Questo blog utilizza solo strumenti di Google, non sono presenti software, app, plugin o altro di fornitori terzi.

This blog uses only Google tools, there are no software, apps, plugins or other things of third-party providers.

venerdì 19 agosto 2022

Pellerina

 Oggi ho fatto un giro al Parco Pellerina di Torino dopo non so quanti anni di mia assenza e... mi è subito sembrato di tornare agli anni '90, non so perché ma ho subito avuto questa sensazione.

Sarà che ci andavo da piccolo con mio padre, sarà perché nella zona dei tre laghi non c'era nulla di nuovo (per fortuna!), sarà perché un tizio si stava allenando non con qualche attrezzo moderno ma usando la panchina, saranno state le bici anni 90 che ogni tanto passavano, sarà stata la luce o qualche mio ricordo, ma mi sembrava proprio di essere tornato indietro di 30 anni.

Poi sono andato nell'altra zona, quella più popolata, e lì era proprio anni 80/90, ma proprio alla grande, tra campi da tennis, piscina (vuota, abbandonata, ebbé bella roba) e addirittura una piccola pista per automobiline per bimbi, più qualche chioschetto e campi da bocce.

giovedì 18 agosto 2022

Manovre di primo soccorso per salvare i bambini

Condivido questo video perché ai genitori può capitare di fare un giro in bici al parco con pic-nic e di trovarsi in una situazione come quella descritta qui:

 

Non allarmatevi ed eseguite perfettamente queste azioni!

Vi metto un link qui sotto su alcuni corsi gratuiti sulla disostruzione pediatrica in provincia di Torino:

https://www.aslto5.piemonte.it/it/node/892

venerdì 5 agosto 2022

Solite lamentele contro le ciclabili a Torino

Con la creazione di una nuova pista ciclabile, in questo caso in via Braccini, zona San Paolo, sono sorte le solite polemiche degli automobilisti, perché la pista toglierebbe 180 o 250 posti auto e quindi sarebbe un problema per chi abita lì e per chi porta i figli in una delle diverse scuola presenti in quella via.

In apparenza ciò può sembrare davvero un problema, ma in realtà è un finto problema dettato dall'abitudine.

Noi, purtroppo, siamo abituati a pensare che in ogni via e strada debbano per forza circolare autovetture, automezzi, insomma tutti i vari veicoli a motore più o meno ingombranti e rumorosi.

Invece è possibile ad esempio andare a scuola a piedi o in bici o col bus, senza dover creare traffico, senza dover inquinare e senza dover cercare un posteggio e sostare in mezzo alla strada.

Non riesco a capire come mai in Nord Europa, Amsterdam e Copenhagen, tanto per fare 2 nomi di grandi città come Torino, la maggioranza delle persone si muova in lungo e in largo, anche d'inverno, in bici trasportando cose e persone senza alcun problema e lamentela, lasciando l'auto a casa, passando per zona in cui è addirittura vietato il transito dei mezzi a motore.

In Italia, invece, non appena si parla di piste ciclabili, zone pedonali et similia, ecco sorgere migliaia di lamentele e proteste, ecco comparire i comitati di zona, ecc.

Ma davvero è necessario prendere l'auto per ogni impegno quotidiano?

Davvero non potete accompagnare i figli a piedi? Se la scuola è lontana cercatene una più vicina oppure evitate di lamentarvi. Non tutto deve essere a portata di auto. Molto meglio cercare luoghi a portata di...piedi o ruote di bici!

martedì 12 luglio 2022

Oggi sono andato al Lingotto

 Oggi sono andato al Lingotto, al centro commerciale, volevo comprare qualcosa in saldo, ma non ho trovato nulla che facesse al caso mio.

A parte questo, che non ve ne frega giustamente nulla, volevo dirmi che mi ci sono recato in bici e ho riscontrato, come già anni fa, 2 soliti problemi:

1° problema: arrivando via Giordano Bruno e dintorni, bisogna fare le scale (almeno c'è una canalina, che una volta non c'era, dove infilare le ruote), quindi una bella rampa con curve a gomito è assente ma già si sapeva. C'è un ascensore ma voi vi fidate?

