Ho appena letto un recente trafiletto comparso su La Stampa qualche giorno, in cui il Kyoto Club, attraverso il suo rapporto, il 5°, denominato MobilitAria, accusa Torino di fare ben poco per combattere lo smog e altro.
Vediamo alcuni dati:
nel 2021 ci sono stati ben 75 giorni in cui il livello di Pm10 ha sforato il massimo ammesso dalla Legge, che fissa un limite di 35, il che fa di Torino a quanto pare la peggiore città italiana (al 2° posto Milano con 61 gg);
assieme a Napoli e Roma, è la peggiore città italiana per quanto concerne lo spazio dedicato a pedoni e ciclisti, infatti il 70% degli spazi è destinato alle autovetture (siamo al 5° posto in Europa, e le città più virtuose concedono il doppio degli spazi ai mezzi non a motore e ai pedoni);
nel periodo 2017-2019 Torino è stata una delle città in cui gli abitanti hanno passato più tempo in auto rispetto agli altri italiani, si parla di 59 minuti al giorno (in diminuzione rispetto ai 65 degli anni precedenti);
di positivo ecco l'aumento delle piste ciclabili: +17km nel 2021, e aumento dei mezzi a motore in sharing, mentre il numero di bici in sharing fa di Torino la 3^ città in Italia!
Ma ecco una notizia online relativa a questo argomento:
La Corte di Giustizia europea condanna l'Italia per aver fatto, in pratica, poco o nulla per contrastare l'inquinamento. Italia inadempiente, dunque, e non possono esistere giustificazioni, come ad esempio queste:
"le difficoltà strutturali legate ai fattori socio-economici, gli
investimenti di grande portata da mettere in opera, la tendenza al
ribasso dei valori di diossido di azoto, i tempi di attuazione
necessariamente lunghi dei piani adottati, le tradizioni locali, la
presenza di cofattori causali esterni quali la configurazione orografica
di certe zone e la circolazione dei veicoli diesel."
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