramica Pino-Superga, il Comune di Pino T.se che dice?
Lunedi 4 maggio 2015 ho beccato ben 4 motocicli circolare allegramente lungo la Strada dei colli, strada denominata "panoramica" e che unisce Pino Torinese a Superga.
Ho realizzato una fotografia dove si notano chiaramente 2 motociclisti su moto di grossa cilindrata e dove si capisce il contesto.. si capisce ciò che si tratta di quella strada.
Ho inviato 2 email alla posta elettronica certificata del Comune di Pino Torinese ma per ora nessuno mi ha ancora risposto..!
SPERO CHE PRENDANO PROVVEDIMENTI AUMENTANDO I CONTROLLI DI VIGILI E FORESTALI.
PS: in un'area riservata al posteggio delle automobili c'è un piccolo cartello che avvisa della presenza di ladri che avrebbero già rubato oggetti preziosi dalle auto incustodite. Peccato che questo avviso non dice niente di più. IO AD ESEMPIO VORREI SAPERE QUANDO E IN CHE ORARI QUESTI FURTI SONO AVVENUTI E ANCHE QUANTE VOLTE. INOLTRE VORREI SAPERE IL PERCHE' DI QUESTA CARENZA DI CONTROLLI.
Ennesima vergogna italiana?
Ho realizzato una fotografia dove si notano chiaramente 2 motociclisti su moto di grossa cilindrata e dove si capisce il contesto.. si capisce ciò che si tratta di quella strada.
Ho inviato 2 email alla posta elettronica certificata del Comune di Pino Torinese ma per ora nessuno mi ha ancora risposto..!
SPERO CHE PRENDANO PROVVEDIMENTI AUMENTANDO I CONTROLLI DI VIGILI E FORESTALI.
PS: in un'area riservata al posteggio delle automobili c'è un piccolo cartello che avvisa della presenza di ladri che avrebbero già rubato oggetti preziosi dalle auto incustodite. Peccato che questo avviso non dice niente di più. IO AD ESEMPIO VORREI SAPERE QUANDO E IN CHE ORARI QUESTI FURTI SONO AVVENUTI E ANCHE QUANTE VOLTE. INOLTRE VORREI SAPERE IL PERCHE' DI QUESTA CARENZA DI CONTROLLI.
Ennesima vergogna italiana?
mercoledì 6 maggio 2015
GIRO del ROMANICO nel Chierese e dintorni
Qualche tempo fa ho pensato bene di segnarmi su una mappina tutte le varie chiesette e pieve romaniche presenti tra Chieri, Asti e zone limitrofe.
In questo post elenco solo quelle presenti vicino al primo paese, per evitare "inutili" dispersioni, dato che ovviamente conosco meglio il chierese che il resto, visto che sono di Torino.
Il giro che si snoda tra saliscendi e tra asfalto e sterrato, inizia da ANDEZENO, dove troviamo la chiesa romanica di San Giorgio (XII sec.), anche se di romanico rimane solo la parte Sud e l'abside semi-circolare (link: Comune Andezeno). La trovate nel cimitero del paese situato a Nord (si sale da via Cavour).
La seconda chiesetta romanica la si trova anch'essa in un cimitero, più precisamente quello di MARENTINO, anche in questo caso sito a Nord del paese.
La chiesa prende il nome di Santa Maria (XII sec.), anche se in realtà ora si deve parlare di cappella cimiteriale (link Jaquerio)
Per arrivare qui non è necessario tornare indietro e prendere la strada asfaltata, infatti c'è una serie di sterrate che uniscono i due paesi (link OpenCycleMap), da Marentino poi salire usufruendo della strada principale (SP 98).
Ora c'è un bivio, o si sale verso Sciolze (più precisamente a VERNONE), o si va subito ad Est verso MONCUCCO.
A VERNONE troviamo la chiesa di San Giorgio, annessa al castello di questo borgo (link Lacabalesta). Per arrivare sino a qui bisogna proseguire lungo la strada di prima, e poi svoltare a destra per prendere la SP118 dir.
In questo post elenco solo quelle presenti vicino al primo paese, per evitare "inutili" dispersioni, dato che ovviamente conosco meglio il chierese che il resto, visto che sono di Torino.
Il giro che si snoda tra saliscendi e tra asfalto e sterrato, inizia da ANDEZENO, dove troviamo la chiesa romanica di San Giorgio (XII sec.), anche se di romanico rimane solo la parte Sud e l'abside semi-circolare (link: Comune Andezeno). La trovate nel cimitero del paese situato a Nord (si sale da via Cavour).
La seconda chiesetta romanica la si trova anch'essa in un cimitero, più precisamente quello di MARENTINO, anche in questo caso sito a Nord del paese.
La chiesa prende il nome di Santa Maria (XII sec.), anche se in realtà ora si deve parlare di cappella cimiteriale (link Jaquerio)
Per arrivare qui non è necessario tornare indietro e prendere la strada asfaltata, infatti c'è una serie di sterrate che uniscono i due paesi (link OpenCycleMap), da Marentino poi salire usufruendo della strada principale (SP 98).
Ora c'è un bivio, o si sale verso Sciolze (più precisamente a VERNONE), o si va subito ad Est verso MONCUCCO.
A VERNONE troviamo la chiesa di San Giorgio, annessa al castello di questo borgo (link Lacabalesta). Per arrivare sino a qui bisogna proseguire lungo la strada di prima, e poi svoltare a destra per prendere la SP118 dir.
lunedì 4 maggio 2015
Come arrivare a Torino e mostre a Torino Primavera 2015
SERVIZIO INFORMAZIONI TURISTICHE SU TORINO E PROVINCIA
(ad opera del blog Pedalatoro di Daniele Comoglio)
COME ARRIVARE A TORINO:
E’ possibile atterrare
a Caselle partendo da svariate località sia italiane che straniere (http://www.aeroportoditorino.it/it), come ad esempio Roma Fiumicino, Napoli, Catania, Cagliari, Bari,
Trapani, oppure Monaco di Baviera, Francoforte, Parigi Charles de Gaulle,
Amsterdam, Londra Stansted, Madrid, ecc.
La Sadem
(http://www.aeroportoditorino.it/it/tomove/trasporti-e-parcheggi/in-bus)
organizza il trasporto da e per le
stazioni ferroviarie di Torino all’Aeroporto, al costo di €6,50 (per i possessori della Torino+Piemonte Card il costo è di €5).
Cos’è la Torino+Piemonte Card?
E’ un pass necessario per entrare gratuitamente in oltre 180
musei, castelli, ecc. di Torino e dell’intero Piemonte. Non solo, infatti
consente di utilizzare gratuitamente i trasporti turistici di Torino, quali il
City bus Sight-Seeing, l’ascensore panoramico della Mole Antonelliana, la
cremagliera Sassi-Superga, il battello su fiume Po e il treno da/per
Torino-aeroporto di Caselle.
Questo “passpartout” può durare 2 o 3 o 5 giorni consecutivi
e, per un giorno, costa €23, per 2
giorni €35, per 3 giorni €42, per 5 giorni €51 (con un risparmio, dunque, di ben €65).
Info:
MOSTRE, EVENTI, CULTURA A TORINO, PRIMAVERA 2015:
venerdì 24 aprile 2015
CICLOTURISMO A TORINO
CICLOTURISMO DOVE PEDALARE A TORINO
CIAO e BENVENUTO a TORINO!
In questa bellissima città incastonata tra colli e monti, potrai pedalare lungo diversi itinerari interessanti dedicati a chi ha una bici da strada, una bici da trekking e/o una mountain bike, ma, prima di pedalare, ricordati di pulire la bici e di mantenerla efficente!
Purtroppo, con le bici, non è possibile usufruire di bus,
tram e metropolitana (tranne se smontata e riposta dentro un borsone), mentre è possibile
salire sui treni regionali, ma in numero limitato (INFO TRENITALIA: 1 e 2).