2° problema: faccio il ponte ciclopedonale, arrivo sotto la tettoia ed ecco un bel po' di bici legate ai pali, ma per me sono troppi grandi, il mio U-lock non va bene, così guardo cosa c'è sotto e vedo degli scooter posteggiati ma non intravedendo gli stalli, ho poi optato per legarla vicino alle scale che scendono giù nei posteggi all'aperto.

Dentro il centro commerciale sono state messe ben in evidenza le scritte su sfondo rosso che indicano l'ingresso per la Pinacoteca Agnelli e la rinnovata pista sul tetto dell'edificio. Peccato che per accedervia sia necessario versare €8.

Penso che proverò a salirci in bici aggratis dalle famose rampe che si prendono da via Nizza.

domenica 10 luglio 2022

Ma che caldo farà a Torino

 Al momento ci sono 33° ma si sta bene perché l'umidità è abbastanza bassa e all'ombra si riesce a sopravvivere :)

Ma dalla prossima settimana, così dicono, le cose peggioreranno.

Secondo 3bMeteo, infatti, venerdì 15 luglio ci saranno addirittura 40°, una temperatura record per Torino. Meteo.it indica max 35 e 36.

Secondo Weather.com, invece, si arriverà al max a 33, proprio come oggi.

Penso i siti italiani siano i più allarmisti del mondo, per cui stento a credere all'arrivo dei 40 gradi. 

Di sicuro al pomeriggio non andrò in bici neanche se mi dovessero pagare!

mercoledì 6 luglio 2022

Cosa fare per avere più cicliste

 Secondo i dati forniti dall'Insee, relativamente alla città di Lione, in Francia, il numero di donne in bici è nettamente più basso rispetto agli uomini.

Purtroppo il traffico automobilistico fa paura, e se le piste non sono ben separate e visibili, ecco che le donne (ma in realtà anche molti uomini, in quanto il numero di ciclisti è comunque basso) non si fidano e non inforcano le bici!

Per incrementare il numero di donne in bici serve semplicemente realizzare lavori per rafforzare la sicurezza. Secondo Cities, facendo così, si nota un aumento tra il 4 e il 6%.

Bisogna migliorare l'ambiente per spingere le persone ad usare le 2 ruote più ecologiche che esistano.

Io, che sono abituato al traffico torinese, se avessi un figlio non lo farei MAI uscire in bici da solo. Perciò non mi stupisco affatto che così poche persone le usino abitualmente per andare a lavoro, a fare le commissioni e nei vari locali dedicati al tempo libero.

Purtroppo le nostre città sembrano fatte a misura di auto, o per meglio dire, sono invase dalle auto e guai a pedonalizzare anche soltanto una via. Tutti si preoccupano e protestano. Ma da quando le strade devono subire sempre il passaggio dei mezzi a motore? Dov'è scritta questa "regola"?

sabato 2 luglio 2022

Il problema della rotonda di piazza Baldissera

 Da anni tutti i torinesi parlano male della rotonda di piazza Baldissera, perché è molto probabilmente la rotonda più lenta e traffica della città.

Guardandola dall'alto si nota chiaramente il problema secondo me principale: la presenza di tantissime corsie e strade che vi si immettono.

Infatti, ecco 3 corsie in entrata da corso Principe Oddone (le 2 principali + il controviale), 2 da via Cecchi (con anche da qui l'ingresso in rotonda dei buss), 2 da corso Vigevano (che in realtà portano il traffico di ben 3 corsie, perché qualche metro prima dell'ingresso nella rotonda, il controviale si immette nel corso), 1 da via Stradella, 1 da corso Venezia (che porta in dote in realtà il traffico di 2 corsie), poi ancora un'altra corsia da via Stradella lato Ovest (più corsia riservata ai bus), infine altre 2 corsie da corso Mortara.

La situazione potrebbe migliorare realizzando un sottopasso per chi ad esempio va da Sud verso Nord, ovvero da corso P. Oddone a corso Venezia (che è di fronte) e a via Stradella (con leggera curva verso sinistra).

Per chi invece deve andare da Ovest verso Est e viceversa, ecco una breve sopraelevata con 1 corsia per senso, lasciando percorrere la rotonda da chi, proveniente da corso Mortara, deve svoltare in corso Oddone (in questo caso c'è già un'idonea svolta) e in via Cecchi, e da chi proveniente da corso Vigevano deve svoltare in corso Venezia o via Stradella.

