BRAVEEEEEEEEEEEEEEEEEE
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martedì 31 marzo 2015
lunedì 30 marzo 2015
Danni Vento Torino 30 marzo 2015
"Decine di chiamate dei vigili del fuoco a Torino per il forte vento che
da questa mattina sta imperversando in citta’ e nelle vallate. La
maggior parte delle richieste di intervento riguarda la caduta di tegole
e coperture in lamiera, rami spezzati. Una vetrata e’ andata in
frantumi in corso Belgio, ma nessuna persona e’ rimasta ferita. Le
raffiche hanno raggiunto i 67 km orari nella parte ovest della citta'; a
Susa, nella valle dove le raffiche sono state piu’ forti, 96 kmh. In
pianura e’ prevista una tregua del vento da questa sera, ma domani
mattina ci sara’ una nuova ripresa. Le temperature – prevede la Smi
(Societa’ Meteorologica Italiana) si avvicineranno a 30 gradi: nelle
zone di pianura e bassa collina le massime previste per domani vanno
fino a 28."
Fonte: MeteoWeb
Fonte: MeteoWeb
Luca Paolini e i mass media
Vincere una CLASSICA FIAMMINGA non basta in quest'Italia: per finire nei titoli bisogna sempre e solo usare un motore o tirare calci ad un pallone, anche se quella gara e quella partita non sono determinanti per il titolo stagionale.
Foto: Tim De Waele
Luca Paolini, classe 1977, ha vinto la classica GAND - WAVELGEM grazie ad un attacco a 6km dall'arrivo, pedalando su ben 3 bici e soprattutto lottando contro un clima veramente nordico che non ha fatto raggiungere il traguardo a ben 160 corridori su 199!!!
Questa è stata la sua più grande vittoria in carriera!
Eppure al TG1 oggi non ne hanno parlato (ieri sera non lo so), idem su La Stampa, mentre a Studio Sport lo hanno mostrato solo dopo la Ferrari e Valentino Rossi.
domenica 29 marzo 2015
CORSA: DOVE SBAGLI NELL'ALLENAMENTO PER LA 10KM
CORSA: COME ALLENARSI PER 5KM E 10 KM
Questa mattina sono andato a vedere la Mezza Maratona Santander di Torino e la 10km al Parco del Valentino (QUI il percorso) e ho notato che un buon numero di persone partecipanti alla 10K, nonostante avessero pagato per partecipare, avevano smesso di correre già da prima del 5° km!
Allora mi sono chiesto: "Perché pagare e fare una brutta figura?"
Alcuni potranno rispondermi: "Si partecipa per camminare/correre in compagnia attraversando in pace la città senza il traffico". Vero, ma il giorno prima c'era la camminata non competitiva di 3K..
E mi sono anche detto: "5KM è la distanza minima che tutti i partecipanti di una gara dovrebbero poter raggiungere tranquillamente.. dov'è che sbagliano, perché sbagliano?"
ECCO ALCUNI POSSIBILI ERRORI:
1 essere andati in letargo o essere usciti troppo tardi dal letargo: per partecipare ad una gara non basta aver effettuato un tenue allenamento di neanche 1 mese, specie se si è sedentari
2 aver incrementato la durata e/o la velocità negli allenamenti dell'ultima settimana, quando invece bisognerebbe scaricare per arrivare leggeri alla gara e coi muscoli scoppiettanti, anziché affaticati
3 essere andati a dormire tardi la sera prima a causa della tensione o per la voglia di andare a festeggiare l'evento, o l'essersi svegliati troppo eccitati, consumando fin da subito energie a causa dell'ansia e, appunto, dell'eccitazione
4 errata alimentazione, aver quindi mangiato o poco e troppe ore prima, o troppo e pochi minuti prima: quando facciamo sforzi fisici, dobbiamo assumere, all'incirca con queste percentuali, i carboidrati (40 o 50%), le proteine (30 o 20%) ed i grassi (30 o 20%), e se la vostra gara/allenamento è al mattino, potete utilizzare queste barrette della Enervit, oppure vi preparate una super colazione 3 ore prima la partenza (thé - Albanesi dice che può essere causa di dolori al fegato, Rondelli invece non lo menziona -, biscotti integrali ai cereali, mela o confettura che ha il 45% di frutta mentre la marmellata solo 35, banana, yogurt bianco intero)
5 non aver quindi digerito in tempo o non aver assimilato
6 non aver effettuato lo stretching e il riscaldamento, che non consiste soltanto in 1 corsetta ad andatura lenta, ma che può essere svolto utilizzando le punte dei piedi, effettuando dei balzi, dei piegamenti, ecc.
sabato 28 marzo 2015
L'abbigliamento del RUNNER
ABBIGLIAMENTO RUNNER
Come si deve vestire un RUNNER PROVETTO?
Un corridore che vuole fare sul serio deve badare a tutto, deve vestirsi in maniera adeguata dalla testa ai piedi.
Questo sia per poter correre leggero, sia per avere poco ingombro, sia per correre in sicurezza, infatti un abbigliamento adeguato ci consente di evitare, ad esempio, le fastidiosissime vesciche ai piedi, oppure l'ingresso negli occhi di insetti o rametti, e ci eviterà anche le insolazioni.
Ecco un breve elenco di tutto l'EQUIPAGGIAMENTO da RUNNING necessario:
Come si deve vestire un RUNNER PROVETTO?
Un corridore che vuole fare sul serio deve badare a tutto, deve vestirsi in maniera adeguata dalla testa ai piedi.