Hai comunque a tua disposizione il servizio di bici a noleggio TOBIKE ideato dal Comune. Inoltre ne puoi noleggiare una al Parco La Mandria o presso MondoBici (mondobici@email.it, via San Domenico 28, aperto anche la domenica).
Hai comunque a tua disposizione il servizio di bici a noleggio TOBIKE ideato dal Comune. Inoltre ne puoi noleggiare una al Parco La Mandria o presso MondoBici (mondobici@email.it, via San Domenico 28, aperto anche la domenica).
Negli ultimi anni si è sviluppata molto la rete urbana delle
piste ciclabili (QUI la mappa in .pdf), ma ricorda che sei in una grande città, per cui stai sempre
molto attento al traffico a motore, agli incroci, ai semafori, alle precedenze,
al manto stradale con buche, rotaie, dossi, ecc., occhio ai possibili errori e dimenticanze degli automobilisti verso gli altri utenti della strada (non siamo a Copenaghen, dove nel centro ci sono più bici che auto).
Le parti maggiormente ciclabili della città di Torino le trovi nella
zona Sud e Ovest, oltre che ad Est grazie alla presenza del fiume Po. Se vuoi fare un giro cicloturistico in centro, è
preferibile scegliere la domenica o comunque i giorni feriali.
Intorno a Torino ci sono tante opportunità per i ciclisti,
vediamole assieme.
CICLOTURISMO per BICI DA TREKKING
1) Parco delle
Valentino, Giardini Italia 61, Parco delle Vallere, Parco Colletta (30 km circa):
partendo da corso Vittorio Emanuele II (Ponte Umberto I/Arco
di Trionfo), inoltrati nel Parco del Valentino dov’è presente il
castello, il borgo medievale, l’orto botanico (ingresso a pagamento) e il
giardino roccioso (ingresso libero, ma bici a mano). Proseguendo lungo la pista
ciclabile che affianca il fiume Po, arrivi nella zona Sud della città, ma
senza mai toccarla, infatti questa pista vi consente di stare sempre al sicuro
dal traffico fino al Parco delle Vallere (Moncalieri). Da qui poi o sali al castello di Moncalieri o, superando corso Trieste con l'apposito ponte pedonale, vai alla palazzina di caccia di Stupinigi (Nichelino) con relativo grande parco attraverso la ciclopista del Sangone.
Tornando indietro, in corso Vittorio Emanuele II,
attraversa il ponte e prendi la pista ciclabile di corso Moncalieri/Casale
fino all’altezza del monumento dedicato a Fausto Coppi dinnanzi al Velodromo. Alla
vostra sinistra c’è il ponte ciclopedonale denominato “Passerella di piazza
Chiaves”, imboccalo per poi girare a sinistra fino a giungere al Parco
Colletta superando il fiume Dora Riparia. Al limite settentrionale del parco c’è
il fiume Stura di Lanzo. Questo punto, denominato “Confluenza Po-Stura” è
famoso perché ricco di avifauna (nella sponda opposta c’è la Riserva naturale del
Meisino).
Giro sicuro e adatto a tutti, non presenta dislivelli degni di nota, se non una salita al parco del Valentino (evitabile). Durante i fine settimana soleggiati, la parte più centrale e principale di questo percorso, presenta un innumerevole numero di ciclisti, podisti, ecc.
Se vuoi effettuare questi o altri giri, contatta un accompagnatore cicloturisticodella Provincia di Torino.
Se vuoi effettuare questi o altri giri, contatta un accompagnatore cicloturisticodella Provincia di Torino.
lunedì 20 aprile 2015
Polizia religiosa in piazza Castello?
Amici torinesi, italiani ed europei, ormai è certo, dopo i casi di Palermo ai tempi di Ratzinger quando la Polizia intimò/obbligò cittadini e commercianti a levare scritte anticlericali, ecco il recente caso torinese con la Polizia che non ha niente di meglio da fare che CACCIARE via da PIAZZETTA REALE un povero SOSIA di Francesco Bergoglio aka the pope, per un motivo stupidissimo, ovvero che la sua presenza non era consona (o una roba simile, trovate cmq i dettagli su La Stampa di oggi Lunedi 20 Aprile 2015) all'ambiente e all'evento (ostensione della sindone).
Ora siamo quindi giunti ad avere una Polizia Religiosa che si batte per la "pulizia dell'immagine" della religione cattolica, come se Torino appartenesse al Vaticano e non al libero Stato laico italiano, come se la Polizia venisse pagata dal Vaticano e come se la Polizia avesse il DIRITTO e DOVERE di cacciare senza problemi un "povero cristo" che non stava compiendo alcun reato e neanche alcun disturbo alla quiete pubblica (parlare di quiete in centro poi è un ossimoro, specie durante i fine settimana e i vari eventi).
Da quando in qua la Polizia si occupa di immagine di istituzioni terze, financo di moralità et similia? Ma stiamo dando i numeri? Con tutti i marocchini che pochi metri più a nord spacciano tranquillamente a Porta Palazzo e dintorni, è il caso di preoccuparsi di un sosia?
Anzichè debellare le cellule terroristiche e le gang criminali, qua si cacciano i sosia, la cosa farebbe ridere ma invece mi fa piangere!
Io ho paura di questo PAESE e se ne avrò l'occasione me ne filerò allegramente via in qualsiasi altro Paese LIBERTARIO tipo Francia, Belgio, Germania, Olanda, Danimarca, Austria, Svizzera, Svezia, Finlandia, Norvegia, Repubblica Ceca, financo forse anche Slovenia, ecc... insomma, praticamente mezza Europa tranne che in Italia, il paese dei preti, dei fascisti, della polizia religiosa, degli intolleranti, degli ipocriti, dei furboni, degli amici degli amici, dei familismi, dei corrotti, delle stragi di Stato, delle scuole che crollano, dei palazzi d'amianto, delle fabbriche che scoppiano, delle torture di Stato, ecc.
Il comportamento della Polizia ancora una volta è stato totalmente FASCISTA e va DENUNCIATO il prima possibile!
Ora siamo quindi giunti ad avere una Polizia Religiosa che si batte per la "pulizia dell'immagine" della religione cattolica, come se Torino appartenesse al Vaticano e non al libero Stato laico italiano, come se la Polizia venisse pagata dal Vaticano e come se la Polizia avesse il DIRITTO e DOVERE di cacciare senza problemi un "povero cristo" che non stava compiendo alcun reato e neanche alcun disturbo alla quiete pubblica (parlare di quiete in centro poi è un ossimoro, specie durante i fine settimana e i vari eventi).
Da quando in qua la Polizia si occupa di immagine di istituzioni terze, financo di moralità et similia? Ma stiamo dando i numeri? Con tutti i marocchini che pochi metri più a nord spacciano tranquillamente a Porta Palazzo e dintorni, è il caso di preoccuparsi di un sosia?
Anzichè debellare le cellule terroristiche e le gang criminali, qua si cacciano i sosia, la cosa farebbe ridere ma invece mi fa piangere!
Io ho paura di questo PAESE e se ne avrò l'occasione me ne filerò allegramente via in qualsiasi altro Paese LIBERTARIO tipo Francia, Belgio, Germania, Olanda, Danimarca, Austria, Svizzera, Svezia, Finlandia, Norvegia, Repubblica Ceca, financo forse anche Slovenia, ecc... insomma, praticamente mezza Europa tranne che in Italia, il paese dei preti, dei fascisti, della polizia religiosa, degli intolleranti, degli ipocriti, dei furboni, degli amici degli amici, dei familismi, dei corrotti, delle stragi di Stato, delle scuole che crollano, dei palazzi d'amianto, delle fabbriche che scoppiano, delle torture di Stato, ecc.
Il comportamento della Polizia ancora una volta è stato totalmente FASCISTA e va DENUNCIATO il prima possibile!
venerdì 17 aprile 2015
NIBALI PROVA IL PAVE'
CICLISMO NEWS 17 APRILE 2015
Vincenzo Nibali ha provato 6 sezioni di pavé in vista del prossimo Tour de France.