Ma oltre a trovare soluzioni pratiche per smaltire il traffico, bisognerebbe anche capire perché così tanti mezzi passano ogni giorno per forza di lì in quantità incredibili.

Bisognerebbe dunque, dal mio punto di vista, bloccare alcune immissioni, invitando gli automobilisti a percorrere altre strade, se esistenti, ma sempre guardando la mappa mi rendo conto che chi proviene da zona piazza Statuto, per andare a prendere il raccordo Torino-Caselle non esistono alternative, se non allungare il tragitto passando da corso Potenza (dove anche lì ora ci sono problemi di ingorghi).

giovedì 30 giugno 2022

Tragici numeri dei morti sulle strade

 Ho appena letto dei numeri preoccupanti relativi ai morti sulle strade a seguito dei cosiddetti "incidenti", che poi in realtà non sono tali, in quanto in molti casi si tratta di vere e proprie azioni criminali, dato che molti automobilisti vanno ai mille all'ora, passano col rosso, svoltano senza freccia, ecc.!

I numeri dell'ultimo w.e. ci dicono che in Italia sono morti 15 automobilisti e poi ben 14 motociclisti, 7 ciclisti e 1 pedone.

Considerando che il numero di automobilisti è enormemente più elevato rispetto a chi usa le 2 ruote, il numero dei morti su quest'ultimo tipo di mezzo, sia a motore che non, è davvero preoccupante, fa venire i brividi dalla paura!

Sempre a proposito di 2 ruote, ho appena letto anche un altro fatto, ovvero che un ciclista, mentre scendeva con la MTB dall'Aquila di Coazze, è stato inseguito da 2 cani maremmani. Il tipo è riuscito a scappare rifugiandosi in un posto impervio, senza poter più andare oltre e scendere. Ha dovuto chiamare i vigili del fuoco che lo hanno acchiappato poco dopo con l'elicottero!!

martedì 21 giugno 2022

Solo cattive notizie ma un po' d'acqua c'è

 Nessuno potrà certo considerarmi originale, dicendo che guardando i TG viene l'angoscia, però non posso non dire in breve la mia sulle news e la siccità.

Le persone che ascoltano con grande attenzione i telegiornali vengono bombardate da tante notizie pessime, cosa per carità in parte giusta perché bisogna essere informate sulle disgrazie del mondo, ma la versione è sempre parziale perché se ad esempio in Ucraina si combatte nel Donbass, è anche vero che per fortuna le altre regioni sono più tranquille, mentre in altre non si è mai sentito uno sparo. Penso che un'informazione completa debba anche sottolineare gli aspetti meno tragici, facendoci tirare un piccolo sospiro di sollievo.

Questo lo vediamo in tanti altri casi e tematiche.

Ora, ad esempio, si parla tanto della siccità che sta colpendo inaspettatamente anche il Piemonte.

Vero che fa molto caldo e che non piove, ma non è così dappertutto.

Ad esempio a Torino ha piovuto il 3, il 5, 6 e 7 giugno (fonte: ilmeteo.it), mentre negli ultimi giorni qualche goccia è caduta nelle Alpi, ad esempio in Val di Susa, così come ora sta ad es. piovendo in Val Gressoney in Valle d'Aosta.

A stare a sentire i tg pare che in tutto il mondo ci sia morte, disperazione, guerra, abusi, povertà, siccità.

Basta, la realtà è fatta di cose belle e cose brutte, di cambiamenti, a volte positivi a volte no.

Invece ci propongono solo un aspetto. Non facciamoci rovinare la vita dalle notizie!

lunedì 20 giugno 2022

Il mio giro a Salbertrand

L'altra settimana sono andato a fare un giro a piedi nel Gran Bosco di Salbertrand!

Erano 5 anni esatti che non vi mettevo più piede, e come sempre l'ho trovato molto affascinante.

Anche questa volta, appena entrato nel bosco, mi è venuto un sorrisone che in città non riesco mai ad avere...!

Ho però optato per un percorso sbagliato, nel senso che ci poteva stare, a patto però di essere allenati, cosa che quest'anno purtroppo non sono.

Infatti sono salito dal posteggio presente all'ingresso del parco, poco dopo Salbertrand, salendo fino all'area pic-nic (poco dopo l'abitato di Monfol), per un dislivello positivo di circa 800 metri, considerando che sono poi salito a quota 1.900 mt slm ca proseguendo nella camminata.