Questo sia per poter correre leggero, sia per avere poco ingombro, sia per correre in sicurezza, infatti un abbigliamento adeguato ci consente di evitare, ad esempio, le fastidiosissime vesciche ai piedi, oppure l'ingresso negli occhi di insetti o rametti, e ci eviterà anche le insolazioni.
Ecco un breve elenco di tutto l'EQUIPAGGIAMENTO da RUNNING necessario:
venerdì 27 marzo 2015
Vedo automobilisti immobilisti inscatolati scemi
Tralasciando gli incidenti più e meno gravi,
io vedo automobilisti che:
posteggiano in doppia fila davanti al negozio dove si devono recare, molto spesso si tratta di un bar con tanto di schedine da giocare e soprattutto con nuove slot machines, e noto che molte vie, anche se intasate, sembrano dire loro: "venite venite siori, c'è spazio per tutti" (la gente non cammina mai, cammina solo per andare dal palazzo all'auto, dall'auto al negozio/ufficio/scuola/palestra/ristorante/discoteca, ecc.);
posteggiano nel bel mezzo di una curva, nell'angolo, cosa che è pericolosa soprattutto per i pedoni che per capire se arriva qualche auto o moto devono allungarsi in mezzo alla strada rischiando, anche perché molti fanno le curve in stile rally o F1...;
attenzione alla prossima foto, tenetevi forte..
io vedo automobilisti che:
posteggiano in doppia fila davanti al negozio dove si devono recare, molto spesso si tratta di un bar con tanto di schedine da giocare e soprattutto con nuove slot machines, e noto che molte vie, anche se intasate, sembrano dire loro: "venite venite siori, c'è spazio per tutti" (la gente non cammina mai, cammina solo per andare dal palazzo all'auto, dall'auto al negozio/ufficio/scuola/palestra/ristorante/discoteca, ecc.);
posteggiano nel bel mezzo di una curva, nell'angolo, cosa che è pericolosa soprattutto per i pedoni che per capire se arriva qualche auto o moto devono allungarsi in mezzo alla strada rischiando, anche perché molti fanno le curve in stile rally o F1...;
attenzione alla prossima foto, tenetevi forte..
NUOVO BLOG
CIAO AMICI DELLA BICI E DELLA CORSA,
seguite il mio NUOVO BLOG dove potrete trovare tante ottime occasioni per il vostro SHOPPING sportivo, tecnologico e molto altro ancora!!
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lunedì 23 marzo 2015
CORSA: il cibo, la salute, le scarpe, le tabelle (servono o no?)
IL GRANDE BUSINESS DELLA CORSA (ma anche di tutto lo sport in generale)
Premessa: chi vuole migliorarsi e ottenere risultati soddisfacenti nella corsa a piedi e in bici e in ogni altro sport o settore, deve per forza cercare il meglio dal punto di vista della tecnica, dell'attrezzatura, dell'alimentazione, ecc.
Però..
Però la gioia, il senso di libertà e quant altro che provavo quando iniziai a correre, con scarpe semi-serie e con pantaloni di una vecchia tuta per l'inverno, beh, nessun capo tecnico e costoso me lo può dare.
La corsa è un gesto semplice e anche se è innegabile che bisogna correre bene per poter correre a lungo e superare i propri record, è allo stesso tempo innegabile che non bisogna divenire schiavi delle tabelle e appunto dell'abbigliamento, perché ciò che conta, ciò che è fondamentale è la propria VOGLIA di correre, la propria determinazione, che son sentimenti che sicuramente nascono anche dalla voglia di fare qualcosa di semplice in questo mondo complicato, ma allo stesso tempo qualcosa di rivoluzionario, proprio perché la semplicità della corsa va contro corrente, va contro la velocità delle macchine, va contro, specie la corsa in natura, i percorsi prestabiliti, la corsa ci consente di andare praticamente dove vogliamo senza sentire l'esigenza di una nuova strada. Siamo abituati ormai, purtroppo, a dover sempre usare l'auto e usandolo dobbiamo usare sempre le solite strade, ma sia le auto che le strade sono luoghi innaturali che respingono l'uomo (oltre che ovviamente gli animali), per cui non posso che dirvi una cosa: infilate le prime scarpette che avete e andate a correre in campagna, in collina ed in montagna sull'erba e sulle rocce!!!
Detto ciò, veniamo ai business:
BUSINESS DELLE SCARPE
Il mondo è PIENO di scarpe da running e da trail running, da pista, da asfalto, da campagna, da sterrati duri, da sterrati fangosi, da pioggia, da rocce, ecc.
Ci sono tantissime marche, tantissimi modelli e anche sottomodelli, ovvero prendendo un modello, noterete che c'è la versione X e quella Y ma anche la versione Z.
Insomma, scegliere un paio è praticamente impossibile se non dopo un mese di studio approfondito, ma anche se riuscirete a trovare il vostro paio di scarpe preferito, subito dopo dovrete comprare altre paia perché ormai credete che le varie tecnologie implementate nelle scarpe sportive siano fondamentali per la vostra corsa, così dovrete comprare le scarpe per correre sotto la pioggia, quelle per correre su sentieri tecnici, quelle che vanno bene per la salita e quelle per la discesa, quelle per il fango, ecc.
Il mio consiglio è semplicemente quello di averne un paio per la strada ed un paio per i sentieri, provate a fare discese fangose con scarpe che non c'azzeccano nulla.. è vero che rischierete, ma potrete migliorare la vostra tecnica, il vostro equilibrio, ecc.! Se vi basate invece sulla scarpa, ovvero sulla tecnologia, migliorerete di pochissimo o comunque darete maggiormente i meriti alla scarpa anziché a voi stessi!
