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giovedì 28 dicembre 2023

Gli effetti del tennis su Torino

Ecco un esempio di ottimo ritorno d'immagine del grande evento di tennis, denominato NITTO ATP FINALS:




Come potete vedere, uno dei pratoni del parco di Vittorio Veneto in zona Santa Rita, di fronte allo stadio Olimpico e al Pala Alpxxxxx (non faccio pubblicità gratuita), è in condizioni pietose e non è ancora usufruibile dalle persone.

Tutto ciò a distanza di più di 1 mese dalla fine di questo torneo tennistico.

Dai tempi del Visconte Cobram sappiamo benissimo che il ciclismo è il migliore sport del mondo... a differenza del tennis, per il semplice fatto che si sfruttano strade e sentieri già presenti, senza dover costruire nuovi palazzetti, nuovi campi e senza dover invadere prati pubblici!

venerdì 10 novembre 2023

Cosa fare dal mecca NON di fiducia

 Tutti noi ciclisti abbiamo un MECCA di fiducia.

Quando lo perdiamo perché chiude o perché ci trasferiamo, o perché ci abbiamo litigato oppure c'è sempre troppa coda e ci siamo rotti le palle, ecco che ne cerchiamo un altro, meglio ancora se più vicino a casa nostra.

Il problema può essere che dietro l'angolo non ce ne stà mezzo, ma vabbé.

Quindi che dobbiamo fare quando portiamo la nostra amata bici da un nuovo meccanico, di cui abbiamo letto recensioni positive (magari anche molte) e negative (si spera poche)?

Il mio consiglio spassionato è questo:

mettetelo alla prova facendogli fare UN SOLO LAVORO, meglio se poco influente, in modo tale da non ritrovarvi con la biga messa peggio di prima in caso di esito nefasto, che può sempre capitare.

Io, ad esempio, di recente sono andato pochissimo dal mecca e l'ultima volta sono stato stupido a fargli un elenco bello corposo di lavoretti da farmi.

Alla fine si era dimenticato di cambiarmi le pastiglie dei freni a disco.

AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!

Era forse la cosa più importante.

Poi alla fine l'ho risolta da me, come già scritto QUI qualche tempo fa.

SCIAOOOO!

domenica 15 ottobre 2023

3 esempi di automobilisti imbecilli o peggio

Oggi ero in auto e mi sono imbattuto in almeno 3 casi di automobilisti imbecilli (2 casi) e 1 assassino!

Iniziamo dall'ultimo.

Ero in strada del Portone, fermo con altre 3 auto al semaforo rosso in zona cimitero.

Non passa a tutta a velocità un furgoncino?

Mi pare che non abbia neanche rallentato un minimo.

Un vero pazzo assassino!

Così veloce che non ho fatto neanche in tempo a clacsonare. Mi son detto: "Se vabbé figurati se sente e se frena".

In corso Settembrini (dove c'è la FIAT Mirafiori) altro semaforo rosso. Tra me e l'auto davanti c'è un po' di spazio, e diverse altre auto davanti. In certi punti ho notato un traffico mica da ridere.

Dietro arriva un tipo su una BMW e cosa fa? Sorpassa dove non potrebbe, perché c'era la linea continua, e si ficca proprio in quello spazio vuoto, incurante del fatto che magari io volessi proprio in quell'istante avvicinarmi.

A questo ho suonato il clacson e incredibile non ha avuto nulla da ridire.

Ultimo cretino:

poco oltre, ecco la rotondona (odiosa) di piazza Caio Mario. Io ero nella corsia centrale, l'ideale per andare dritto in via Vigliani.

A destra c'è una Jeep che mette la freccia. 

Cosa voleva fare e cosa ha fatto?

Da destra mi è passata davanti per andare a sinistra per svoltare in corso Unione Sovietica, tagliando la strada sia a me, che vabbé l'avevo notato 'sto cretino, sia soprattutto all'automobilista che mi stava a sinistra, che infatti gli ha strombazzato il clacson proprio come me.

Ah, pochi istanti prima un'altra auto sempre lì, sulla corsia sinistra, si era tipo bloccata un attimo (davanti allo stronzo col BMW), cosa che mi ha fatto bloccare totalmente per 2 secondi, col rischio di venire tamponato dietro.

Quindi siamo arrivati a 1 criminale e 3 cretini imbecilli ignoranti.

mercoledì 11 ottobre 2023

Tutti in bici col navigatore sul manubrio

Chissà se anche voi ce l'avete il navigatore sul manubrio della vostra bici, bdc o mtb che sia.

Ormai è una mania dilagante!