Il mio obiettivo in teoria e con molta fantasia era il laghetto di Alpe Laune, che potete vedere ben ritratto da alcuni utenti di Komoot.

Per arrivarci tranquillo avrei dovuto posteggiare proprio lì, in zona Monfol, per poi salire con un dislivello di circa 400 mt, lungo un percorso di circa 4,7 km

Purtroppo non ci sono arrivato, neanche ci ho provato, per cui non posso dirvi come sia il paesaggio da lassù, eheh
Ma posso dirvi che in questa mia giornata feriale, non c'era nessuno a mangiare e soltanto 13 persone lungo non la strada sterrata carrozzabile verso o da Montagne Seu.

Ho quindi evitato accuratamente di appropinquarmi lungo la salita che inizia al bivio Montagne Seu / Blegier - Assietta, per proseguire verso la 1^ destinazione, anch'essa però non raggiunta, in quanto le gambe, per via della salita di prima, iniziavano a lanciarmi segnali non incoraggianti, e anche per via del caldo (niente di che in confronto a quello micidiale e schifoso della città!).

Purtroppo, oltre alla fatica e al caldo, ho notato una presenza molto fastidiosa di mosche e di formiche. Tra l'altro dal mese di maggio bisogna fare attenzione alle zecche, quindi evitate di camminare in mezzo all'erba alta.

A metà strada tra il bivio e M. Seu sono tornato leggermente indietro per andare a prendere il sentiero numero 2, che feci in salita diversi anni fa (ho appena visto le foto dell'epoca e, pur essendo sempre giugno, in quell'occasione ero munito di pantaloni lunghi e addittura di una felpa...e c'era il sole!). 

Questo sentiero in discesa è micidiale, specie se si ha male alle gambe, per il semplice fatto che in diversi tratti è molto ripido, scivoloso, anche un po' sassoso e con curvette molto strette. In pratica se non si è freschi e se non si hanno le giuste scarpe (ad es. scarpe da trail running, che sono le mie preferite) si rischia seriamente di cascare col culo!

A parte ciò, l'ambiente è FAVOLOSO! Sembra di essere totalmente in un altro mondo.

A "case cuin", che non è nient'altro che un vecchio rudere, ho visto un camoscio sopra i suoi resti. Ci siamo guardati e poi se n'è andato via abbastanza tranquillo scendendo dai blocchi di pietra come se niente fosse. Un vero trialista!

Questa discesa, al pari sicuramente del sentiero n.1, meriterebbe di essere percorsa in MTB, ma purtroppo è vietato usarla (si può solo nelle carrozzabili), anche se il motivo è comprensibile, dato che si tratta di una zona protetta.

Ah, all'andata, invece, oltre a sentire un guro, ho trovato in una curva un docile vitello, mentre poco più in sù c'era una mandria di vacche dietro un filo presumo elettrico.

Bella giornata, sono stato lì tante ore, tornando a casa soltanto di sera.

Attenzione: ho trovato soltanto 2 fontanella, una prima del posteggio e una durante la salita, ma l'acqua non è controllata, quindi vi consiglio di portarvi 2 o 3 borracce a testa.

giovedì 2 giugno 2022

Il flusso del traffico ciclistico vs auto

Grazie a questo video si capisce chiaramente come un mondo senza auto non abbia quasi alcun problema di traffico perché le bici occupano poco spazio e non si creano ingorghi, pur in presenza di centinaia di ciclisti in un incrocio.

Mentre bastano poche auto per rallentare il flusso, per il semplice fatto che un'automobile ingombra tantissimo spazio.


giovedì 26 maggio 2022

Bella stradina francese piena di felci

 Trovato usando a caso Google Street View :)

https://www.google.com.br/maps/@44.9591028,0.9149162,3a,75y,1.45h,93.52t/data=!3m7!1e1!3m5!1sVLDfuKJDCHUGMI89rC-LxA!2e0!6shttps:%2F%2Fstreetviewpixels-pa.googleapis.com%2Fv1%2Fthumbnail%3Fpanoid%3DVLDfuKJDCHUGMI89rC-LxA%26cb_client%3Dmaps_sv.tactile.gps%26w%3D203%26h%3D100%26yaw%3D271.58685%26pitch%3D0%26thumbfov%3D100!7i16384!8i8192

Incidenti stradali causati dai cinghiali vero o falso

 Ogni tanto, come ad esempio oggi, si hanno purtroppo notizie di incidenti anche tragici, ovvero con morti, relativi a scontri tra auto e cinghiali.