BUSINESS DELL'ABBIGLIAMENTO
L'abbigliamento non termina di certo con le scarpe, infatti dovete comprare anche: calzini corti e calzini lunghi, magliette smanicate, a maniche corte, a maniche lunghe, mantelline, pantaloncini corti, pantaloncini medi, pantaloncini attillati, cappellini, visiere, occhiali da sole, bandane, mutande e canottiere tecniche, aderenti, ecc.
Inoltre ci sono anche orologi con tanto di GPS e cardiofrequenzimetro integrati!
E giù di altri soldoni per farvi sentire dei finti, ops, veri atleti professionisti!
BUSINESS DELL'ALIMENTAZIONE
Questo business mi piace molto, da qualche tempo ci tengo davvero molto all'alimentazione: preferisco mangiare poco e bene, che tanto (o poco..) e male!
Al mattino, ad esempio, non bevo semplicemente il thé e alcuni biscotti (pieni di grassi saturi, eppure pubblicizzati alla grande per la felicità dei bambini, sigh), ma unisco questi due alimenti con la confettura, lo yogurt e un frutto.
Però il business è business e non conosce confini, infatti il cibo bio è sempre più presente ma a volte è più caro, inoltre non potete certo andare in giro con una mela o una banana infilata nei pantaloncini, allora dovrete comprare delle barrette energetiche.
Diciamo che questo business è veramente poco criticabile, specie se si fanno tanti km, perché se uno si accontenta di fare un giretto di max 5km non gli serve alimentarsi bene (sì, serve, ma non certo per migliorare la propria prestazione amatoriale), io ad es. ho sempre corso a piedi o in bici da ragazzino mangiando robacce industriali, badando invece in maniera più netta alla quantità di km e salite percorsi.
BUSINESS DELLA SALUTE
Questo è ancora più importante e quasi non criticabile, infatti attraverso certi esami potrete sapere se il vostro cuore ha o meno dei problemi. Ma voi preferite stare fermi per rimanere in vita, o rischiare la vita correndo? Sinceramente se sapessi di rischiare la vita correndo, non so se riuscirei a rispettare il divieto della corsa! E non sono un tipo che corre ogni giorno, corro quando ne ho voglia, proprio perché reputo la corsa una cosa naturale, che ti prende all'improvviso, magari ogni giorno, magari 10 volte al giorno, o magari soltanto 1 volta a settimana, fatto stà che è lì, non la puoi levare dalla tua vita!!
BUSINESS DELLE TABELLE
Le riviste sono piene zeppe, ma anche tanti siti web, di tabelle per farci correre dai 10 ai 21 ai 42km, illudendoci. Secondo me sono comunque utili, però non pensiate di farcela se non avete mai corso e se non siete determinati e se non provate gioia e soddisfazione quando correte. Insomma, se volete correre una Maratona per il semplice gusto di dirlo in giro e vantarvi, beh, secondo me non ce la farete mai.
A me tra l'altro non interessa molto per via dei tanti km da percorrere su infiniti rettilinei su asfalto, mi piacerebbe invece capire bene come si comportano i maratoneti o ultramaratoneti di montagna, sapere cioè se per loro correre in salita è fondamentale, quando quanto e come si allenano, ecc.
Molti amatori, durante le maratone, da un certo km in poi praticamente camminano o peggio, per cui sinceramente non trovo alcuna bellezza in questa competizione. Ok, seguite le tabelle, però non è che appena sfogliate la rivista allora diventerete dei maratoneti, state attenti a non farvi influenzare dalle fotazze dei vincitori, pensate soprattutto alla fatica della gente come voi!!!
Premessa: chi vuole migliorarsi e ottenere risultati soddisfacenti nella corsa a piedi e in bici e in ogni altro sport o settore, deve per forza cercare il meglio dal punto di vista della tecnica, dell'attrezzatura, dell'alimentazione, ecc.
Però..
Però la gioia, il senso di libertà e quant altro che provavo quando iniziai a correre, con scarpe semi-serie e con pantaloni di una vecchia tuta per l'inverno, beh, nessun capo tecnico e costoso me lo può dare.
La corsa è un gesto semplice e anche se è innegabile che bisogna correre bene per poter correre a lungo e superare i propri record, è allo stesso tempo innegabile che non bisogna divenire schiavi delle tabelle e appunto dell'abbigliamento, perché ciò che conta, ciò che è fondamentale è la propria VOGLIA di correre, la propria determinazione, che son sentimenti che sicuramente nascono anche dalla voglia di fare qualcosa di semplice in questo mondo complicato, ma allo stesso tempo qualcosa di rivoluzionario, proprio perché la semplicità della corsa va contro corrente, va contro la velocità delle macchine, va contro, specie la corsa in natura, i percorsi prestabiliti, la corsa ci consente di andare praticamente dove vogliamo senza sentire l'esigenza di una nuova strada. Siamo abituati ormai, purtroppo, a dover sempre usare l'auto e usandolo dobbiamo usare sempre le solite strade, ma sia le auto che le strade sono luoghi innaturali che respingono l'uomo (oltre che ovviamente gli animali), per cui non posso che dirvi una cosa: infilate le prime scarpette che avete e andate a correre in campagna, in collina ed in montagna sull'erba e sulle rocce!!!