Tutti ce l'hanno, anche per fare un giro su strada dietro casa.

Tutti sembrano perdersi se non ce l'hanno.

Ma il bello della bici è muoversi nello spazio col proprio corpo, sfruttando le diverse stradine e sentieri e possibilità varie, andando a volte anche in giro un po' a casaccio, seguendo il fiuto, l'istinto o facendosi invogliare da qualcosa di bello visto in lontananza.

Invece col navigatore è tutto già preimpostato. Se dice di andare dritto si va dritto.

Anche io ogni tanto guardo la mappa, ma tengo il tel nella tasca proprio perché quando sono in bici voglio usare la mia memoria, intuito e intelligenza per scegliere dove andare agli incroci, nei bivi.

E poi bisogna guardare cosa c'è davanti e intorno, non stare quasi sempre chini davanti all'ennesimo display...a che pro?

Usciamo per stare nel mondo reale, spesso nella natura, basta con la tecnologia anche in bici!

Anche se il peggio, in realtà, sono le persone che camminano km con la testa china perché devono vedere non si sa cosa sul telefonino. Ma possibile che in ogni istante ci sia qualcosa da vedere sul tel? Dovete guardare come stanno andando i vostri investimenti in Borsa, spero.. sì sì conoscendo com'è fatta la gente media sicuramente è quello che controllano, uh

lunedì 2 ottobre 2023

Biker youtuber marchettari

Su YouTube imperversano ciclisti sempre più social con sempre più follower.

Anche io seguo alcuni, vedo i trail che loro percorrono, seguo anche i loro insegnamenti, ecc.

Ma noto anche diversi biker youtuber che sono davvero peggiorati tanto.

No, non dal punto di vista ciclistico, ma per il loro creare sempre più video inerenti oggetti, prodotti da farci acquistare con i link in affiliazione.

Di tanto in tanto ci sta: se conosco un ottimo prodotto ad un ottimo prezzo, ve lo propongo, non c'è nulla di male, così come io vi ho proposto la carta Hype di Banca Sella (la uso da diversi anni e mi trovo benissimo, perciò visto che ora c'è in ballo un bonus la propongo).

Ciò che non mi va è vedere il cambiato di un canale come quello di SardaBike o di un veneto di cui ora non ricordo il nome:

anni fa facevano video su come impennare, fare il bunnyhop, ecc., quindi video di tecnica in mtb, o nel caso del 2° biker, video sulle bellezze del Veneto;

ora, invece, che fanno?

Marchette su marchette a bici di dubbio gusto.

Tutti parlano di ebike? E allora ecco ebike su ebike e altre cose simili.

Questo forse perché le ads sul Tubo pagano poco e sempre meno e/o perché molti usano AdBlock.

Il fatto è che così perdono tutti i loro vecchi follower, oltre che la dignità se me lo consentite.

Ora ho notato che anche il ligure IlBiker si sta muovendo in maniera simile:

l'altro giorno - era ancora settembre e c'erano 28 gradi - con la scusa che si sta avvicinando la stagione dei rulli, ci ha proposto un rullo su Amazon; oggi un kit per smontare il pacco pignoni, sempre su Amazon.

Il bello è che iniziarono per condividere i loro itinerari e la loro passione verso il ciclismo, chi su strada e chi offroad. Poi capendo che era possibile farci dei soldini, ecco la trasformazione.

Fate PENA!

domenica 1 ottobre 2023

Ecco come cambiare le pastiglie dei freni a disco nelle mtb

COME CAMBIARE LE PASTIGLIE DEI FRENI A DISCO DELLE MTB O BDC

L'altro giorno ho portato la mia MTB front dotata di freni a disco da un meccanico di bici di cui mi fido per fargli fare alcuni lavoretti, tra cui il controllo dei freni e la sostituzione delle pastiglie.

Alla fine mi ha cambiato l'olio ma non le pastiglie!

Ci sono rimasto di stucco.

Non avendo voglia di tornarci, magari aspettare giorni e dover pure ripagare la manodopera, mi sono detto: Basta, ora devo imparare a cambiarle da me!

Non so perché, ma me ne sono sempre tenuto alla larga, eppure è la sostituzione delle pastiglie dei freni a disco delle bici è un'operazione piuttosto semplice. Meno rispetto alle pastiglie dei v-brake e simili, ma comunque non è un qualcosa di complicato.

Così stamattina sono andato in cantina e le ho cambiate.

Ecco come ho fatto.