Proprio come fece l'anno scorso, con l'unica differenza che oggi assieme a lui c'era pure Lars Boom (l'anno scorso vinse la 5^ tappa del Tour de France 2014, quella che da Ypres portava ad Arenberg Porte du Hainaut, con tratti sul pavé), l'anno passato alla Belkin.
Il GIRO DELL'APPENNINO, che partirà il 26 aprile, cambia nome per quest'edizione dovendo per forza di cose ricordare il grande Alfredo Martini, ex grande ciclista (vinse questa corsa a tappe nel lontano 1947!) e allenatore toscano, morto lo scorso agosto a 93 anni.
Tra i partecipanti ci sarà il due volte vincitore Damiano Cunego.
Il GIRO DEL TRENTINO invece inizia prima, il 21 aprile, per terminare il 24 dello stesso mese.
Parteciperanno le squadre nazionali, ecco quindi i convocati del c.t. Davide Cassani (ex ciclista ed ex voce Rai): Ciccone, Gaburro, Moscon, Nardelli, Paolini (fresco vincitore della Gent-Wavelgem), Petilli, Ravanelli e Santoro.
FRENI A DISCO: c'è il SI' dell'UCI e forse potranno essere utilizzati in gara a partire dal 2017!
Verranno prima sperimentati durante due gare professionistiche nella prossima estate.
Sorgono però i soliti dubbi e critiche: se infatti nelle gare di MTB le cadute sono individuali, nel ciclismo su strada spesso e volentieri ci sono cadute di gruppo, e se le ruote girano veloci i dischi possono provocare tagli o, se si arriva da una lunga discesa, danni alla pelle a causa del calore, anche se ci sono già altre componenti che possono provocare talgi, come corone e pignone.
CICLISMO FEMMINILE: sapete quanti soldi ha vinto Elisa Longo Borghini, vincitrice del Giro delle Fiandre? Ben 1.218 euro!
Vincenzo Nibali ha provato 6 sezioni di pavé in vista del prossimo Tour de France.
Proprio come fece l'anno scorso, con l'unica differenza che oggi assieme a lui c'era pure Lars Boom (l'anno scorso vinse la 5^ tappa del Tour de France 2014, quella che da Ypres portava ad Arenberg Porte du Hainaut, con tratti sul pavé), l'anno passato alla Belkin.
Il GIRO DELL'APPENNINO, che partirà il 26 aprile, cambia nome per quest'edizione dovendo per forza di cose ricordare il grande Alfredo Martini, ex grande ciclista (vinse questa corsa a tappe nel lontano 1947!) e allenatore toscano, morto lo scorso agosto a 93 anni.
Tra i partecipanti ci sarà il due volte vincitore Damiano Cunego.
Il GIRO DEL TRENTINO invece inizia prima, il 21 aprile, per terminare il 24 dello stesso mese.
Parteciperanno le squadre nazionali, ecco quindi i convocati del c.t. Davide Cassani (ex ciclista ed ex voce Rai): Ciccone, Gaburro, Moscon, Nardelli, Paolini (fresco vincitore della Gent-Wavelgem), Petilli, Ravanelli e Santoro.
FRENI A DISCO: c'è il SI' dell'UCI e forse potranno essere utilizzati in gara a partire dal 2017!
Verranno prima sperimentati durante due gare professionistiche nella prossima estate.
Sorgono però i soliti dubbi e critiche: se infatti nelle gare di MTB le cadute sono individuali, nel ciclismo su strada spesso e volentieri ci sono cadute di gruppo, e se le ruote girano veloci i dischi possono provocare tagli o, se si arriva da una lunga discesa, danni alla pelle a causa del calore, anche se ci sono già altre componenti che possono provocare talgi, come corone e pignone.
CICLISMO FEMMINILE: sapete quanti soldi ha vinto Elisa Longo Borghini, vincitrice del Giro delle Fiandre? Ben 1.218 euro!
Tra auto e bici su TORINOSETTE
TRA AUTOMOBILI E BICICLETTE
Evvai, una mia breve lettera (in risposta ai diversi lettori criticoni delle due ruote a spinta muscolare) è stata appena pubblicata su TORINOSETTE di oggi Venerdì 17 Aprile 2015, inserto de La Stampa.
Eccola:
"Premesso che sia ciclisti che automobilisti possono essere menefreghisti, è indubbio che i maggioni danni sotto ogni punto di vista (incidenti, salute, rumore, paesaggio) vengono prodotti dai mezzi a motore, per cui trovo incredibile la quantità di lettere contro le bici scritte da lettori che in quanto tali dovrebbero saper ragionare. Io faccio diversi km a piedi ogni giorno e ho paura delle auto non delle bici!"
Evvai, una mia breve lettera (in risposta ai diversi lettori criticoni delle due ruote a spinta muscolare) è stata appena pubblicata su TORINOSETTE di oggi Venerdì 17 Aprile 2015, inserto de La Stampa.
Eccola:
"Premesso che sia ciclisti che automobilisti possono essere menefreghisti, è indubbio che i maggioni danni sotto ogni punto di vista (incidenti, salute, rumore, paesaggio) vengono prodotti dai mezzi a motore, per cui trovo incredibile la quantità di lettere contro le bici scritte da lettori che in quanto tali dovrebbero saper ragionare. Io faccio diversi km a piedi ogni giorno e ho paura delle auto non delle bici!"
martedì 14 aprile 2015
Odioso SPOT Citroen
Certo, di spot odiosi ce ne sono tanti, non tanto perché istighino al consumismo, questo è ovvio, ma perché il loro scopo più grande è quello di modificare i nostri pensieri inconsci, cioè, dopo aver visto valanghe di spot, la mente di qualsiasi persona sarà incanalata verso un certo "stile di vita", basato principalmente sull'egocentrismo e sulla quantità, trasformando le persone non soltanto in consumatori, ma anche in menefreghisti della condizione economico-sociale altrui.
UN CHIARO ESEMPIO ci arriva dall'ultimo SPOT televisivo della CITROEN che, essendo francese, mi sarei aspettato un po' più di tatto, e invece..
E invece cosa vediamo?
UN CHIARO ESEMPIO ci arriva dall'ultimo SPOT televisivo della CITROEN che, essendo francese, mi sarei aspettato un po' più di tatto, e invece..
E invece cosa vediamo?
domenica 12 aprile 2015
Il treno della Parigi Roubaix
Ancora una volta il treno ha la precedenza su una manifestazione sportiva (e in caso di ambulanza o polizia?), infatti un TGV ha spaccato in due la PARIGI-ROUBAIX disputata oggi pomeriggio e si è fatto un gra parlare di quei (pochi) ciclisti che sono passati nonostante la sbarra abbassata e la presenza di un poliziotto che intimava l'ALT.
Però se vediamo bene il video di quei momenti, notiamo come il TGV sia arrivato dopo ben 6 secondi e mezzo circa l'ultimo ciclista indisciplinato.. forse è anche per questo motivo che lui e gli altri non subiranno alcuna squalifica.
Per la cronaca, il vincitore è il 26enne tedesco John Degenkolb, già vincitore sempre quest'anno della Milano-Sanremo!
venerdì 10 aprile 2015
giovedì 9 aprile 2015
Torino APP
Vi elenco tre APP per smartphone Android totalmente gratuite.
CORONA IN BICI: l'app del giro cicloturistico Corona di Delizie intorno a Torino. Non trovate soltanto le indicazioni stradali, ma anche i punti di interesse e l'elenco di hotel, b&b, associazioni, meccanici, ecc.
TORINO GUIDA VERDE: la guida del Touring Club Italiano (TCI) per scoprire monumenti, musei e itinerari in Torino e provincia. Al termine del download dell'app, bisogna attendere il download dei dati, per cui munitevi di connessioni ADSL.
TOBIKE: la APP del servizio di Bike Sharing del Comune di Torino, ti consente di sapere quante bici sono disponibili in ogni stazione!