Detto ciò, veniamo ai business:
BUSINESS DELLE SCARPE
Il mondo è PIENO di scarpe da running e da trail running, da pista, da asfalto, da campagna, da sterrati duri, da sterrati fangosi, da pioggia, da rocce, ecc.
Ci sono tantissime marche, tantissimi modelli e anche sottomodelli, ovvero prendendo un modello, noterete che c'è la versione X e quella Y ma anche la versione Z.
Insomma, scegliere un paio è praticamente impossibile se non dopo un mese di studio approfondito, ma anche se riuscirete a trovare il vostro paio di scarpe preferito, subito dopo dovrete comprare altre paia perché ormai credete che le varie tecnologie implementate nelle scarpe sportive siano fondamentali per la vostra corsa, così dovrete comprare le scarpe per correre sotto la pioggia, quelle per correre su sentieri tecnici, quelle che vanno bene per la salita e quelle per la discesa, quelle per il fango, ecc.
Il mio consiglio è semplicemente quello di averne un paio per la strada ed un paio per i sentieri, provate a fare discese fangose con scarpe che non c'azzeccano nulla.. è vero che rischierete, ma potrete migliorare la vostra tecnica, il vostro equilibrio, ecc.! Se vi basate invece sulla scarpa, ovvero sulla tecnologia, migliorerete di pochissimo o comunque darete maggiormente i meriti alla scarpa anziché a voi stessi!
BUSINESS DELL'ABBIGLIAMENTO
L'abbigliamento non termina di certo con le scarpe, infatti dovete comprare anche: calzini corti e calzini lunghi, magliette smanicate, a maniche corte, a maniche lunghe, mantelline, pantaloncini corti, pantaloncini medi, pantaloncini attillati, cappellini, visiere, occhiali da sole, bandane, mutande e canottiere tecniche, aderenti, ecc.
Inoltre ci sono anche orologi con tanto di GPS e cardiofrequenzimetro integrati!
E giù di altri soldoni per farvi sentire dei finti, ops, veri atleti professionisti!
BUSINESS DELL'ALIMENTAZIONE
Questo business mi piace molto, da qualche tempo ci tengo davvero molto all'alimentazione: preferisco mangiare poco e bene, che tanto (o poco..) e male!
Al mattino, ad esempio, non bevo semplicemente il thé e alcuni biscotti (pieni di grassi saturi, eppure pubblicizzati alla grande per la felicità dei bambini, sigh), ma unisco questi due alimenti con la confettura, lo yogurt e un frutto.
Però il business è business e non conosce confini, infatti il cibo bio è sempre più presente ma a volte è più caro, inoltre non potete certo andare in giro con una mela o una banana infilata nei pantaloncini, allora dovrete comprare delle barrette energetiche.
Diciamo che questo business è veramente poco criticabile, specie se si fanno tanti km, perché se uno si accontenta di fare un giretto di max 5km non gli serve alimentarsi bene (sì, serve, ma non certo per migliorare la propria prestazione amatoriale), io ad es. ho sempre corso a piedi o in bici da ragazzino mangiando robacce industriali, badando invece in maniera più netta alla quantità di km e salite percorsi.
BUSINESS DELLA SALUTE
Questo è ancora più importante e quasi non criticabile, infatti attraverso certi esami potrete sapere se il vostro cuore ha o meno dei problemi. Ma voi preferite stare fermi per rimanere in vita, o rischiare la vita correndo? Sinceramente se sapessi di rischiare la vita correndo, non so se riuscirei a rispettare il divieto della corsa! E non sono un tipo che corre ogni giorno, corro quando ne ho voglia, proprio perché reputo la corsa una cosa naturale, che ti prende all'improvviso, magari ogni giorno, magari 10 volte al giorno, o magari soltanto 1 volta a settimana, fatto stà che è lì, non la puoi levare dalla tua vita!!
BUSINESS DELLE TABELLE
Le riviste sono piene zeppe, ma anche tanti siti web, di tabelle per farci correre dai 10 ai 21 ai 42km, illudendoci. Secondo me sono comunque utili, però non pensiate di farcela se non avete mai corso e se non siete determinati e se non provate gioia e soddisfazione quando correte. Insomma, se volete correre una Maratona per il semplice gusto di dirlo in giro e vantarvi, beh, secondo me non ce la farete mai.
A me tra l'altro non interessa molto per via dei tanti km da percorrere su infiniti rettilinei su asfalto, mi piacerebbe invece capire bene come si comportano i maratoneti o ultramaratoneti di montagna, sapere cioè se per loro correre in salita è fondamentale, quando quanto e come si allenano, ecc.
Molti amatori, durante le maratone, da un certo km in poi praticamente camminano o peggio, per cui sinceramente non trovo alcuna bellezza in questa competizione. Ok, seguite le tabelle, però non è che appena sfogliate la rivista allora diventerete dei maratoneti, state attenti a non farvi influenzare dalle fotazze dei vincitori, pensate soprattutto alla fatica della gente come voi!!!
giovedì 19 marzo 2015
Asics scarpe rotte
Io ho due paia di scarpe Asics da running, una di queste è molto seria, è la SkySpeed 3, eppure entrambe presentano degli strappi all'interno e queste SkySpeed pure all'esterno tra la punta e l'inizio dell'allacciatura.. uno strappo che neanche le scarpe di un barbone..!!!