Innanzitutto sono sceso con cacciavite, pinza, straccio pulito, alcol, un piccolo soffietto e ovviamente la scatoletta con le nuove pastiglie Shimano, prese da Decathlon a neanche 9 euro (al momento ho sostituito solo quelle posteriori).

In realtà avrei dovuto usare altri 2 prodotti per la pulizia ma o non li avevo o non avevo voglia ahah, vabbé.

Allora ecco passo-passo come fare:

MTB appesa a due ganci (se avete il cavalletto da meccanico ancora meglio);

catena sul pignone più piccolo, quello più duro, nel mio caso mi pare sia l'11;

sgancio ruota e ovvia rimozione;

con la pinza abbasso la sporgenza di quella specie di vite (non conosco il termine preciso) che tiene alla stessa altezza le pastiglie e la estraggo;

estraggo di conseguenza anche le vecchie pastiglie, nel caso del mio freno ma penso anche del vostro, prendendole con la mano da sotto (se necessario le spingo anche con una mano da sopra, ora non ricordo se ho dovuto fare così e se al posto della mano ho usato la pinza, ma non è un problema, lo capirete benissimo da voi il da farsi, tanto se le pastiglie sono ancora dentro col cacciavite non rovinate nulla);

pulisco un po' la ceramica dei pistoncini con lo straccio e il soffietto (come detto, avrei dovuto usare anche altri prodotti come specificato nel video di MTBT);

prendo le pastiglie nuove, le sistemo insieme a quella specie di ragnetto metallico (anche qui non so il termine tecnico), ovvero questo nella foto qui sotto:


e faccio molta attenzione affinché le 'gambette' non fuoriescano dai bordi delle pastiglie e che i buchetti (in totale 4) del ragnetto (2) e delle pastiglie  (1 a testa) siano ben allineati, ma è una cosa che cmq posso fare anche dopo;

stringo bene questo insieme di pastiglie + 'ragnetto' per inserirlo nell'apposita sede... io ho avuto un po' di difficoltà così ho dovuto provarci 3 volte e quando si stava incastrando ho dato un colpetto da sotto ed è andato a posto;

prendo la vite di cui prima e la faccio scorrere all'interno di questi 4 buchetti;

immediatamente prendo la pinza e tiro su la parte finale di questa vite;

se noto che le pastiglie sono troppo vicine prendo il cacciavite, dopo averlo pulito con l'alcol e fatto asciugare, e lo passo in mezzo spingendo un po' sia verso dx che verso sx;

prendo la ruota, nel mio caso quella posteriore, spingo un po' il deragliatore, metto la catena sul pignone più piccolo o se capita anche in quello immediatamente sopra (non penso cambi granché) e la porto su per poi chiuderla avvitando da ambo i lati;

se noto che la ruota fa fatica a scorrere, la tolgo e riuso il cacciavite per distanziare le pastiglie;

ovviamente sino a qui non tocco mai il freno (nel mio caso specifico quello posteriore);

un'altra cosa ovvia è l'uso di guanti: un paio per rimozione e reinserimento ruota, un altro paio invece per le pastiglie;

ora che la ruota scorre bene posso dare qualche bella pompata al freno. 

Et voilà, il cambio pastiglie è stato effettuato.

mercoledì 27 settembre 2023

Felice di fare quello che si fa

 Ciao a tutti

negli ultimi 2 mesi ho scritto di alcuni miei giretti e alcune persone potrebbero pensare:

vabbé niente di che.

Sì, vero, ma io ne scrivo perché cmq quelle erano delle mie piccole mete e sono molto soddisfatto di averle raggiunte. Non scrivo per dimostrare di essere un campione o altre cose, ma solo per condividere alcune cose come itinerari, stato delle strade, possibili giri, miei piccoli-medi giri e altre cose relative alla mobilità in città.

Per me l'importante è avere delle piccole mete e riuscire a raggiungerle.

Ad esempio 1 settimana fa circa ho raggiunto il quadrivio Raby.

Capirai, potrai pensare giustamente. Ma quello era proprio il punto che volevo raggiungere quel giorno, non volevo andare oltre ad esempio al colle della Maddalena, perché ero ben conscio di non avere la forza per farcela.

L'importante è fare quello che uno si sente di fare ed essere felice per quello!

martedì 26 settembre 2023

Giretto alla Maddalena

 Oggi pomeriggio ho fatto un giro a piedi di 5km col mio cane al parco della Rimembranza / parco della Maddalena di Torino.

Abbiamo fatto un bel giro ad anello, proprio quello che avevo in mente di fare.

C'erano tanti altri cani e indovinate un po'?

Il mio era l'unico al guinzaglio, incredibile!

