martedì 31 maggio 2022
giovedì 26 maggio 2022
Incidenti stradali causati dai cinghiali vero o falso
Ogni tanto, come ad esempio oggi, si hanno purtroppo notizie di incidenti anche tragici, ovvero con morti, relativi a scontri tra auto e cinghiali.
Da tempo ci si preoccupa a proposito della loro proliferazioni, ma come mai arrivano sempre più spesso nei centri urbani?
Semplice: c'è tanta pregiata immondizia!
E, a proposito di incidenti, perché si muore?
Semplice: se non si rispettano i limiti di velocità basta poco per ammazzarsi. Se tutti andassero ai 50 all'ora non succederebbe nulla o quasi perché ci sarebbe il tempo di frenare.
E comunque le strade e soprattutto le auto sono venute leggerissssimamente dopo gli animali, quindi non sono gli animali ad "invadere" le strade e le città, ma il contrario.
sabato 21 maggio 2022
Il GIRO arriva a Torino: 2 volte Superga
Ecco i video dedicati alla giornata di oggi in cui il Giro d'Italia 2022 arriverà a Torino, passando dal colle della Maddalena e dal Superga:
Video Giro d'Italia 2022, 14ª tappa da Santena a Torino: la presentazione- Video Gazzetta.it
Video Giro d'Italia 2022, 14ª tappa da Santena a Torino: il percorso- Video Gazzetta.it
giovedì 12 maggio 2022
Il Giro d'Italia nella collina di Torino
Il 21 maggio 2022 il Giro arriva a Torino e finalmente passa per la collina facendo le strade da me e da noi più amate:
Al Parco della Rimembranza inizierà il circuito finale che toccherà le
seguenti vie: strada della Maddalena, strada San Vito-Revigliasco,
quadrivio Raby, strada Valsalice, piazzale Adua, strada del Nobile,
strada San Vincenzo, strada Santa Margherita, corso G. Lanza, via Crimea
(protendimento di viale Thovez), piazza Crimea, corso Fiume, corso
Moncalieri, piazza Gran Madre di Dio, corso Casale, piazza Borromini,
corso Casale, piazzale Marco Aurelio, corso Casale, piazza Gustavo
Modena, strada Comunale di Superga, via Superga (Baldissero), strada dei
Colli (“la panoramica”), via Torino-Rotonda panoramica (Pino T.se), via
Eremo (Pino T.se), strada Eremo (Pecetto), via Allason (Pecetto),
strada della Vetta (Pecetto), colle dell’Eremo (Pecetto), strada del
Colle (Pecetto), Colle della Maddalena (Pecetto-GPM), strada della
Maddalena (Torino) strada San Vito – (per due volte) poi si prosegue su
strada della Maddalena (Torino) strada San Vito – Revigliasco, quadrivio
Raby, strada Valsalice, piazzale Adua, strada del Nobile, strada San
Vincenzo, strada Santa Margherita, corso G. Lanza, via Crimea
(protendimento di viale Thovez), piazza Crimea, corso Fiume, corso
Moncalieri, piazza Gran Madre di Dio.
mercoledì 11 maggio 2022
A Torino troppi spazi per le auto e pochi per bici e pedoni
Ho appena letto un recente trafiletto comparso su La Stampa qualche giorno, in cui il Kyoto Club, attraverso il suo rapporto, il 5°, denominato MobilitAria, accusa Torino di fare ben poco per combattere lo smog e altro.
Vediamo alcuni dati:
nel 2021 ci sono stati ben 75 giorni in cui il livello di Pm10 ha sforato il massimo ammesso dalla Legge, che fissa un limite di 35, il che fa di Torino a quanto pare la peggiore città italiana (al 2° posto Milano con 61 gg);
assieme a Napoli e Roma, è la peggiore città italiana per quanto concerne lo spazio dedicato a pedoni e ciclisti, infatti il 70% degli spazi è destinato alle autovetture (siamo al 5° posto in Europa, e le città più virtuose concedono il doppio degli spazi ai mezzi non a motore e ai pedoni);
nel periodo 2017-2019 Torino è stata una delle città in cui gli abitanti hanno passato più tempo in auto rispetto agli altri italiani, si parla di 59 minuti al giorno (in diminuzione rispetto ai 65 degli anni precedenti);
di positivo ecco l'aumento delle piste ciclabili: +17km nel 2021, e aumento dei mezzi a motore in sharing, mentre il numero di bici in sharing fa di Torino la 3^ città in Italia!
Ma ecco una notizia online relativa a questo argomento:
La Corte di Giustizia europea condanna l'Italia per aver fatto, in pratica, poco o nulla per contrastare l'inquinamento. Italia inadempiente, dunque, e non possono esistere giustificazioni, come ad esempio queste:
"le difficoltà strutturali legate ai fattori socio-economici, gli
investimenti di grande portata da mettere in opera, la tendenza al
ribasso dei valori di diossido di azoto, i tempi di attuazione
necessariamente lunghi dei piani adottati, le tradizioni locali, la
presenza di cofattori causali esterni quali la configurazione orografica
di certe zone e la circolazione dei veicoli diesel."