Devo essere onesto: non si tratta di Torino, ma del suo hinterland. Ma poco importa, visto che anche in città si trovano piste in-ciclabili di tutti i tipi e per vari motivi.
Veniamo al dunque: di quale pista ciclabile sto parlando?
Ma di quel tratto di pista che fa parte dell'Itinerario CORONA DI DELIZIE che da Collegno porta a Savonera/Venaria Reale.
ECCO LO SCREENSHOT DI GOOGLE STREETVIEW:
La pista ciclabile arriva da sinistra, ovvero da Collegno, poi facendo il giro della rotonda, "sbuca" in questo punto da destra.
All'inizio della sopraelevata che supera la Tangenziale Nord di Torino, compare questo cartello che indica la fine della pista ciclabile e di conseguenza il DIVIETO di percorrere il marciapiede in bici.
Solo a piedi!
Certo, lo spazio è poco, ma perché vietare il passaggio delle bici in un marciapiedi che non viene MAI frequentato da persone a piedi? Siamo in una zona agricola e commerciale (grandi capannoni e magazzini), per cui chi va a comprare ci va in auto (o col bus).
E allora cosa deve fare un ciclista? Prima gli è stato detto di stare nella sua pista per evitare i pericoli della strada, e poco dopo lo si butta in mezzo alla strada!
ASSURDO, RIDICOLO, DA PAZZI!
Solo nel terzo mondo si possono vedere cose simili.
Per fortuna dei ciclisti, la pista ritorna a vivere poco dopo, esattamente in questo punto:
Cambia qualcosa in termini di larghezza? No! L'unica cosa diversa è la presenza, nel tratto precedente, di un guard rail che però non è lato strada ma lato campo agricolo: ENNESIMA STUPIDATA ITALIANA
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