Per fortuna (?) non sono il solo sfigato:
https://getsatisfaction.com/myasics/topics/scarpa_strappata
Per fortuna (?) non sono il solo sfigato:
https://getsatisfaction.com/myasics/topics/scarpa_strappata
domenica 15 marzo 2015
Trail Running su "Correre": che delusione
Qualche giorno fa ho acquistato tutto contento la rivista Correre perché parlava del TRAIL RUNNING ma purtroppo NON HO trovato articoli approfonditi su come si debba correre in salita e discesa per sentieri, o su come ci si deve preparare per una bel ultratrail, o interviste ai big e via discorrendo.
In compenso c'è un buon elenco di scarpe da trail di diverse marche, ma non posso reputarmi pienamente soddisfatto dato che mi è risultato difficile capire quali scarpe sono adatte a certi percorsi, sentieri, ecc., e quali no.
Insomma, le descrizioni erano troppo corte e soprattutto vaghe, almeno per i miei gusti.
Una cosa positiva però è l'articolo sull'alimentazione, contro gli zuccheri, molto approfondito e lungo, complimenti.
In compenso c'è un buon elenco di scarpe da trail di diverse marche, ma non posso reputarmi pienamente soddisfatto dato che mi è risultato difficile capire quali scarpe sono adatte a certi percorsi, sentieri, ecc., e quali no.
Insomma, le descrizioni erano troppo corte e soprattutto vaghe, almeno per i miei gusti.
Una cosa positiva però è l'articolo sull'alimentazione, contro gli zuccheri, molto approfondito e lungo, complimenti.
sabato 14 marzo 2015
FAT BIKE Mahikan Race
Dalle front alle full, full da fr leggero, hard, da downhill, ma anche da enduro e poi pure da cross-country, 26 pollici alle 29r, nel mentre ecco le fixed, e ora? Ora le FAT BIKE e ci fanno già un campionato.
Si chiama Mahikan Race e viene svolto nella neve canadese.
Ultimamente in giro ne ho viste davvero tante di FATTIES!, questo perché sulla fangazza sono l'ideale, anche se c'è chi dice che vanno meglio copertoni stretti..boh?!?!?
Io ricordo che un nostro consiglio era quello di non andare in MTB dopo pioggie viulente per non rovinare i sentieri col nostro passaggio, ora invece bisogna passare sopra tutto!
Si chiama Mahikan Race e viene svolto nella neve canadese.
Ultimamente in giro ne ho viste davvero tante di FATTIES!, questo perché sulla fangazza sono l'ideale, anche se c'è chi dice che vanno meglio copertoni stretti..boh?!?!?
Io ricordo che un nostro consiglio era quello di non andare in MTB dopo pioggie viulente per non rovinare i sentieri col nostro passaggio, ora invece bisogna passare sopra tutto!
venerdì 13 marzo 2015
Le scarpe INgiuste ---> GO FIVEFINGERS?
SCARPE CORSA E BICI
Da scarpe super protettive ed ammortizzate, come quelle da basket per le quali impazzivo da ragazzino, piano piano col passare degli anni sono passato a comprare scarpe leggere (A2) con le quali mi trovo benissimo perché il piede non si sente più soffocato, compresso e imprigionato e può muoversi in ogni direzione e angolazione, ma a volte sento comunque le dita troppo strette con ognuna di queste che in realtà vorrebbero azionarsi per darmi maggiore equilibrio e maggiore spinta.
Questo concetto non vale solo per la camminata o la corsa, ma anche per il ciclismo: le scarpette che si usano con la "specialissima" io le ho sempre odiate, rigide sia sotto che sopra e giustamente strette, per cui sia quando utilizzo una MTB old style (per cicloturismo) che una BDC, indosso scarpette leggere, ovviamente con suola piatta.
Questa mattina ho rispolverato scarpe da running amatoriale acquistate nell'agosto del 2012 e inizialmente mi son sembrate ottime: avvolgenti e morbide. Dopo poco però ho notato che la distanza tra la mia pianta del piede e il suolo era abbastanza e che il sottopiede era/è troppo piatto, con la suola che in generale pur essendo morbida non si piegava abbastanza. Ciò comporta un fastidio notevole perché il piede non è soltanto ingabbiato, ma completamente avulso sia dal terreno che dal resto del corpo, praticamente a comandare non ero io e il mio piede, ma la scarpa, con un fastidio effetto di incontrollabilità, di scivolamento, non so se rendo l'idea.. E' come se la scarpa fosse un ulteriore ostacoli agli ostacoli che si possono incontrare in giro.
Nella corsa in natura e per sentieri è uguale: le scarpe sono troppo alte, protettive e rigide. Inoltre bisogna studiare bene che modello acquistare perché certe suole sono ottime per il fango, altre invece per la stagione calda per terreni duri, ma i negozianti in generale mica lo sanno o mica te lo dicono, per cui si rischia davvero di fare l'acquisto sbagliato. Ma a parte l'errore, anche se la scarpa fosse quella giusta in tutto e per tutto, si noterebbe ugualmente questa distanza abissale tra il corpo e la terra, eppure un ragazzo che ha piacere e bisogno di correre sulla terra nuda e cruda, perché mai dovrebbe vivere questa condizione di separazione? Correre scalzi a volte è impossibile o comunque leggermente rischioso per la presenza di sassolini appuntiti, rovi tagliati e lasciati in mezzo alla strada o altre cose fastidiose e più pericolose, per cui che soluzione c'è?