Altre che possono interessarvi:
I LOVE TORET: la mappa di Torino con indicate tutte (almeno spero) le mitiche e verdi fontanelle torinese raffiguranti il toro. Purtroppo bisogna registrarsi per questo io non l'ho scaricata.
TORINO 2015: sono elencate le manifestazioni sportive
GAM: con l'app della Galleria d'Arte Moderna è possibile vedere le sale espositive sul proprio telefono!
CORONA IN BICI: l'app del giro cicloturistico Corona di Delizie intorno a Torino. Non trovate soltanto le indicazioni stradali, ma anche i punti di interesse e l'elenco di hotel, b&b, associazioni, meccanici, ecc.
TORINO GUIDA VERDE: la guida del Touring Club Italiano (TCI) per scoprire monumenti, musei e itinerari in Torino e provincia. Al termine del download dell'app, bisogna attendere il download dei dati, per cui munitevi di connessioni ADSL.
TOBIKE: la APP del servizio di Bike Sharing del Comune di Torino, ti consente di sapere quante bici sono disponibili in ogni stazione!
Altre che possono interessarvi:
I LOVE TORET: la mappa di Torino con indicate tutte (almeno spero) le mitiche e verdi fontanelle torinese raffiguranti il toro. Purtroppo bisogna registrarsi per questo io non l'ho scaricata.
TORINO 2015: sono elencate le manifestazioni sportive
GAM: con l'app della Galleria d'Arte Moderna è possibile vedere le sale espositive sul proprio telefono!
domenica 5 aprile 2015
LA MENTE E' PIU' FORTE DEL CORPO
La MENTE è più forte dei muscoli, proprio così, ne ho avuto la prova negli ultimi 2 allenamenti di questa settimana:
nel primo allenamento volevo correre per 1 ora di fila senza badare al kilometraggio.. inizialmente i minuti non passavano, riuscivo però a gestirmi bene.. al minuto 23 circa ho avuto una piccola crisi, ma alla mezz'ora, quando cioè avevo completato metà dell'allenamento, ho gioito, ho urlato "Dai che ce la facciamo" e sono andato avanti, sentivo anche meno fatica.. ho continuato a correre a cadenza regolare, e il fatto di aver corso all'interno di un parco alquanto boscoso mi ha aiutato.. purtroppo al minuto 45 circa sentivo dolori alla caviglia sinistra e un po' di fastidio alle ginocchia, questo perché per ora i miei muscoli non sono così lucidi, per cui dopo un certo punto corro male.. ma sono gasato perché sono voglioso di chiudere bene l'allenamento, il traguardo è lì davanti a me, lo vedo benissimo, non posso certo piegarmi e arrendermi per dei problemucci da niente.. per fortuna il dolore alla caviglia passa, e incredibilmente la destra, quella incidentata ai primi di febbraio, va a gonfie vele... ormai mancano solo più 3 minuti, sono fuori dal bosco, fuori dal parco, ho corso 1km su una pista ciclabile e ora mi trovo a fare dei giri in tondo in un giardinetto col mio cane che dietro continua a seguirmi fedele ma anche lui vorrebbe spaparanzarsi a terra.. continuo.. 1 minuto.. 10 secondi.. LE GINOCCHIA FANNO MALE, SEMBRANO CEDERE DA UN MOMENTO ALL'ALTRO ma finché l'orologio non segno 0:00:00 io non mi fermo e... SIIII ce l'ho fatta e chi se ne frega delle gambe dure e delle ossa a pezzi, dovevo farcela e ce l'ho fatta! La corsa insegna che è soltanto grazie alla nostra testa e testardaggine che riusciamo a fare quello che vogliamo, in ogni campo della vita!
nel primo allenamento volevo correre per 1 ora di fila senza badare al kilometraggio.. inizialmente i minuti non passavano, riuscivo però a gestirmi bene.. al minuto 23 circa ho avuto una piccola crisi, ma alla mezz'ora, quando cioè avevo completato metà dell'allenamento, ho gioito, ho urlato "Dai che ce la facciamo" e sono andato avanti, sentivo anche meno fatica.. ho continuato a correre a cadenza regolare, e il fatto di aver corso all'interno di un parco alquanto boscoso mi ha aiutato.. purtroppo al minuto 45 circa sentivo dolori alla caviglia sinistra e un po' di fastidio alle ginocchia, questo perché per ora i miei muscoli non sono così lucidi, per cui dopo un certo punto corro male.. ma sono gasato perché sono voglioso di chiudere bene l'allenamento, il traguardo è lì davanti a me, lo vedo benissimo, non posso certo piegarmi e arrendermi per dei problemucci da niente.. per fortuna il dolore alla caviglia passa, e incredibilmente la destra, quella incidentata ai primi di febbraio, va a gonfie vele... ormai mancano solo più 3 minuti, sono fuori dal bosco, fuori dal parco, ho corso 1km su una pista ciclabile e ora mi trovo a fare dei giri in tondo in un giardinetto col mio cane che dietro continua a seguirmi fedele ma anche lui vorrebbe spaparanzarsi a terra.. continuo.. 1 minuto.. 10 secondi.. LE GINOCCHIA FANNO MALE, SEMBRANO CEDERE DA UN MOMENTO ALL'ALTRO ma finché l'orologio non segno 0:00:00 io non mi fermo e... SIIII ce l'ho fatta e chi se ne frega delle gambe dure e delle ossa a pezzi, dovevo farcela e ce l'ho fatta! La corsa insegna che è soltanto grazie alla nostra testa e testardaggine che riusciamo a fare quello che vogliamo, in ogni campo della vita!
giovedì 2 aprile 2015
PULIRE LA BICI PER LA BELLA STAGIONE
E' PRIMAVERA!!!
Anche se molti di voi amici cicloamatori duri e puri la bici l'avete usata anche d'inverno (vestendovi adeguatamente), sono altrettanto numerosi quelli che risalgono in sella soltanto adesso che è Primavera o perché pigri o perché d'Inverno hanno corso o sciato.
Innanzitutto prendiamola e portiamolo in un luogo ben illuminato, guardiamola da ambo i lati e pure sotto in cerca di crepe (se la usate d'inverno col brutto tempo, pulitela immediatamente per rimuovere il sale che viene sparso lungo le strade).
Togliamo, con un panno non ruvido, lo strato di polvere superficiale dal telaio, dal manubrio, dai cerchi, dalla sella, dai pedali, ecc.
Anche se molti di voi amici cicloamatori duri e puri la bici l'avete usata anche d'inverno (vestendovi adeguatamente), sono altrettanto numerosi quelli che risalgono in sella soltanto adesso che è Primavera o perché pigri o perché d'Inverno hanno corso o sciato.
Vediamo cosa fare per (ri)avere una bicicletta efficente..
Innanzitutto prendiamola e portiamolo in un luogo ben illuminato, guardiamola da ambo i lati e pure sotto in cerca di crepe (se la usate d'inverno col brutto tempo, pulitela immediatamente per rimuovere il sale che viene sparso lungo le strade).
Togliamo, con un panno non ruvido, lo strato di polvere superficiale dal telaio, dal manubrio, dai cerchi, dalla sella, dai pedali, ecc.
mercoledì 1 aprile 2015
Giapponesi a Turìn
Ho scoperto una cosa veramente incredibile, ma che in realtà non mi stupisce nient'affatto.
Praticamente i turisti che si recano a PARIGI pensando che sia un'allegra cittadina piena di luci, fiori e gente simpatica, rimangono aspramente delusi al punto che ogni anno, in media, 12 turisti giapponesi si fanno rimpatriare disperati facendosi aiutare dall'ambasciata.
Tra Sindone, Don Bosco, Capitale dello Sport ed EXPO, vedremo la reazione dei turisti stranieri a Torino! Mi pare però che nel 2006 furono soddisfatti, d'altronde Torino è molto più piccola di Parigi, ha un centro diciamo facilmente raggiungibile, parchi e collina vivibili e non lontanissimi l'uno con l'altro, dai insomma.. possiamo fare bella figura.