Da tempo ci si preoccupa a proposito della loro proliferazioni, ma come mai arrivano sempre più spesso nei centri urbani?

Semplice: c'è tanta pregiata immondizia!

E, a proposito di incidenti, perché si muore?

Semplice: se non si rispettano i limiti di velocità basta poco per ammazzarsi. Se tutti andassero ai 50 all'ora non succederebbe nulla o quasi perché ci sarebbe il tempo di frenare.

E comunque le strade e soprattutto le auto sono venute leggerissssimamente dopo gli animali, quindi non sono gli animali ad "invadere" le strade e le città, ma il contrario.

Parigi ciclabile

Le strade di Parigi non saranno più comandate dalle automobili!


sabato 21 maggio 2022

giovedì 12 maggio 2022

Il Giro d'Italia nella collina di Torino

Il 21 maggio 2022 il Giro arriva a Torino e finalmente passa per la collina facendo le strade da me e da noi più amate:

Al Parco della Rimembranza inizierà il circuito finale che toccherà le seguenti vie: strada della Maddalena, strada San Vito-Revigliasco, quadrivio Raby, strada Valsalice, piazzale Adua, strada del Nobile, strada San Vincenzo, strada Santa Margherita, corso G. Lanza, via Crimea (protendimento di viale Thovez), piazza Crimea, corso Fiume, corso Moncalieri, piazza Gran Madre di Dio, corso Casale, piazza Borromini, corso Casale, piazzale Marco Aurelio, corso Casale, piazza Gustavo Modena, strada Comunale di Superga, via Superga (Baldissero), strada dei Colli (“la panoramica”), via Torino-Rotonda panoramica (Pino T.se), via Eremo (Pino T.se), strada Eremo (Pecetto), via Allason (Pecetto), strada della Vetta (Pecetto), colle dell’Eremo (Pecetto), strada del Colle (Pecetto), Colle della Maddalena (Pecetto-GPM), strada della Maddalena (Torino) strada San Vito – (per due volte) poi si prosegue su strada della Maddalena (Torino) strada San Vito – Revigliasco, quadrivio Raby, strada Valsalice, piazzale Adua, strada del Nobile, strada San Vincenzo, strada Santa Margherita, corso G. Lanza, via Crimea (protendimento di viale Thovez), piazza Crimea, corso Fiume, corso Moncalieri, piazza Gran Madre di Dio.

mercoledì 11 maggio 2022

A Torino troppi spazi per le auto e pochi per bici e pedoni

Ho appena letto un recente trafiletto comparso su La Stampa qualche giorno, in cui il Kyoto Club, attraverso il suo rapporto, il 5°, denominato MobilitAria, accusa Torino di fare ben poco per combattere lo smog e altro.

Vediamo alcuni dati:

nel 2021 ci sono stati ben 75 giorni in cui il livello di Pm10 ha sforato il massimo ammesso dalla Legge, che fissa un limite di 35, il che fa di Torino a quanto pare la peggiore città italiana (al 2° posto Milano con 61 gg);

assieme a Napoli e Roma, è la peggiore città italiana per quanto concerne lo spazio dedicato a pedoni e ciclisti, infatti il 70% degli spazi è destinato alle autovetture (siamo al 5° posto in Europa, e le città più virtuose concedono il doppio degli spazi ai mezzi non a motore e ai pedoni);

nel periodo 2017-2019 Torino è stata una delle città in cui gli abitanti hanno passato più tempo in auto rispetto agli altri italiani, si parla di 59 minuti al giorno (in diminuzione rispetto ai 65 degli anni precedenti);

di positivo ecco l'aumento delle piste ciclabili: +17km nel 2021, e aumento dei mezzi a motore in sharing, mentre il numero di bici in sharing fa di Torino la 3^ città in Italia!