Le FIVE FINGERS della VIBRAM! So che esistono diverse versioni, compresa quella per il trekking che può essere utilizzata per la corsa in natura. Queste scarpe/non scarpe ci consentono di utilizzare le 5 dita (da qui il nome!) in completa libertà. La suola non esiste, o meglio non è quella che siamo abituati a vedere, infatti consiste in uno strato che ricorda un po' un battistrada di un copertone da cicloturismo con tasselli ampi e bassi, ma che soprattutto segue la forma del nostro piede e funge solo da leggera protezione. Per cui la differenza è che siamo noi a decidere come e quanto piegare il piede, le nostre caviglie lavoreranno meglio senza quel pezzettone di gomma tra noi e il sasso che rischia di farci prendere dei brutti colpi.
Bisogna assolutamente provarle per entrare come in una nuova dimensione!!!
Da scarpe super protettive ed ammortizzate, come quelle da basket per le quali impazzivo da ragazzino, piano piano col passare degli anni sono passato a comprare scarpe leggere (A2) con le quali mi trovo benissimo perché il piede non si sente più soffocato, compresso e imprigionato e può muoversi in ogni direzione e angolazione, ma a volte sento comunque le dita troppo strette con ognuna di queste che in realtà vorrebbero azionarsi per darmi maggiore equilibrio e maggiore spinta.
Questo concetto non vale solo per la camminata o la corsa, ma anche per il ciclismo: le scarpette che si usano con la "specialissima" io le ho sempre odiate, rigide sia sotto che sopra e giustamente strette, per cui sia quando utilizzo una MTB old style (per cicloturismo) che una BDC, indosso scarpette leggere, ovviamente con suola piatta.
Questa mattina ho rispolverato scarpe da running amatoriale acquistate nell'agosto del 2012 e inizialmente mi son sembrate ottime: avvolgenti e morbide. Dopo poco però ho notato che la distanza tra la mia pianta del piede e il suolo era abbastanza e che il sottopiede era/è troppo piatto, con la suola che in generale pur essendo morbida non si piegava abbastanza. Ciò comporta un fastidio notevole perché il piede non è soltanto ingabbiato, ma completamente avulso sia dal terreno che dal resto del corpo, praticamente a comandare non ero io e il mio piede, ma la scarpa, con un fastidio effetto di incontrollabilità, di scivolamento, non so se rendo l'idea.. E' come se la scarpa fosse un ulteriore ostacoli agli ostacoli che si possono incontrare in giro.
Nella corsa in natura e per sentieri è uguale: le scarpe sono troppo alte, protettive e rigide. Inoltre bisogna studiare bene che modello acquistare perché certe suole sono ottime per il fango, altre invece per la stagione calda per terreni duri, ma i negozianti in generale mica lo sanno o mica te lo dicono, per cui si rischia davvero di fare l'acquisto sbagliato. Ma a parte l'errore, anche se la scarpa fosse quella giusta in tutto e per tutto, si noterebbe ugualmente questa distanza abissale tra il corpo e la terra, eppure un ragazzo che ha piacere e bisogno di correre sulla terra nuda e cruda, perché mai dovrebbe vivere questa condizione di separazione? Correre scalzi a volte è impossibile o comunque leggermente rischioso per la presenza di sassolini appuntiti, rovi tagliati e lasciati in mezzo alla strada o altre cose fastidiose e più pericolose, per cui che soluzione c'è?
Le FIVE FINGERS della VIBRAM! So che esistono diverse versioni, compresa quella per il trekking che può essere utilizzata per la corsa in natura. Queste scarpe/non scarpe ci consentono di utilizzare le 5 dita (da qui il nome!) in completa libertà. La suola non esiste, o meglio non è quella che siamo abituati a vedere, infatti consiste in uno strato che ricorda un po' un battistrada di un copertone da cicloturismo con tasselli ampi e bassi, ma che soprattutto segue la forma del nostro piede e funge solo da leggera protezione. Per cui la differenza è che siamo noi a decidere come e quanto piegare il piede, le nostre caviglie lavoreranno meglio senza quel pezzettone di gomma tra noi e il sasso che rischia di farci prendere dei brutti colpi.
Bisogna assolutamente provarle per entrare come in una nuova dimensione!!!
martedì 10 marzo 2015
MTB e TRAIL Running - GIRO Laghi IVREA!
Stamattina, partendo dalla struttura ricettiva degli amici de l'Albero Maestro, ho fatto un bel giro nelle colline moreniche a Nord di Ivrea:
arrivato a Borgofranco d'Ivrea ho toccato il Lago Nero (possibilità di compiere un giro ad anello, col sentiero di sinistra che diventa per un pezzo asfaltato, ma ne vale comunque la pena per il panorama, mentre il sentiero di destra, da cui son tornato, in discesa mi è piaciuto molto e si concatena bene con il sentiero su cui si prosegue), il castello di Montalto Dora, il lago Pistono e il lago Sirio.
Al Lago Pistono (zona ristorante La Monella) è possibile effettuare un altro anello ma per me oggi era troppo dispersivo, e per fare un giro di Trail Running amatoriale, il kilometraggio odierno va abbastanza bene (siamo sui 15km).
Ho invece proseguito verso Sud per andare al Lago Sirio facendo qua sì l'anello del Monte di Prelle. Se volete fare solo sterrato non vi conviene prendere la strada più diretta per il lago perché c'è un tratto lunghino che se fatto al contrario diventa una faticosa salita sotto il sole.
Purtroppo pare non esistere un sentiero che giri intorno a questo lago, cosa possibile invece nel vicino Lago di Campagna (sito a Nord di Cascinette di Ivrea) che però oggi non ho toccato, ma che vi consiglio.. ci andai anni fa e so che ci son dei bei sentierini intorno, però per raggiungerlo bisogna fare un pezzo di strada passando da Casale Sirio.
