L'altra settimana sono andato a fare un giro a piedi nel Gran Bosco di Salbertrand!
Erano 5 anni esatti che non vi mettevo più piede, e come sempre l'ho trovato molto affascinante.
Anche questa volta, appena entrato nel bosco, mi è venuto un sorrisone che in città non riesco mai ad avere...!
Ho però optato per un percorso sbagliato, nel senso che ci poteva stare, a patto però di essere allenati, cosa che quest'anno purtroppo non sono.
Infatti sono salito dal posteggio presente all'ingresso del parco, poco dopo Salbertrand, salendo fino all'area pic-nic (poco dopo l'abitato di Monfol), per un dislivello positivo di circa 800 metri, considerando che sono poi salito a quota 1.900 mt slm ca proseguendo nella camminata.
Il mio obiettivo in teoria e con molta fantasia era il laghetto di Alpe Laune, che potete vedere ben ritratto da alcuni utenti di Komoot.
Per arrivarci tranquillo avrei dovuto posteggiare proprio lì, in zona Monfol, per poi salire con un dislivello di circa 400 mt, lungo un percorso di circa 4,7 km.
Purtroppo non ci sono arrivato, neanche ci ho provato, per cui non posso dirvi come sia il paesaggio da lassù, eheh
Ma posso dirvi che in questa mia giornata feriale, non c'era nessuno a mangiare e soltanto 13 persone lungo non la strada sterrata carrozzabile verso o da Montagne Seu.
Ho quindi evitato accuratamente di appropinquarmi lungo la salita che inizia al bivio Montagne Seu / Blegier - Assietta, per proseguire verso la 1^ destinazione, anch'essa però non raggiunta, in quanto le gambe, per via della salita di prima, iniziavano a lanciarmi segnali non incoraggianti, e anche per via del caldo (niente di che in confronto a quello micidiale e schifoso della città!).
Purtroppo, oltre alla fatica e al caldo, ho notato una presenza molto fastidiosa di mosche e di formiche. Tra l'altro dal mese di maggio bisogna fare attenzione alle zecche, quindi evitate di camminare in mezzo all'erba alta.
A metà strada tra il bivio e M. Seu sono tornato leggermente indietro per andare a prendere il sentiero numero 2, che feci in salita diversi anni fa (ho appena visto le foto dell'epoca e, pur essendo sempre giugno, in quell'occasione ero munito di pantaloni lunghi e addittura di una felpa...e c'era il sole!).
Questo sentiero in discesa è micidiale, specie se si ha male alle gambe, per il semplice fatto che in diversi tratti è molto ripido, scivoloso, anche un po' sassoso e con curvette molto strette. In pratica se non si è freschi e se non si hanno le giuste scarpe (ad es. scarpe da trail running, che sono le mie preferite) si rischia seriamente di cascare col culo!
A parte ciò, l'ambiente è FAVOLOSO! Sembra di essere totalmente in un altro mondo.
A "case cuin", che non è nient'altro che un vecchio rudere, ho visto un camoscio sopra i suoi resti. Ci siamo guardati e poi se n'è andato via abbastanza tranquillo scendendo dai blocchi di pietra come se niente fosse. Un vero trialista!
Questa discesa, al pari sicuramente del sentiero n.1, meriterebbe di essere percorsa in MTB, ma purtroppo è vietato usarla (si può solo nelle carrozzabili), anche se il motivo è comprensibile, dato che si tratta di una zona protetta.
Ah, all'andata, invece, oltre a sentire un guro, ho trovato in una curva un docile vitello, mentre poco più in sù c'era una mandria di vacche dietro un filo presumo elettrico.
Bella giornata, sono stato lì tante ore, tornando a casa soltanto di sera.
Attenzione: ho trovato soltanto 2 fontanella, una prima del posteggio e una durante la salita, ma l'acqua non è controllata, quindi vi consiglio di portarvi 2 o 3 borracce a testa.
Nessun commento:
Posta un commento