Ma ecco una notizia online relativa a questo argomento:

https://www.rainews.it/articoli/2022/05/inquinamento-corte-di-giustizia-ue-condanna-litalia-violati-i-limiti-di-qualit-dellaria-e01b6ff0-0a7f-432a-ad06-ddfef817d221.html

La Corte di Giustizia europea condanna l'Italia per aver fatto, in pratica, poco o nulla per contrastare l'inquinamento. Italia inadempiente, dunque, e non possono esistere giustificazioni, come ad esempio queste:
"
le difficoltà strutturali legate ai fattori socio-economici, gli investimenti di grande portata da mettere in opera, la tendenza al ribasso dei valori di diossido di azoto, i tempi di attuazione necessariamente lunghi dei piani adottati, le tradizioni locali, la presenza di cofattori causali esterni quali la configurazione orografica di certe zone e la circolazione dei veicoli diesel."

giovedì 31 marzo 2022

Rotterdam: la trasformazione di una strada bike friendly

Ci troviamo a Coolsingel/Hofplein, a Rotterdam.

In questo corso, fino a qualche anno fa, transitavano solo mezzi a motore e mezzi pubblici (tram).

Dal 2021, invece, dopo ottimi lavori, ecco l'eliminazione di una corsia in favore di una pista ciclabile, in parte doppia (infatti nell'immagine nuova notiamo a destra arrivare una bici).



Se vogliamo evitare ingorghi di auto, rumore e inquinamento, dobbiamo PER FORZA migliorare la ciclabilità delle città. E dato che i ciclisti sono esseri umani, i commercianti non devono avere paura, perché anche i ciclisti fanno la spesa :)

giovedì 17 marzo 2022

Ciclisti ucraini salvi in Italia

Ecco la storia di alcuni ciclisti ucraini professionisti che sono dovuti rimanere in Italia a seguito dell'invasione russa nel loro Paese. Nella tragedia, sono stati fortunati ad essersi trovati qui da noi e di esservi rimasti.

Al momento sono ospitati a L'Aquila.

https://video.repubblica.it/dossier/crisi_in_ucraina_la_russia_il_donbass_i_video/dalla-turchia-a-l-aquila-il-viaggio-della-nazionale-ucraina-di-ciclismo-pensiamo-ai-nostri-cari/410694/411400?ref=RHTP-BS-I278612739-P15-S5-T1

giovedì 10 marzo 2022

A Torino tanti nuovi alberi

Che bello, verrebbe da dire e da esultare, vedendo tutte le nuove pianticelle (diventeranno alberi? Mah, speriamo) che sono state da poco piantate in diversi parchi della città di Torino.

Ne ho viste sia al Parco Gustavo Colonnetti (Sud), sia al Parco Colletta (Nord).

Bello perché gli alberi ci servono per assorbire CO2 e per donarci ossigeno.

In realtà, per migliorare la nostra attuale e deprimente situazione ecologia, ne servirebbero molti di più rispetti agli ipotetici 6,6 milioni di alberi che l'Italia dovrà piantare nel giro di qualche anno.

Per cui dal punto di vista ambientale queste nuove piantumazioni servono davvero a poco.

Anziché concentrarsi su nuovi alberi, sarebbe molto meglio rinverdire spazi abbandonati, anziché costruire supermercati sopra prati/giardini esistenti (progetto Esselunga vicino al Tribunale) o ahimé non più esistenti (supermercato di non so chi in corso Brunelleschi angolo via Bardonecchia), perché più erba c'è, meno si sente d'estate la botta di caldo. Ma non solo. Infatti, quando piove molto, ad esempio in primavera (speriamo!) e in autunno, ecco che i prati servono per immagazzinare l'acqua, per far sì che il suolo non sia impermeabile.

Meglio avere più prati diffusi che nuovi alberelli sui prati già esistenti.

Eliminare, far scomparire forse per sempre dei prati e poi piantare alberelli non ha alcun senso, sa soltanto di mossa ipocrita.

martedì 22 febbraio 2022

La vergogna di Piazza Bengasi

Nella periferita SUD di Torino, precisamente in piazza Bengasi, ai confini dunque con la periferia di Moncalieri, sorge la nuova metropolitana.

Fin qui tutto bene. Grazie a questo mezzo di trasporto possiamo ipotizzare una riduzione del traffico a motore da e verso il centro città.

Il problema riguarda invece l'estetica e l'ambiente:

in una città (e in un mondo) che presenta sempre più siccità e caldo, perché questa grande piazza non ha più neanche un albero?

Ma siamo impazziti?