VOTO MOUNTAIN BIKE: 6 perché secondo me ha strappi in salita troppo duri, ma quasi 7 se si fa il giro del Lago di Campagna.
VOTO TRAIL RUNNING: 8, tranne d'estate perché in certi punti si schiatta sicuramente secondo me (già oggi.. eheh).
In generale votazione alta per la varietà del terreno, dei sentieri, per la piacevolezza dei laghi e della zona molto tranquilla, e appunto per la quantità di sali e scendi che magari uno non ci pensa ma invece..!
arrivato a Borgofranco d'Ivrea ho toccato il Lago Nero (possibilità di compiere un giro ad anello, col sentiero di sinistra che diventa per un pezzo asfaltato, ma ne vale comunque la pena per il panorama, mentre il sentiero di destra, da cui son tornato, in discesa mi è piaciuto molto e si concatena bene con il sentiero su cui si prosegue), il castello di Montalto Dora, il lago Pistono e il lago Sirio.
Al Lago Pistono (zona ristorante La Monella) è possibile effettuare un altro anello ma per me oggi era troppo dispersivo, e per fare un giro di Trail Running amatoriale, il kilometraggio odierno va abbastanza bene (siamo sui 15km).
Ho invece proseguito verso Sud per andare al Lago Sirio facendo qua sì l'anello del Monte di Prelle. Se volete fare solo sterrato non vi conviene prendere la strada più diretta per il lago perché c'è un tratto lunghino che se fatto al contrario diventa una faticosa salita sotto il sole.
Purtroppo pare non esistere un sentiero che giri intorno a questo lago, cosa possibile invece nel vicino Lago di Campagna (sito a Nord di Cascinette di Ivrea) che però oggi non ho toccato, ma che vi consiglio.. ci andai anni fa e so che ci son dei bei sentierini intorno, però per raggiungerlo bisogna fare un pezzo di strada passando da Casale Sirio.
VOTO MOUNTAIN BIKE: 6 perché secondo me ha strappi in salita troppo duri, ma quasi 7 se si fa il giro del Lago di Campagna.
VOTO TRAIL RUNNING: 8, tranne d'estate perché in certi punti si schiatta sicuramente secondo me (già oggi.. eheh).
In generale votazione alta per la varietà del terreno, dei sentieri, per la piacevolezza dei laghi e della zona molto tranquilla, e appunto per la quantità di sali e scendi che magari uno non ci pensa ma invece..!
domenica 8 marzo 2015
CORRERE e l'alimentazione scorretta
Ho appena finito di leggere un interessantissimo articolo presente nella rivista CORRERE riguardante l'alimentazione, in particolar modo i trucchi attraverso i quali le aziende "alimentari" provano a fregarci riempiendo i loro "alimenti" di zucchero, sali e altre cose inutili e dannose, affinché si creino colori e gusti idonei ad un nostro costante acquisto di quei prodotti studiati soltanto da un punto di vista commerciale, non certo da quello della salute!
Ma, appunto, sono prodotti e non alimenti, anche se vengono venduti come alimenti, sigh!
Alla fine, non si capisce se quando uno va al supermercato, cerca e trova bici o soltanto robe che potremmo definire "optional" se non "gadget".. pensateci bene!
E' incredibile la quantità di cibo, comprese le bevande, che sono letteralmente piene di schifezze.
Ma noi, schiavi del gusto e del colore, non soltanto del cibo in sé ma anche e soprattutto della confezione, del logo, degli spot e del colore del cibo ritratto nella confezione (poi una volta aperto.. per carità!!!, pare cibo morto per gente morta!!!), non facciamo altro che finanziare chi ci fa del male, siamo veramente dei masochisti (i produttori invece dei sadici e pure miliardari alla facciazza nostra!).
Ora non vi sto ad elencare cosa fa bene e cosa no, volevo solo ricordare a tutti quanti, sportivi e sedentari, giovani e vecchi, di guardare sempre le etichette e, prima di acquistare, informarsi su cosa vogliano dire certe sigle e termini con cui non si ha confidenza.
Attenzione non solo a merendine e bevande, ma anche ai biscotti che tutti reputiamo non so perché sicuri, forse perché pubblicizzati per i bambini, target strategico per le aziende poiché sono i bambini ad indirizzare gli adulti (genitori) verso ben determinati acquisti, e questi come possono rifiutarsi di comprare prodotti visti in TV e di cui tutti si "nutrono"? C'è chi addirittura organizza feste di compleanno al merdonalz, tra questi anche dei professori, rendiamocene conto!!!
Per la gente che non si cura dell'alimentazione, ogni cibo è uguale, le etichette riportano solo sigle di cui non ce ne deve fregare nulla perché a noi deve importare soltanto il poter riempire la panza allegramente.
Per fortuna ho trovato dei biscotti bio, leggerissimi con solo 0,78g di zucchero, contro i 21g delle Gocciole o i 25 dei Bucaneve! Ho anche trovato dei succhi di frutta composti soltanto da polpa, mentre so di tanti succhi in cui la frutta è presente in quantità limitata (30% ma si arriva addirittura a 12%)!
Zucchero e sale servono per incrementare il gusto ma più ne mettiamo, più il gusto originario viene perso e alla fine ci nutriamo solo perché sentiamo questi composti chimici.
Ora, a pranzo, ho mangiato patate lesse senza sale e fragole senza zucchero!!!!!
