GRAVEL MANIA!
Si vedono tante bici da gravel in giro, ormai Torino è proprio modaiola :)
Però in effetti è la bici ideale per fare tanti bei giretti se non si vuole stare dietro alle prestazioni proprie della BDC e della MTB da XC.
Si possono percorrere strade che magari un tempo venivano snobbate sia dagli stradisti che dai biker.
Torino, per quelli che sono i parametri italiani, è una grande città, ma per fortuna è più piccola di Milano e in poco tempo si è fuori città e si può pedalare in santa pace (o quasi).
Chi abita a Torino Sud come me trova facilmente diversi percorsi gravel.
Il 1° posto che viene in mente è sicuramente il parco di Stupinigi, anche se la composizione delle stradine non mi fa impazzire perché è tutto molto squadrato.
Per arrivarci o si fa parte della mega rotonda, oppure si prende una stradina che vai nei campi nei pressi delle cascine di viale Stupinigi o si passa da Borgaretto.
Al 2° posto metterei il parco delle Vallere di Moncalieri, tra corso Trieste e il Po. Si può fare anche una specie di giro ad anello, così come proseguire verso Nord verso Italia 61 e il Valentino.
Al 3° posto ci si può sbizzarrire nelle stradine e sentieri sia del parco Colonnetti che del Boschetto di Nichelino. Al 1° parco si può accedere da via Vigliani e proseguendo verso Sud si arriva al 2° tramite un ponte ciclopedonale giallo, famosissimo in zona.
Sotto Moncalieri, più che un percorso o una serie di sentieri, c'è una stradina che costeggia il torrente Chisola, ma a Nord termina mentre a Sud porta all'asfalto. Su Komoot viene chiamata Argine destro Torrente Chisola. La si prende da Strada Carignano.
Lì di fianco, a Sud-Est della centrale Iren, c'è un'altra sterrata che verso Sud e segue a distanza il Po. A quanto pare, arrivato fino fondo, si può prendere la sterrata a sinistra per risalire stando in parte di fianco al Po, mentre girando a destra si va a La Loggia.
Ma ora cambiamo zona, sempre pedalando lungo il Po.
In corso Casale troviamo delle belle sterrate, la prima abbastanza stretta che corre proprio di fianco al Po in zona Parco Michelotti, e poi una strada ben più larga verso Ponte Sassi (ma di fianco c'è un piccolo sentierino, ovviamente state attenti alla presenza di altri ciclisti, pedoni e animali, perché non c'è spazio per più di 1 alla volta). Ma il bello viene dopo quando si va verso la riserva naturale del Meisino.
Purtroppo lo sterrato termina appena inizia San Mauro T.se con la frazione di Sant'Anna, ma è pur sempre pista ciclabile e proseguendo verso Nord si può arrivare al parco fluviale del Po, sotto Settimo T.se, dove ci sono tante belle sterratine e dei laghetti.
Ad Ovest, invece, c'è la pista ciclabile che da Beinasco, seguendo il torrente Sangone, ci porta a Sangano, da cui si può accedere alla collina morenica di Rivalta di Torino svoltando a destra al termine della pista (che è tutta asfaltata). Nella collina invece c'è solo sterrato, evviva!
Questa collina è famosa per essere tripla, infatti ci sono 3 truc, Truc Bandiera, Truc Castellazzo e Truc Monsagnasco. Addentrandosi in questi boschi sembra di essere da tutt'altra parte. Essendo una zona collina, bisogna fare attenzione a certi singletrack in discesa se non si è pratici del mondo off-road e se non si ha la bici giusta, ma a parte un pistino da dual/freeride (penso mezzo illegale) non c'è niente di complicato... ah vabbé c'è un mega discesone su pietraia, ma è evitabile e penso che lo possiate notare prima di rotolare ahah
E lì di fianco, a Nord, cos'altro c'è? Ma c'è la mitica collina di Rivoli, che da dietro il famoso castello vi può portare fino al Moncuni/Monte Cuneo, da cui ammirare la catena alpina e i laghi di Avigliana, wow, sembra di essere in montagna là sopra!
Compiere la prima parte del percorso penso sia molto semplice per tutti, intendo dal punto di vista della direzione, in quanto basta andare praticamente sempre dritti, ma soprattutto verso Ovest. Mentre la 2^ può essere più complicata, perché ci sono tanti sentieri e strade in salita e poi anche in discesa bisogna prendere il sentiero più sicuro in base al proprio livello e soprattutto alla bici. Io lì ci andavo con una MTB full, quindi con la gravel o xc dovrei rivedere un attimo che sentieri prendere, comunque merita!
Per scendere verso i laghi vedo che ci sarebbe un sentiero che va verzo frazione o borgata Olivero e Sada, ma non l'ho mai percorso, quindi non so dirvi nulla, se non che pare essere molto ripido!
Ci sono anche degli sterrati in pianura intorno ai laghi, infatti c'è il sentiero che costeggia il lato Sud e Ovest del lago piccolo di Avigliana (mentre ad Est c'è la pista ciclabile, che un tempo consisteva in una sterratina). Proseguendo al lago grande, purtroppo dovrete fare un bel pezzo di asfalto, ma poi potrete addentrarvi nella palude dei Mareschi e magari prendere il sentiero del Monte Capretto per fare un piccolo anello di quel territorio.
Per quanto concerne la collina di Avigliana con i resti del castello, non so dirti quanto siano praticabili dalle bici, ci sono stato a piedi e ricordo un pezzo ripido, ma anche il fatto che fosse evitabile prendendo un altro sentiero... uhm sì forse si può fare, beh cercate online o recatevi sul posto e lo scoprirete direttamente :)
A Nord-Ovest di Torino ecco la tagliafuoco del Musiné, per andare da Caselette ad Almese.
Invece un bel parco adatto a tutti è la Mandria di Venaria, molto esteso, che forse viene considerato da molti tutto piatto, invece presenta alcune salite. Peccato che nella parte a Nord-Ovest del parco ci siano ben 2 campi da gol, che c'azzeccano ben poco con la naturalità del parco.
Ad Alpignano, vicino a via Rivera, c'è lo stretto ponte ciclopedonale che porta al sentiero che costeggia il fiume Dora Riparia, che porta al villaggio Dora di Collegno. Qui si può poi fare un bel giretto nel parco della Carlo Alberto Dalla Chiesa, così come prendere le sterrate che tornano accanto alla Dora R., tipo strada comunale della Varda e via della Piombia.
L'ultimo parco urbano che menziono e con cui termino il post, è il Parco della Pellerina in cui c'è anche un singletrack sopra una piccola collinetta, anche in questo caso accanto alla Dora R.
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