Praticamente i turisti che si recano a PARIGI pensando che sia un'allegra cittadina piena di luci, fiori e gente simpatica, rimangono aspramente delusi al punto che ogni anno, in media, 12 turisti giapponesi si fanno rimpatriare disperati facendosi aiutare dall'ambasciata.
Tra Sindone, Don Bosco, Capitale dello Sport ed EXPO, vedremo la reazione dei turisti stranieri a Torino! Mi pare però che nel 2006 furono soddisfatti, d'altronde Torino è molto più piccola di Parigi, ha un centro diciamo facilmente raggiungibile, parchi e collina vivibili e non lontanissimi l'uno con l'altro, dai insomma.. possiamo fare bella figura.
martedì 31 marzo 2015
lunedì 30 marzo 2015
Danni Vento Torino 30 marzo 2015
"Decine di chiamate dei vigili del fuoco a Torino per il forte vento che
da questa mattina sta imperversando in citta’ e nelle vallate. La
maggior parte delle richieste di intervento riguarda la caduta di tegole
e coperture in lamiera, rami spezzati. Una vetrata e’ andata in
frantumi in corso Belgio, ma nessuna persona e’ rimasta ferita. Le
raffiche hanno raggiunto i 67 km orari nella parte ovest della citta'; a
Susa, nella valle dove le raffiche sono state piu’ forti, 96 kmh. In
pianura e’ prevista una tregua del vento da questa sera, ma domani
mattina ci sara’ una nuova ripresa. Le temperature – prevede la Smi
(Societa’ Meteorologica Italiana) si avvicineranno a 30 gradi: nelle
zone di pianura e bassa collina le massime previste per domani vanno
fino a 28."
Fonte: MeteoWeb
Fonte: MeteoWeb
Luca Paolini e i mass media
Vincere una CLASSICA FIAMMINGA non basta in quest'Italia: per finire nei titoli bisogna sempre e solo usare un motore o tirare calci ad un pallone, anche se quella gara e quella partita non sono determinanti per il titolo stagionale.
Foto: Tim De Waele
Luca Paolini, classe 1977, ha vinto la classica GAND - WAVELGEM grazie ad un attacco a 6km dall'arrivo, pedalando su ben 3 bici e soprattutto lottando contro un clima veramente nordico che non ha fatto raggiungere il traguardo a ben 160 corridori su 199!!!
Questa è stata la sua più grande vittoria in carriera!
Eppure al TG1 oggi non ne hanno parlato (ieri sera non lo so), idem su La Stampa, mentre a Studio Sport lo hanno mostrato solo dopo la Ferrari e Valentino Rossi.
domenica 29 marzo 2015
CORSA: DOVE SBAGLI NELL'ALLENAMENTO PER LA 10KM
CORSA: COME ALLENARSI PER 5KM E 10 KM
Questa mattina sono andato a vedere la Mezza Maratona Santander di Torino e la 10km al Parco del Valentino (QUI il percorso) e ho notato che un buon numero di persone partecipanti alla 10K, nonostante avessero pagato per partecipare, avevano smesso di correre già da prima del 5° km!
Allora mi sono chiesto: "Perché pagare e fare una brutta figura?"
Alcuni potranno rispondermi: "Si partecipa per camminare/correre in compagnia attraversando in pace la città senza il traffico". Vero, ma il giorno prima c'era la camminata non competitiva di 3K..
E mi sono anche detto: "5KM è la distanza minima che tutti i partecipanti di una gara dovrebbero poter raggiungere tranquillamente.. dov'è che sbagliano, perché sbagliano?"
ECCO ALCUNI POSSIBILI ERRORI:
1 essere andati in letargo o essere usciti troppo tardi dal letargo: per partecipare ad una gara non basta aver effettuato un tenue allenamento di neanche 1 mese, specie se si è sedentari
2 aver incrementato la durata e/o la velocità negli allenamenti dell'ultima settimana, quando invece bisognerebbe scaricare per arrivare leggeri alla gara e coi muscoli scoppiettanti, anziché affaticati
3 essere andati a dormire tardi la sera prima a causa della tensione o per la voglia di andare a festeggiare l'evento, o l'essersi svegliati troppo eccitati, consumando fin da subito energie a causa dell'ansia e, appunto, dell'eccitazione
4 errata alimentazione, aver quindi mangiato o poco e troppe ore prima, o troppo e pochi minuti prima: quando facciamo sforzi fisici, dobbiamo assumere, all'incirca con queste percentuali, i carboidrati (40 o 50%), le proteine (30 o 20%) ed i grassi (30 o 20%), e se la vostra gara/allenamento è al mattino, potete utilizzare queste barrette della Enervit, oppure vi preparate una super colazione 3 ore prima la partenza (thé - Albanesi dice che può essere causa di dolori al fegato, Rondelli invece non lo menziona -, biscotti integrali ai cereali, mela o confettura che ha il 45% di frutta mentre la marmellata solo 35, banana, yogurt bianco intero)
5 non aver quindi digerito in tempo o non aver assimilato
6 non aver effettuato lo stretching e il riscaldamento, che non consiste soltanto in 1 corsetta ad andatura lenta, ma che può essere svolto utilizzando le punte dei piedi, effettuando dei balzi, dei piegamenti, ecc.
sabato 28 marzo 2015
L'abbigliamento del RUNNER
ABBIGLIAMENTO RUNNER
Come si deve vestire un RUNNER PROVETTO?
Un corridore che vuole fare sul serio deve badare a tutto, deve vestirsi in maniera adeguata dalla testa ai piedi.
Questo sia per poter correre leggero, sia per avere poco ingombro, sia per correre in sicurezza, infatti un abbigliamento adeguato ci consente di evitare, ad esempio, le fastidiosissime vesciche ai piedi, oppure l'ingresso negli occhi di insetti o rametti, e ci eviterà anche le insolazioni.
Ecco un breve elenco di tutto l'EQUIPAGGIAMENTO da RUNNING necessario:
Come si deve vestire un RUNNER PROVETTO?
Un corridore che vuole fare sul serio deve badare a tutto, deve vestirsi in maniera adeguata dalla testa ai piedi.
Questo sia per poter correre leggero, sia per avere poco ingombro, sia per correre in sicurezza, infatti un abbigliamento adeguato ci consente di evitare, ad esempio, le fastidiosissime vesciche ai piedi, oppure l'ingresso negli occhi di insetti o rametti, e ci eviterà anche le insolazioni.
Ecco un breve elenco di tutto l'EQUIPAGGIAMENTO da RUNNING necessario:
venerdì 27 marzo 2015
Vedo automobilisti immobilisti inscatolati scemi
Tralasciando gli incidenti più e meno gravi,
io vedo automobilisti che:
posteggiano in doppia fila davanti al negozio dove si devono recare, molto spesso si tratta di un bar con tanto di schedine da giocare e soprattutto con nuove slot machines, e noto che molte vie, anche se intasate, sembrano dire loro: "venite venite siori, c'è spazio per tutti" (la gente non cammina mai, cammina solo per andare dal palazzo all'auto, dall'auto al negozio/ufficio/scuola/palestra/ristorante/discoteca, ecc.);
posteggiano nel bel mezzo di una curva, nell'angolo, cosa che è pericolosa soprattutto per i pedoni che per capire se arriva qualche auto o moto devono allungarsi in mezzo alla strada rischiando, anche perché molti fanno le curve in stile rally o F1...;
attenzione alla prossima foto, tenetevi forte..
io vedo automobilisti che:
posteggiano in doppia fila davanti al negozio dove si devono recare, molto spesso si tratta di un bar con tanto di schedine da giocare e soprattutto con nuove slot machines, e noto che molte vie, anche se intasate, sembrano dire loro: "venite venite siori, c'è spazio per tutti" (la gente non cammina mai, cammina solo per andare dal palazzo all'auto, dall'auto al negozio/ufficio/scuola/palestra/ristorante/discoteca, ecc.);
posteggiano nel bel mezzo di una curva, nell'angolo, cosa che è pericolosa soprattutto per i pedoni che per capire se arriva qualche auto o moto devono allungarsi in mezzo alla strada rischiando, anche perché molti fanno le curve in stile rally o F1...;
attenzione alla prossima foto, tenetevi forte..
