Secondo un dirigente di un noto team professionistico che sta disputando il Giro d'Italia 2023, le strade del Sud Italia sono quasi come quelle colombiane.
Infatti un suo corridore sarebbe caduto a causa di un cane randagio, uno dei tanti che ha intravisto in una recente tappa in Campania.
Oggi pomeriggio un giornalista di Rai Sport si è subito prodigato in difesa del Sud Italia, della Campania, ecc., dicendo che le strade sono state rifatte, sono ottime, che potevano essere un po' scivolose a causa della salsedine.
Infatti il dirigente sportivo non ha mica criticato lo stato delle strade. Mi pare ovvio che il Giro non passi per strade piene di buche che purtroppo conosciamo benissimo perché ci pedaliamo tutti i giorni dovendo fare tanti pericolosi zig-zag. Voleva invece accusare il fatto che è pieno di cani randagi. E questo purtroppo è un problema da sempre presente al Sud Italia. Inutile che il giornalista dica che sia stata colpa del padrone di cane che lo ha lasciato libero. Ma figurarsi. Sarà stato sicuramente un randagio.
Dalle nostre parti i randagi non esistono, ci possono essere dei cani liberi per strada ma si tratta di pochi cani abbandonati o scappati per un motivo o per l'altro, ma non c'è il randagismo con tutti i pericoli del caso che invece esiste al Sud.
Non capisco questo bisogno di difendere a tutti i costi l'Italia e il Meridione.
Che il Sud sia pieno di problemi non è una novità e nessuno si deve offendere se qualcuno ne menziona di tanto in tanto uno.
Uno dei grossi problemi è la cafonaggine di molte persone, come abbiamo visto durante i festeggiamenti per lo scudetto del Napoli, con tutti quei botti e fuochi d'artificio... ma vi pare normale?
Ma basta con la strenua difesa del Sud Italia e magari anche con la sua esaltazione.
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