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martedì 14 aprile 2015

Odioso SPOT Citroen

Certo, di spot odiosi ce ne sono tanti, non tanto perché istighino al consumismo, questo è ovvio, ma perché il loro scopo più grande è quello di modificare i nostri pensieri inconsci, cioè, dopo aver visto valanghe di spot, la mente di qualsiasi persona sarà incanalata verso un certo "stile di vita", basato principalmente sull'egocentrismo e sulla quantità, trasformando le persone non soltanto in consumatori, ma anche in menefreghisti della condizione economico-sociale altrui.

UN CHIARO ESEMPIO ci arriva dall'ultimo SPOT televisivo della CITROEN che, essendo francese, mi sarei aspettato un po' più di tatto, e invece..

E invece cosa vediamo?


Vediamo una ragazzina ed un giovane adulto seduti ad una fermata del bus (mezzo pubblico) in una città clamorosamente spaziosa, silenziosa e pulita (e già questa cosa puzza di finto perché vogliono farci credere che l'asfalto, il cemento, i muri, ecc., siano cosa belle), ma ad un certo tratto ecco che il ragazzo nota un cartellone pubblicitario posto proprio lì vicino, quasi maliziosamente per fare l'occhiolino ai "poveracci" costretti a prendere (o che vogliono prenderlo di loro spontanea iniziativa?) l'autobus.

Il ragazzo e l'automobile diventano sovrannaturali, infatti lui entra nel cartellone, mentre l'auto prende vita e da foto diventa un oggetto vero e proprio!
Prendendo vita, l'auto entra in strada e il ragazzo è tutto felice di poter andare in giro per la città senza dover fermarsi alla fermata ad aspettare l'autobus. Purtroppo la ragazzina resta lì, di stucco, stupita da questa magia, e sicuramente anche lei da ora in avanti sognerà di possede un'auto per sentirsi matura.
Il ragazzo, però, non solo va via, ma la guarda pure sorridendo come per farle capire che lui è il più furbo di tutti...

In questo SPOT notiamo quindi alcuni MESSAGGI TOTALMENTE SBAGLIATI E DA DENUNCIARE IMMEDIATAMENTE:

sessimo: infatti è il ragazzo a fare la figura del furbo, con la conseguenza che la ragazz-a/ina fa la figura della stupidotta;
egoismo: il furbo, che è ovviamente anche egoista, pensa a sgasare liberamente per la città tutto solo soletto, incurante del già problematico e assassino traffico a motore, ma anche della sopracitata ragazza;
consumismo/inquinamento: l'ho appena scritto, le città sono strapiene di automobili che hanno invaso ormai da decenni ogni spazio che non sia, per fortuna, verde, e gli automobilisti si sentono in diritto anche di posteggiare in doppia e tripla fila, sulle strisce, di passare col rosso o di fermarsi ma sulle strisce, di voltare senza indicazione, ecc., e, purtroppo, a nessuno di questi salta in mente di andare a lavorare in altra maniera, pare essere un ragionamento troppo complicato da fare.. ma se solo la metà di questi automobilisti usasse la bicicletta per entrare o uscire dalla città vivrebbero meglio sia loro, sia gli abitanti delle città e dei paesi limitrofi, stretti tra autostrade, superstrade e statali congestionate e super inquinanti. E invece no, dobbiamo continuare a sorbirci questi spot che ISTIGANO il consumatore medio a continuare ad usare l'auto, perché secondo gli industriali e i pubblicitari è il mezzo ideale per sentirsi FIGHI, FURBI, ARRIVATI, SCALTRI, ecc., quando invece è un mezzo che ci aliena dall'ambiente e che occupa un notevole spazio e genera inquinamento atmosferico, rumore, feriti e morti.

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