NUOVO BLOG
CIAO AMICI DELLA BICI E DELLA CORSA,
seguite il mio NUOVO BLOG dove potrete trovare tante ottime occasioni per il vostro SHOPPING sportivo, tecnologico e molto altro ancora!!
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lunedì 23 marzo 2015
CORSA: il cibo, la salute, le scarpe, le tabelle (servono o no?)
IL GRANDE BUSINESS DELLA CORSA (ma anche di tutto lo sport in generale)
Premessa: chi vuole migliorarsi e ottenere risultati soddisfacenti nella corsa a piedi e in bici e in ogni altro sport o settore, deve per forza cercare il meglio dal punto di vista della tecnica, dell'attrezzatura, dell'alimentazione, ecc.
Però..
Però la gioia, il senso di libertà e quant altro che provavo quando iniziai a correre, con scarpe semi-serie e con pantaloni di una vecchia tuta per l'inverno, beh, nessun capo tecnico e costoso me lo può dare.
La corsa è un gesto semplice e anche se è innegabile che bisogna correre bene per poter correre a lungo e superare i propri record, è allo stesso tempo innegabile che non bisogna divenire schiavi delle tabelle e appunto dell'abbigliamento, perché ciò che conta, ciò che è fondamentale è la propria VOGLIA di correre, la propria determinazione, che son sentimenti che sicuramente nascono anche dalla voglia di fare qualcosa di semplice in questo mondo complicato, ma allo stesso tempo qualcosa di rivoluzionario, proprio perché la semplicità della corsa va contro corrente, va contro la velocità delle macchine, va contro, specie la corsa in natura, i percorsi prestabiliti, la corsa ci consente di andare praticamente dove vogliamo senza sentire l'esigenza di una nuova strada. Siamo abituati ormai, purtroppo, a dover sempre usare l'auto e usandolo dobbiamo usare sempre le solite strade, ma sia le auto che le strade sono luoghi innaturali che respingono l'uomo (oltre che ovviamente gli animali), per cui non posso che dirvi una cosa: infilate le prime scarpette che avete e andate a correre in campagna, in collina ed in montagna sull'erba e sulle rocce!!!
Detto ciò, veniamo ai business:
BUSINESS DELLE SCARPE
Il mondo è PIENO di scarpe da running e da trail running, da pista, da asfalto, da campagna, da sterrati duri, da sterrati fangosi, da pioggia, da rocce, ecc.
Ci sono tantissime marche, tantissimi modelli e anche sottomodelli, ovvero prendendo un modello, noterete che c'è la versione X e quella Y ma anche la versione Z.
Insomma, scegliere un paio è praticamente impossibile se non dopo un mese di studio approfondito, ma anche se riuscirete a trovare il vostro paio di scarpe preferito, subito dopo dovrete comprare altre paia perché ormai credete che le varie tecnologie implementate nelle scarpe sportive siano fondamentali per la vostra corsa, così dovrete comprare le scarpe per correre sotto la pioggia, quelle per correre su sentieri tecnici, quelle che vanno bene per la salita e quelle per la discesa, quelle per il fango, ecc.
Il mio consiglio è semplicemente quello di averne un paio per la strada ed un paio per i sentieri, provate a fare discese fangose con scarpe che non c'azzeccano nulla.. è vero che rischierete, ma potrete migliorare la vostra tecnica, il vostro equilibrio, ecc.! Se vi basate invece sulla scarpa, ovvero sulla tecnologia, migliorerete di pochissimo o comunque darete maggiormente i meriti alla scarpa anziché a voi stessi!
BUSINESS DELL'ABBIGLIAMENTO
L'abbigliamento non termina di certo con le scarpe, infatti dovete comprare anche: calzini corti e calzini lunghi, magliette smanicate, a maniche corte, a maniche lunghe, mantelline, pantaloncini corti, pantaloncini medi, pantaloncini attillati, cappellini, visiere, occhiali da sole, bandane, mutande e canottiere tecniche, aderenti, ecc.
Inoltre ci sono anche orologi con tanto di GPS e cardiofrequenzimetro integrati!
E giù di altri soldoni per farvi sentire dei finti, ops, veri atleti professionisti!
BUSINESS DELL'ALIMENTAZIONE
Questo business mi piace molto, da qualche tempo ci tengo davvero molto all'alimentazione: preferisco mangiare poco e bene, che tanto (o poco..) e male!
Al mattino, ad esempio, non bevo semplicemente il thé e alcuni biscotti (pieni di grassi saturi, eppure pubblicizzati alla grande per la felicità dei bambini, sigh), ma unisco questi due alimenti con la confettura, lo yogurt e un frutto.
Però il business è business e non conosce confini, infatti il cibo bio è sempre più presente ma a volte è più caro, inoltre non potete certo andare in giro con una mela o una banana infilata nei pantaloncini, allora dovrete comprare delle barrette energetiche.
Diciamo che questo business è veramente poco criticabile, specie se si fanno tanti km, perché se uno si accontenta di fare un giretto di max 5km non gli serve alimentarsi bene (sì, serve, ma non certo per migliorare la propria prestazione amatoriale), io ad es. ho sempre corso a piedi o in bici da ragazzino mangiando robacce industriali, badando invece in maniera più netta alla quantità di km e salite percorsi.
BUSINESS DELLA SALUTE
Questo è ancora più importante e quasi non criticabile, infatti attraverso certi esami potrete sapere se il vostro cuore ha o meno dei problemi. Ma voi preferite stare fermi per rimanere in vita, o rischiare la vita correndo? Sinceramente se sapessi di rischiare la vita correndo, non so se riuscirei a rispettare il divieto della corsa! E non sono un tipo che corre ogni giorno, corro quando ne ho voglia, proprio perché reputo la corsa una cosa naturale, che ti prende all'improvviso, magari ogni giorno, magari 10 volte al giorno, o magari soltanto 1 volta a settimana, fatto stà che è lì, non la puoi levare dalla tua vita!!
BUSINESS DELLE TABELLE
Le riviste sono piene zeppe, ma anche tanti siti web, di tabelle per farci correre dai 10 ai 21 ai 42km, illudendoci. Secondo me sono comunque utili, però non pensiate di farcela se non avete mai corso e se non siete determinati e se non provate gioia e soddisfazione quando correte. Insomma, se volete correre una Maratona per il semplice gusto di dirlo in giro e vantarvi, beh, secondo me non ce la farete mai.
A me tra l'altro non interessa molto per via dei tanti km da percorrere su infiniti rettilinei su asfalto, mi piacerebbe invece capire bene come si comportano i maratoneti o ultramaratoneti di montagna, sapere cioè se per loro correre in salita è fondamentale, quando quanto e come si allenano, ecc.
Molti amatori, durante le maratone, da un certo km in poi praticamente camminano o peggio, per cui sinceramente non trovo alcuna bellezza in questa competizione. Ok, seguite le tabelle, però non è che appena sfogliate la rivista allora diventerete dei maratoneti, state attenti a non farvi influenzare dalle fotazze dei vincitori, pensate soprattutto alla fatica della gente come voi!!!
Premessa: chi vuole migliorarsi e ottenere risultati soddisfacenti nella corsa a piedi e in bici e in ogni altro sport o settore, deve per forza cercare il meglio dal punto di vista della tecnica, dell'attrezzatura, dell'alimentazione, ecc.
Però..
Però la gioia, il senso di libertà e quant altro che provavo quando iniziai a correre, con scarpe semi-serie e con pantaloni di una vecchia tuta per l'inverno, beh, nessun capo tecnico e costoso me lo può dare.
