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domenica 20 aprile 2014

Cicloturismo sì, ma per gioia

CICLOTURISMO sì, ma per la gioia insita nel pedalare e vedere posti nuovi, non tanto per raggiungere i cosidetti "punti d'interesse" che, nelle brochure, risultano essere delle figurine, delle cartoline messe lì completamente decontestualizzate.

Io non ho mai creato un percorso con il fine ultimo di raggiungere una data costruzione, casomai una determinata altura, vetta, perché se lungo il percorso posso/possiamo incontrare diverse costruzioni/architetture degne di nota, è solo raggiungendo un ben determinato punto naturale che possiamo davvero dire di esserci goduti il viaggio, di aver realizzato un bel giro!

Parlo di questo perché ho appena visto, nel sito di un tour operator operante nel settore del cicloturismo, una pagina dedicata alla Corona di delizie, giro intorno alla città di Torino attraverso il quale toccare/vedere/visitare vari palazzi e castelli sabaudi. Il giro lo conosco, è alquanto carino, ma a me era piaciuto farlo perché mi portava a conoscere strade, sterrati e ambienti in cui non c'ero ancora stato. I palazzi, a parte qualche opera minore, li conoscevo già e comunque non mi addentro a visitarli per bene, sia perché il giro lo feci nell'arco di un pomeriggio, sia perché quando pedalo penso a correre e a guardarmi in giro, cioè praticamente io penso più al viaggio in sé che alla meta!

Se uno offre un giro mostrando queste cartoline non ottiene nessun riscontro, secondo me. 
Il motivo è presto detto: per visitare quei posti non ho bisogno della bici! La bici mi serve per addentrarmi in un territorio e divertirmi lungo certe stradine e sentieri.

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