1) Strada Santa Lucia
Questa strada ci porta a Cavoretto, da cui sarà possibile raggiungere il colle attraverso strada ai Tetti Gariglio o Strada della Viola.
Strada Santa Lucia la si prende in corso Moncalieri, all'altezza del ponte ciclopedonale di Italia '61, dove c'è un concessionario di moto.
Si sale per pochi metri andando verso Sud per poi girare in modo secco a sinistra verso Nord-Est.
Non è solo la curva che fa cambiare la direzione in modo secco, ma anche la pendenza: ci si trova dinnanzi ad un vero e proprio muro che dura almeno 750 metri fino alla residenza del Gruppo Abele, lì la salita continua, ma mi è sembrata "più umana". La media è all'incirca del 14%, proprio come la salita di Strada ai Tetti Gariglio / Strada della Viola.
Quando si entra in una piazzetta con una chiesa (via alla Parrocchia) si prende la stradina che scende a destra. Qui ci si trova dinnanzi ad un trivio: a destra si scende in Strada del Fioccardo; a sinistra una stradina, via dell'Asilo, sale ripida facendosi tornare alla chiesetta; davanti a noi invece c'è la strada giusta, ed è la prosecuzione di via alla Parrocchia che sale brevemente per poi lasciarsi alla rotonda di Cavoretto, nella quale giungono altre salite come quella di Viale 25 Aprile e Strada Comunale di Cavoretto (ambo si prendono in zona Piazza Zara a Torino).
La strada è poco conosciuta e poco usata dagli automobilisti, se non, ovviamente, quelli che abitano nelle casette lì intorno, a Sud di Cavoretto, ma fino a prima del Gruppo Abele, la sezione è alquanto larga.. ovviamente cercate di non zig-zagare anche se so che per molti può essere durissima questa salita.
Mi preme sottolineare che l'ho affrontata con una mountain bike adattata alla strada (nessun ammortizzatore, sella e soprattutto copertoni da strada), quindi con un rapporto alquanto agile. Con una bici da corsa, a meno che non si sia dei semi professionisti, non si sale se non si ha almeno un 28.
Ovviamente per salire alla Maddalena, si prende la viuzza a destra che prende il nome di Strada Comunale dei Ronchi.
2) Strada del Fioccardo
1,5km da Corso Moncalieri a Cavoretto. Totale: 5,9km al Colle della Maddalena. Dislivello totale: 470mt. Pendenza media (fino a Cavoretto): 8%
Strada del Fioccardo è la strada di Valle Fioccardo, si pedala infatti paralleli ad un verde tratto di collina in cui si trova il bel sentiero n.11
Questa salita è più diretta rispetto alla precedente (Strada Santa Lucia) e per questo meno pendente. Se l'altra è da subito un muro, questa aspetta qualche centinaio di metri prima di impennarsi e, se l'altra verso la fine presenta un breve tratto in discesa e una lieve salita, questa non molla mai. E' per questo motivo che l'altra è più pendente.
Quando la salita inizia a farsi dura, la strada si restringe. Di auto ne passano, ma il traffico è modesto. Bisogna fare attenzione, specie in salita, nelle ultime centinaia di metri (e se si tratta di discesa, nelle prime..) per via di alcune viuzze e stradine e cortili da cui possono spuntare, senza farsi notare da lontano, anche per via di una curva ad "S", auto di varia grandezza e cilindrata.
Una volta che si è sbucati a Cavoretto, si può o svoltare a sinistra per andare alla fontanella presente nella rotonda, o a sinistra per salire alla Maddalena attraverso Strada della Creusa e Strada della Viola.
3) Strada dei Cunioli Alti
3,3km da Corso Moncalieri a Strada Comunale della Creusa. Totale: 7,4km al Colle della Maddalena. Dislivello: 470mt. Pendenza media (fino alla fine di via Giovanni Segantini): 13.5% circa.
Questa strada non si nota passando in corso Moncalieri, per scovarla c'è però un trucco: badare al cartello indicante l'inizio del comune di Torino e lei è lì, titubante, non sa se stare di qua o di là, per un lieve tratto forse pende verso Torino, poi ci ripensa e piega verso Moncalieri, ma a noi interessa com'è fatta. Inizialmente sembra una stradina che debba quasi terminare presto, come fosse cieca. Sembra anonima, è stretta, però è tranquilla (non preoccupatevi delle auto che scendono) e all'ombra.
Ci sono due bivi: al primo si è obbligati a girare a destra e non potete sbagliare perchè la pendenza incredibile la rende ben riconoscibile. Al secondo bivio la scelta è indifferente: io son sempre andato dritto. La pendenza è uguale a quella della strada appena lasciata, ma per fortuna dopo un po' scema e si può respirare. Approfittatene a pieni polmoni che poi, fra l'altro, ci saranno 3 tornanti veramente tosti, qui la pendenza può benissimo sfiorare il 20%, per cui piegate il busto in avanti e dateci dentro!
A questa salita ci sono legato perchè me la fece scoprire un gentile 70enne, di nome Luciano, nel luglio 2010.
4) Strada comunale Val Pattonera
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