Sono veramente deluso da questo Giro d'Italia, certo non per l'esclusione del Gavia per giusti motivi ambientali/climatici, ma per come i corridori di punta stanno interpretando questa importante manifestazione.
Oggi, penultimo giorno di tappa alpina, i 4 più forti sono stati assieme (Carapaz, Nibali, Roglic e Landa, che però corre assieme all'equadoregno, ed è staccato di 3 minuti nella classifica generale), con la scusa che domani ci sarà un classico tappone e poi anche la cronometro finale, in cui qualcuno potrà offrire prestazioni negative per via di questi ultimi gravosi impegni.
Un'altra scusa è stata quella relativa alla difficoltà: i corridori erano fissi sui 30 all'ora in salita, ed era impossibile provare a staccare gli avversari guadagnando tanti minuti perché la pendenza non era eccessiva, e perché poi lo sforzo lo si sarebbe pagato nella tappa successiva.
Ma forse il problema non è tanto dei corridori, quanto dei commentatori RAI che, ad ogni salita, non fanno altro che presagire grandi imprese, illudendoci di vedere scatti e distacchi nelle salite seguenti.
Contentissimo, invece, per la vittoria ottenuta oggi dal simpatico colombiano Chaves, che non vinceva in Italia dal 2016, a causa di problemi di salute. E' stato subito festeggiato come un bimbo dai genitori, quindi bellissima scena molto toccante!
Contento anche per le vittorie di Benedetti (Cuneo - Pinerolo), Cataldo (Ivrea - Como) e Ciccone (Lovere - Ponte di Legno).
Domani ci sarà l'ultima tappa in salita, prima della conclusione di domenica.
Le salite saranno 5, le prime 2 paiono essere le più toste, molto lunghe e ripide.
Nessun commento:
Posta un commento