La corsa è un gesto semplice e anche se è innegabile che bisogna correre bene per poter correre a lungo e superare i propri record, è allo stesso tempo innegabile che non bisogna divenire schiavi delle tabelle e appunto dell'abbigliamento, perché ciò che conta, ciò che è fondamentale è la propria VOGLIA di correre, la propria determinazione, che son sentimenti che sicuramente nascono anche dalla voglia di fare qualcosa di semplice in questo mondo complicato, ma allo stesso tempo qualcosa di rivoluzionario, proprio perché la semplicità della corsa va contro corrente, va contro la velocità delle macchine, va contro, specie la corsa in natura, i percorsi prestabiliti, la corsa ci consente di andare praticamente dove vogliamo senza sentire l'esigenza di una nuova strada. Siamo abituati ormai, purtroppo, a dover sempre usare l'auto e usandolo dobbiamo usare sempre le solite strade, ma sia le auto che le strade sono luoghi innaturali che respingono l'uomo (oltre che ovviamente gli animali), per cui non posso che dirvi una cosa: infilate le prime scarpette che avete e andate a correre in campagna, in collina ed in montagna sull'erba e sulle rocce!!!
Detto ciò, veniamo ai business:
BUSINESS DELLE SCARPE
Il mondo è PIENO di scarpe da running e da trail running, da pista, da asfalto, da campagna, da sterrati duri, da sterrati fangosi, da pioggia, da rocce, ecc.
Ci sono tantissime marche, tantissimi modelli e anche sottomodelli, ovvero prendendo un modello, noterete che c'è la versione X e quella Y ma anche la versione Z.
Insomma, scegliere un paio è praticamente impossibile se non dopo un mese di studio approfondito, ma anche se riuscirete a trovare il vostro paio di scarpe preferito, subito dopo dovrete comprare altre paia perché ormai credete che le varie tecnologie implementate nelle scarpe sportive siano fondamentali per la vostra corsa, così dovrete comprare le scarpe per correre sotto la pioggia, quelle per correre su sentieri tecnici, quelle che vanno bene per la salita e quelle per la discesa, quelle per il fango, ecc.
Il mio consiglio è semplicemente quello di averne un paio per la strada ed un paio per i sentieri, provate a fare discese fangose con scarpe che non c'azzeccano nulla.. è vero che rischierete, ma potrete migliorare la vostra tecnica, il vostro equilibrio, ecc.! Se vi basate invece sulla scarpa, ovvero sulla tecnologia, migliorerete di pochissimo o comunque darete maggiormente i meriti alla scarpa anziché a voi stessi!
BUSINESS DELL'ABBIGLIAMENTO
L'abbigliamento non termina di certo con le scarpe, infatti dovete comprare anche: calzini corti e calzini lunghi, magliette smanicate, a maniche corte, a maniche lunghe, mantelline, pantaloncini corti, pantaloncini medi, pantaloncini attillati, cappellini, visiere, occhiali da sole, bandane, mutande e canottiere tecniche, aderenti, ecc.
Inoltre ci sono anche orologi con tanto di GPS e cardiofrequenzimetro integrati!
E giù di altri soldoni per farvi sentire dei finti, ops, veri atleti professionisti!
BUSINESS DELL'ALIMENTAZIONE
Questo business mi piace molto, da qualche tempo ci tengo davvero molto all'alimentazione: preferisco mangiare poco e bene, che tanto (o poco..) e male!
Al mattino, ad esempio, non bevo semplicemente il thé e alcuni biscotti (pieni di grassi saturi, eppure pubblicizzati alla grande per la felicità dei bambini, sigh), ma unisco questi due alimenti con la confettura, lo yogurt e un frutto.
Però il business è business e non conosce confini, infatti il cibo bio è sempre più presente ma a volte è più caro, inoltre non potete certo andare in giro con una mela o una banana infilata nei pantaloncini, allora dovrete comprare delle barrette energetiche.
Diciamo che questo business è veramente poco criticabile, specie se si fanno tanti km, perché se uno si accontenta di fare un giretto di max 5km non gli serve alimentarsi bene (sì, serve, ma non certo per migliorare la propria prestazione amatoriale), io ad es. ho sempre corso a piedi o in bici da ragazzino mangiando robacce industriali, badando invece in maniera più netta alla quantità di km e salite percorsi.
BUSINESS DELLA SALUTE
Questo è ancora più importante e quasi non criticabile, infatti attraverso certi esami potrete sapere se il vostro cuore ha o meno dei problemi. Ma voi preferite stare fermi per rimanere in vita, o rischiare la vita correndo? Sinceramente se sapessi di rischiare la vita correndo, non so se riuscirei a rispettare il divieto della corsa! E non sono un tipo che corre ogni giorno, corro quando ne ho voglia, proprio perché reputo la corsa una cosa naturale, che ti prende all'improvviso, magari ogni giorno, magari 10 volte al giorno, o magari soltanto 1 volta a settimana, fatto stà che è lì, non la puoi levare dalla tua vita!!
BUSINESS DELLE TABELLE
Le riviste sono piene zeppe, ma anche tanti siti web, di tabelle per farci correre dai 10 ai 21 ai 42km, illudendoci. Secondo me sono comunque utili, però non pensiate di farcela se non avete mai corso e se non siete determinati e se non provate gioia e soddisfazione quando correte. Insomma, se volete correre una Maratona per il semplice gusto di dirlo in giro e vantarvi, beh, secondo me non ce la farete mai.
A me tra l'altro non interessa molto per via dei tanti km da percorrere su infiniti rettilinei su asfalto, mi piacerebbe invece capire bene come si comportano i maratoneti o ultramaratoneti di montagna, sapere cioè se per loro correre in salita è fondamentale, quando quanto e come si allenano, ecc.
Molti amatori, durante le maratone, da un certo km in poi praticamente camminano o peggio, per cui sinceramente non trovo alcuna bellezza in questa competizione. Ok, seguite le tabelle, però non è che appena sfogliate la rivista allora diventerete dei maratoneti, state attenti a non farvi influenzare dalle fotazze dei vincitori, pensate soprattutto alla fatica della gente come voi!!!
giovedì 19 marzo 2015
Asics scarpe rotte
Io ho due paia di scarpe Asics da running, una di queste è molto seria, è la SkySpeed 3, eppure entrambe presentano degli strappi all'interno e queste SkySpeed pure all'esterno tra la punta e l'inizio dell'allacciatura.. uno strappo che neanche le scarpe di un barbone..!!!
Per fortuna (?) non sono il solo sfigato:
https://getsatisfaction.com/myasics/topics/scarpa_strappata
Per fortuna (?) non sono il solo sfigato:
https://getsatisfaction.com/myasics/topics/scarpa_strappata
domenica 15 marzo 2015
Trail Running su "Correre": che delusione
Qualche giorno fa ho acquistato tutto contento la rivista Correre perché parlava del TRAIL RUNNING ma purtroppo NON HO trovato articoli approfonditi su come si debba correre in salita e discesa per sentieri, o su come ci si deve preparare per una bel ultratrail, o interviste ai big e via discorrendo.
In compenso c'è un buon elenco di scarpe da trail di diverse marche, ma non posso reputarmi pienamente soddisfatto dato che mi è risultato difficile capire quali scarpe sono adatte a certi percorsi, sentieri, ecc., e quali no.
Insomma, le descrizioni erano troppo corte e soprattutto vaghe, almeno per i miei gusti.
Una cosa positiva però è l'articolo sull'alimentazione, contro gli zuccheri, molto approfondito e lungo, complimenti.
In compenso c'è un buon elenco di scarpe da trail di diverse marche, ma non posso reputarmi pienamente soddisfatto dato che mi è risultato difficile capire quali scarpe sono adatte a certi percorsi, sentieri, ecc., e quali no.
Insomma, le descrizioni erano troppo corte e soprattutto vaghe, almeno per i miei gusti.