A proposito di CORRERE, inteso come attività fisica, mi chiedo come sia possibile che tanti ciccioni e obesi rischino di compromettere la salute delle loro ossa correndo, se prima non modificano la dieta e non fanno altri esercizi. Una persona in sovrappreso non dovrebbe per prima cosa correre, perché rischia di farsi veramente male, inoltre avrà poca coordinazione ed equilibrio, quindi oltre ai dolori alle articolazioni, rischia anche di cadere e sbattere la testa..
Ma, appunto, sono prodotti e non alimenti, anche se vengono venduti come alimenti, sigh!
Alla fine, non si capisce se quando uno va al supermercato, cerca e trova bici o soltanto robe che potremmo definire "optional" se non "gadget".. pensateci bene!
E' incredibile la quantità di cibo, comprese le bevande, che sono letteralmente piene di schifezze.
Ma noi, schiavi del gusto e del colore, non soltanto del cibo in sé ma anche e soprattutto della confezione, del logo, degli spot e del colore del cibo ritratto nella confezione (poi una volta aperto.. per carità!!!, pare cibo morto per gente morta!!!), non facciamo altro che finanziare chi ci fa del male, siamo veramente dei masochisti (i produttori invece dei sadici e pure miliardari alla facciazza nostra!).
Ora non vi sto ad elencare cosa fa bene e cosa no, volevo solo ricordare a tutti quanti, sportivi e sedentari, giovani e vecchi, di guardare sempre le etichette e, prima di acquistare, informarsi su cosa vogliano dire certe sigle e termini con cui non si ha confidenza.
Attenzione non solo a merendine e bevande, ma anche ai biscotti che tutti reputiamo non so perché sicuri, forse perché pubblicizzati per i bambini, target strategico per le aziende poiché sono i bambini ad indirizzare gli adulti (genitori) verso ben determinati acquisti, e questi come possono rifiutarsi di comprare prodotti visti in TV e di cui tutti si "nutrono"? C'è chi addirittura organizza feste di compleanno al merdonalz, tra questi anche dei professori, rendiamocene conto!!!
Per la gente che non si cura dell'alimentazione, ogni cibo è uguale, le etichette riportano solo sigle di cui non ce ne deve fregare nulla perché a noi deve importare soltanto il poter riempire la panza allegramente.
Per fortuna ho trovato dei biscotti bio, leggerissimi con solo 0,78g di zucchero, contro i 21g delle Gocciole o i 25 dei Bucaneve! Ho anche trovato dei succhi di frutta composti soltanto da polpa, mentre so di tanti succhi in cui la frutta è presente in quantità limitata (30% ma si arriva addirittura a 12%)!
Zucchero e sale servono per incrementare il gusto ma più ne mettiamo, più il gusto originario viene perso e alla fine ci nutriamo solo perché sentiamo questi composti chimici.
Ora, a pranzo, ho mangiato patate lesse senza sale e fragole senza zucchero!!!!!
A proposito di CORRERE, inteso come attività fisica, mi chiedo come sia possibile che tanti ciccioni e obesi rischino di compromettere la salute delle loro ossa correndo, se prima non modificano la dieta e non fanno altri esercizi. Una persona in sovrappreso non dovrebbe per prima cosa correre, perché rischia di farsi veramente male, inoltre avrà poca coordinazione ed equilibrio, quindi oltre ai dolori alle articolazioni, rischia anche di cadere e sbattere la testa..
sabato 7 marzo 2015
Ma non erano le MTB a rovinare i sentieri?
Stamattina ho fatto un giretto nella collina di Rivalta di Torino col mio cane.
D'inverno questa collina non è molto invitante, mi ispira poco, mi piace invece in primavera, poi c'è anche da considerare che l'ultima volta in cui ci ero venuto, cioè ottobre, c'era un bel sole mentre oggi c'era un po' di vento freddo e comunque non mi sentivo molto in forma.
Ora, a parte i diversi alberi caduti e gli ancora più numerosi rami che intralciano il nostro cammino lungo alcuni tratti di sentiero (ho ovviamente rimosso quelli più ingombranti), ci sono anche diverse pozzanghere e tracce molto vistose di trattori dei taglialegna della zona.
Poi c'è chi osa lamentarsi delle mountain bike perché rovinerebbero i sentieri dato che alcuni frenando lasciano dei solchi...
A parte ciò, in questa collina è possibile compiere un giro abbastanza carino che ha come tema la toccata e fuga dei tre truc, ovvero delle tre sommità collinari che la impreziosiscono: Truc Monsagnasco, Truc Castellazzo e Truc Bandiera.
D'inverno questa collina non è molto invitante, mi ispira poco, mi piace invece in primavera, poi c'è anche da considerare che l'ultima volta in cui ci ero venuto, cioè ottobre, c'era un bel sole mentre oggi c'era un po' di vento freddo e comunque non mi sentivo molto in forma.
Ora, a parte i diversi alberi caduti e gli ancora più numerosi rami che intralciano il nostro cammino lungo alcuni tratti di sentiero (ho ovviamente rimosso quelli più ingombranti), ci sono anche diverse pozzanghere e tracce molto vistose di trattori dei taglialegna della zona.
Poi c'è chi osa lamentarsi delle mountain bike perché rovinerebbero i sentieri dato che alcuni frenando lasciano dei solchi...
A parte ciò, in questa collina è possibile compiere un giro abbastanza carino che ha come tema la toccata e fuga dei tre truc, ovvero delle tre sommità collinari che la impreziosiscono: Truc Monsagnasco, Truc Castellazzo e Truc Bandiera.
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