Cosa notiamo, infatti? Soltanto uno sterminato parcheggio e un parallelepipedo con la M gigante della Metropolitana.


Che schifo!

Prima non era certo una piazza verde, infatti non c'era l'ombra di un praticello, ma almeno, in un lato, l'ombra di qualche albero rigoglioso c'era eccome:

 


Vergogna PD e vergogna M5S!

lunedì 31 gennaio 2022

BUS gratis contro il traffico

In Lussemburgo, Estonia e in Italia a Genova, si sta sperimentando il trasporto pubblico totalmente gratuito! 

A dir la verità a Genova soltanto in certi orari.

Ne parla La Repubblica qui:

https://www.repubblica.it/green-and-blue/2022/01/20/news/trasporto_pubblico_gratuito-333685151/

I risultati sono buoni ma non ottimi, il perché è presto detto:

se è vero che tutti quanti sognamo delle città a misura d'uomo e non di auto, è altrettanto vero che chi è abituato ad usare l'automobile, standosene comodamente seduto senza nessun estrano di fianco (e davanti, dietro e dall'altro fianco!) ascoltando ad alto volume la musica che vuole (senza dover sentire la musicaccia altrui!), dicevo chi usa sempre l'auto è consapevole della sua spesa maggiore:

carburante, usura gomme, usura freni, usura di qualsiasi altra cosa, rischio incidenti, rischio di ritrovarsi con delle righe, stress dovuto alle code e imprecazioni varie negli incroci più ricerca del posteggio che in certe zone ed orari è un'impresa epica degna da deo greco!

Insomma, chi la usa nonostante le 1.000 problematiche ad essa connessa, non penso proprio che di punto in bianco opterà per i mezzi pubblici che ora, pur non essendo gratuiti, costano MOLTO MENO di un'auto.

Non a caso il numero di persone che sta prendendo i mezzi pubblici gratuiti non è elevatissimo.

Se vogliamo eliminare le auto basta eliminare ogni posteggio dai nostri centri storici che non sono assolutamente fatti per i mezzi a 4 ruote, proprio per niente.

E basta restringere le corsie aumentando lo spazio a disposizione di ciclisti e pedoni.

Ne avevo scritto qui:

https://pedalatoro.blogspot.com/2022/01/zone-30-e-riduzione-corsie.html

martedì 18 gennaio 2022

Zone 30 e riduzione corsie

Ecco un ottimo articolo de La Repubblica a proposito delle Zone 30 in Europa e della riduzione delle corsie riservate ai mezzi a motore:

https://www.repubblica.it/venerdi/2022/01/14/news/guidare_con_lentezza_30_all_ora_al_massimo-333319474/

I vantaggi sono diversi:

meno velocità, quindi meno pericoli, meno incidenti, meno morti...

ma anche meno rumore, meno inquinamento,

e più ciclisti o futuri ciclisti spronati ad usare le 2 ruote (o monopattini o qualsiasi altra cosa diversa dalle ingombranti 4 ruote) grazie a piste più larghe e strade più sicure.

Proprio stamattina stavo notando come la riduzione del numero delle corsie possa avere effetti positivi sulla sicurezza: c'erano dei lavori ed era rimasta una sola corsia. Risultato? Le auto andavano piano. Ma è altrettanto vero che se non aumenta il numero di ciclista, aumentano le code e forse anche l'inquinamento.

Le devantanti OLIMPIADI 2006 del PD

Ancora un post contro il PD, ma non è certo colpa mia!

La Stampa di qualche giorno fa (metà gennaio 2022) ci ricorda degli sprechi e delle devastazioni optate dagli organizzatori, su tutti i PIDDINI ipocriti, che pensarono bene di tagliare alberi per fare l'inutile pista da bob e i trampolini per gli sci senza poi studiare un modo per continuare a sfruttarli.

Ora, per l'Olimpiade 2026 20 anni dopo, che pare il titolo di un film trash o quasi, ecco che pure gli organizzatori veneto-lombardi (non piddini ma berluschini, legaioli e altra gentaglia simile) vogliono farsi le loro inutili piste da bob, ecc.

Perché l'importante è investire, cioè usare fior di soldi pubblici per far girare l'economia.

Oltre all'articolo sull'inchiesta in corso, carico anche l'intervista al mitico Piero Gros.