Una cosa positiva però è l'articolo sull'alimentazione, contro gli zuccheri, molto approfondito e lungo, complimenti.
sabato 14 marzo 2015
FAT BIKE Mahikan Race
Dalle front alle full, full da fr leggero, hard, da downhill, ma anche da enduro e poi pure da cross-country, 26 pollici alle 29r, nel mentre ecco le fixed, e ora? Ora le FAT BIKE e ci fanno già un campionato.
Si chiama Mahikan Race e viene svolto nella neve canadese.
Ultimamente in giro ne ho viste davvero tante di FATTIES!, questo perché sulla fangazza sono l'ideale, anche se c'è chi dice che vanno meglio copertoni stretti..boh?!?!?
Io ricordo che un nostro consiglio era quello di non andare in MTB dopo pioggie viulente per non rovinare i sentieri col nostro passaggio, ora invece bisogna passare sopra tutto!
Si chiama Mahikan Race e viene svolto nella neve canadese.
Ultimamente in giro ne ho viste davvero tante di FATTIES!, questo perché sulla fangazza sono l'ideale, anche se c'è chi dice che vanno meglio copertoni stretti..boh?!?!?
Io ricordo che un nostro consiglio era quello di non andare in MTB dopo pioggie viulente per non rovinare i sentieri col nostro passaggio, ora invece bisogna passare sopra tutto!
venerdì 13 marzo 2015
Le scarpe INgiuste ---> GO FIVEFINGERS?
SCARPE CORSA E BICI
Da scarpe super protettive ed ammortizzate, come quelle da basket per le quali impazzivo da ragazzino, piano piano col passare degli anni sono passato a comprare scarpe leggere (A2) con le quali mi trovo benissimo perché il piede non si sente più soffocato, compresso e imprigionato e può muoversi in ogni direzione e angolazione, ma a volte sento comunque le dita troppo strette con ognuna di queste che in realtà vorrebbero azionarsi per darmi maggiore equilibrio e maggiore spinta.
Questo concetto non vale solo per la camminata o la corsa, ma anche per il ciclismo: le scarpette che si usano con la "specialissima" io le ho sempre odiate, rigide sia sotto che sopra e giustamente strette, per cui sia quando utilizzo una MTB old style (per cicloturismo) che una BDC, indosso scarpette leggere, ovviamente con suola piatta.
Questa mattina ho rispolverato scarpe da running amatoriale acquistate nell'agosto del 2012 e inizialmente mi son sembrate ottime: avvolgenti e morbide. Dopo poco però ho notato che la distanza tra la mia pianta del piede e il suolo era abbastanza e che il sottopiede era/è troppo piatto, con la suola che in generale pur essendo morbida non si piegava abbastanza. Ciò comporta un fastidio notevole perché il piede non è soltanto ingabbiato, ma completamente avulso sia dal terreno che dal resto del corpo, praticamente a comandare non ero io e il mio piede, ma la scarpa, con un fastidio effetto di incontrollabilità, di scivolamento, non so se rendo l'idea.. E' come se la scarpa fosse un ulteriore ostacoli agli ostacoli che si possono incontrare in giro.
Nella corsa in natura e per sentieri è uguale: le scarpe sono troppo alte, protettive e rigide. Inoltre bisogna studiare bene che modello acquistare perché certe suole sono ottime per il fango, altre invece per la stagione calda per terreni duri, ma i negozianti in generale mica lo sanno o mica te lo dicono, per cui si rischia davvero di fare l'acquisto sbagliato. Ma a parte l'errore, anche se la scarpa fosse quella giusta in tutto e per tutto, si noterebbe ugualmente questa distanza abissale tra il corpo e la terra, eppure un ragazzo che ha piacere e bisogno di correre sulla terra nuda e cruda, perché mai dovrebbe vivere questa condizione di separazione? Correre scalzi a volte è impossibile o comunque leggermente rischioso per la presenza di sassolini appuntiti, rovi tagliati e lasciati in mezzo alla strada o altre cose fastidiose e più pericolose, per cui che soluzione c'è?
Le FIVE FINGERS della VIBRAM! So che esistono diverse versioni, compresa quella per il trekking che può essere utilizzata per la corsa in natura. Queste scarpe/non scarpe ci consentono di utilizzare le 5 dita (da qui il nome!) in completa libertà. La suola non esiste, o meglio non è quella che siamo abituati a vedere, infatti consiste in uno strato che ricorda un po' un battistrada di un copertone da cicloturismo con tasselli ampi e bassi, ma che soprattutto segue la forma del nostro piede e funge solo da leggera protezione. Per cui la differenza è che siamo noi a decidere come e quanto piegare il piede, le nostre caviglie lavoreranno meglio senza quel pezzettone di gomma tra noi e il sasso che rischia di farci prendere dei brutti colpi.
Bisogna assolutamente provarle per entrare come in una nuova dimensione!!!
Da scarpe super protettive ed ammortizzate, come quelle da basket per le quali impazzivo da ragazzino, piano piano col passare degli anni sono passato a comprare scarpe leggere (A2) con le quali mi trovo benissimo perché il piede non si sente più soffocato, compresso e imprigionato e può muoversi in ogni direzione e angolazione, ma a volte sento comunque le dita troppo strette con ognuna di queste che in realtà vorrebbero azionarsi per darmi maggiore equilibrio e maggiore spinta.
Questo concetto non vale solo per la camminata o la corsa, ma anche per il ciclismo: le scarpette che si usano con la "specialissima" io le ho sempre odiate, rigide sia sotto che sopra e giustamente strette, per cui sia quando utilizzo una MTB old style (per cicloturismo) che una BDC, indosso scarpette leggere, ovviamente con suola piatta.
Questa mattina ho rispolverato scarpe da running amatoriale acquistate nell'agosto del 2012 e inizialmente mi son sembrate ottime: avvolgenti e morbide. Dopo poco però ho notato che la distanza tra la mia pianta del piede e il suolo era abbastanza e che il sottopiede era/è troppo piatto, con la suola che in generale pur essendo morbida non si piegava abbastanza. Ciò comporta un fastidio notevole perché il piede non è soltanto ingabbiato, ma completamente avulso sia dal terreno che dal resto del corpo, praticamente a comandare non ero io e il mio piede, ma la scarpa, con un fastidio effetto di incontrollabilità, di scivolamento, non so se rendo l'idea.. E' come se la scarpa fosse un ulteriore ostacoli agli ostacoli che si possono incontrare in giro.
Nella corsa in natura e per sentieri è uguale: le scarpe sono troppo alte, protettive e rigide. Inoltre bisogna studiare bene che modello acquistare perché certe suole sono ottime per il fango, altre invece per la stagione calda per terreni duri, ma i negozianti in generale mica lo sanno o mica te lo dicono, per cui si rischia davvero di fare l'acquisto sbagliato. Ma a parte l'errore, anche se la scarpa fosse quella giusta in tutto e per tutto, si noterebbe ugualmente questa distanza abissale tra il corpo e la terra, eppure un ragazzo che ha piacere e bisogno di correre sulla terra nuda e cruda, perché mai dovrebbe vivere questa condizione di separazione? Correre scalzi a volte è impossibile o comunque leggermente rischioso per la presenza di sassolini appuntiti, rovi tagliati e lasciati in mezzo alla strada o altre cose fastidiose e più pericolose, per cui che soluzione c'è?
Le FIVE FINGERS della VIBRAM! So che esistono diverse versioni, compresa quella per il trekking che può essere utilizzata per la corsa in natura. Queste scarpe/non scarpe ci consentono di utilizzare le 5 dita (da qui il nome!) in completa libertà. La suola non esiste, o meglio non è quella che siamo abituati a vedere, infatti consiste in uno strato che ricorda un po' un battistrada di un copertone da cicloturismo con tasselli ampi e bassi, ma che soprattutto segue la forma del nostro piede e funge solo da leggera protezione. Per cui la differenza è che siamo noi a decidere come e quanto piegare il piede, le nostre caviglie lavoreranno meglio senza quel pezzettone di gomma tra noi e il sasso che rischia di farci prendere dei brutti colpi.
Bisogna assolutamente provarle per entrare come in una nuova dimensione!!!
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