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lunedì 8 maggio 2023

Da Torino a Rivoli su Ciclabile

 Come arrivare a Rivoli partendo da Torino, evitando corso Francia e gli svincoli autostradali?

Ecco alcuni percorsi per poter giungere a Rivoli in bici evitando corsi trafficati e svincoli potenzialmente pericolosi.

1) Se partite da Torino ovest o Torino centro c'è una concatenazione di piste ciclabili e strade minori che potete percorrere.

Da corso Telesio, all'altezza di via Carrara, parte verso Ovest una ciclabile sul lato destro proprio di via Carrara, per poi passare sul lato sinistro di via Asinari di Bernezzo (ci sono i posteggi per le auto su ambo i lati, quindi in teoria non dovreste ritrovarci con dei mezzi motorizzati in mezzo alla pista, attenti però alle portiere).

Superata via Cossa, si prosegue ovviamente verso ovest su Strada antica di Collegno che porta in viale Certosa di Collegno, che inizia dal Monumento al Pilota collaudatore, ovvero una rotonda nel cui centro è situato un bell'aeroplano biposto.


In questo viale, la pista è totalmente separata dalla carreggiata per cui si pedala belli sicuri.

Continuando ad andare dritti si arriva al parco dedicato al gen. Alberto Dalla Chiesa, detto anche parco del Manicomio o della Certosa Reale di Collegno.

Usciti dal parco, si prende via Martini XXV Aprile alla rotonda, ma senza prendere la pista che va nel sottopasso, bensì stando sulla dx per poi svoltare a sx in via Giacinto Collegno.

Da qui si arriva in 'Passeggiata Don Modesto Scaccabarozzi', da cui si prende una rampa (dalle curve strette) che porta su un ponticello per superare la ferrovia.


Giunti in 'Piazza Ragazzabile', una piazzetta molto colorata, si va giù per pochi metri fino a prendere, dopo pochissimi metri, corso Papa Giovanni XXIII svoltando a destra.

Le successive vie di Collegno da prendere sono: via Moncenisio (prosecuzione), via Susa (svoltando a sx), via Chiomonte (idem).

Ora finalmente è arrivato il turno di superare l'autostrada agevolmente:

da via Chiomonte si svolta a dx in via Sestriere, dove però manca la ciclabile.

Superata la A55 c'è un breve tratto di ciclabile. 

All'incrocio con via Bruere, si prosegue dritti prendendo corso J.F. Kennedy per poi prendere via Varese poco dopo sulla sinistra. Da qui si va ancora una volta a sinistra in via Orsiera, per arrivare nei pressi di una scuola da cui parte la ciclabile che, passando per un tratto di campagna, porta alla fine del corso di cui prima, che poi si congiunge con corso Torino.


2) Se partite da Torino Sud, potete percorrere la lunga ciclabile di strada comunale del Portone fino alla mega rotonda che la collega con corso Giuseppe Allamano.

Superata la rotonda si può o scendere in SP75 del Dojrone per poi svoltare a dx in Strada Moncalieri, che poi, proseguendo dritto verso Ovest, cioè verso Rivoli, diventa Strada Nuova Tetti dopo aver superato la frazione Tetti Neirotti

Questa strada porta alla periferia di Rivoli prendendo un sottopassaggio tra la Fonderia Meccanica f.lli Careglio Rivoli SRL e il Rivoli Hotel.

Oppure prendete la ciclabile di corso Allamano, per poi svoltare a sx in via Molinetti, che però è sterrata.

Proseguendo arriverete nello stesso punto dell'altra, ovvero al sottopassaggio.

3) Se invece partite da Beinasco e dintorni, c'è la ciclabile che corre lungo il Sangone e che spunta/prosegue a Rivalta di Torino.

Da qui bisogna andare verso verso Nord, cioè verso Rivoli, attraverso una ciclabile posta a Nord del paesino, che presenta un tratto di sterrato e che è quindi totalmente separata dalla strada.

Questa pista inizia dopo il villaggio Aurora (che in realtà non è un villaggio bensì un quartiere composto solo da villazze) e può essere un po' complicato trovarla. Parte da strada Appennini che è una specie di parallela alla strada principale, ovvero via Luigi Einaudi.

Per arrivare in str. Appennini ovviamente sconsiglio di percorrere via Einaudi, perciò dovrete barcamenarvi tra le varie stradine di Rivalta.

Inutile che mi dilunghi con un elenco e una spiegazione perché non finirei più. Vi consiglio pertanto di guardare la mappa su Komoot.

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