Neanche 1 legato. Soltanto 2 legati dopo aver incrociato il mio. Ho addirittura visto un signore con 2 cani, slegati, e senza alcun guinzaglio in mano o al collo, niente di niente.

Per carità, anche io in certi punti lo libero, ma prima mi guardo bene intorno, così come in passato l'ho lasciato spesso libero, ma dipende dall'orario e da quante persone e altri cani ci sono in giro.

Per quanto riguarda le MTB, ce n'erano un po' sia in salita che in discesa, anche dove non si dovrebbe, ma cmq erano poco e non disturabavano i pedoni.

lunedì 25 settembre 2023

Un bonus da 30 euro per i ciclisti come te

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Lo uso da circa 3 anni per acquistare nei vari siti di e-commerce, ma anche per ricevere bonifici.

Si tratta di un vero e proprio conto corrente con tanto di IBAN, sul quale puoi incassare anche lo stipendio.

Avrai una carta di debito Mastercard.

Non conosci la differenza tra carta di credito e carta di debito?
Con la seconda non corri il rischio di usare soldi che... non hai!

Il conto di cui voglio parlarti in questo post si chiama HYPE, una creazione della Banca Sella (storica banca piemontese, di Biella, alquanto solida: CET1 Ratio del 19,2%, superiore a quello richiesto).

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1) incassare lo stipendio

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Fammi sapere se ti sei registrato e come ti stai trovando.

Alla prossima!

sabato 23 settembre 2023

Il problema N.1 dei cicloturisti

 Sto notando, guardando vari video di cicloturisti in giro per l'Europa, la presenza di un grande problema!

No, non c'entra magari la grande quantità di km che per motivi di tempo sono costretti a fare ogni giorno, quasi 200km!, per poter raggiungere poi una certa importante meta.

Non c'entrano i pernottamenti di fortuna o nei campeggi o negli ostelli.

Non c'entra il traffico.

Il problema consiste nel fatto che alla fine di turismo non c'è niente.

Arrivano in una bella cittadina e cosa fanno?

Ci passano veloce e vanno alla prossima.

E quando arrivano alla meta dele giorno che succede? Niente, perché mica la visitano. Cercano un posto dove rifocillarsi e riposare e se ne vanno.

Eppure passano per città, paesi e paesini così belli che per me sarebbe assurdo andarmene subito!

Quindi secondo me bisogna ripensare il cicloturismo.

Vivere questa esperienza non come una sorta di gara di endurance contro sé stessi, ma come un modo di andare in bei posti e starci qualche giorno arrivandoci in bici.

venerdì 22 settembre 2023

A Bologna tutti ai 30 all'ora

Ho appena scoperto che dal 1° luglio 2023, Bologna è una città 30, cioè il limite di velocità è pari ai 30 km orari!

Se non ci credete guardate qui:

https://www.bolognacitta30.it/

Non so come stiano andando le cose, sinceramente la vedo dura, perché anche là dove il limite è 50, c'è sempre qualche fenomeno aka cretino che deve compiere sorpassi, spesso azzardati, a velocità maggiori, per non parlare quelli che 'bruciano' i semafosi veloci come saette.

Ora ci sono persone preoccupate di imbattersi in multe salatissime, ma quando mai.

Secondo loro ci sono quindi autovelox e postazioni mobili dei vigili urbani in ogni via e incrocio? Ma figurarsi!

mercoledì 20 settembre 2023

In bici fino al Quadrivio Raby

Oggi in collina sono salito in bici fino al Quadrivio Raby, perché purtroppo al momento non sono ancora in condizione di raggiungere in maniera egregia, o anche soltanto discreta, il Colle della Maddalena, e... che dire?

Strada Val Pattonera è davvero tosta. Madonna che pendenze

Non posso dire che non lo sapessi perché una decina di anni fa la facevo sempre, però non facendola in bici da tanto tempo mi ha fatto un po' impressione.

Per fortuna è un tragitto abbastanza vario, si passa accanto ad alcune belle villazze, casette, boschi, ci sono diverse curve e curve a gomito, volendo verso l'alto si può prendere a destra il sentiero 14, quindi se non si è proprio in crisi uno riesce a goderselo (anche perché stamattina c'erano pochissime auto), specie immaginando di percorrere, poco oltre, il bosco della parco della Rimembranza (cosa che purtroppo non ho fatto).

Solo in brevi tratti ho osato alzarmi sui pedali, e devo dire che ho fatto bene a farlo per usare altri muscoli, per non stare schiacciato continuamente contro la sella e per provare a dare un po' di brio alla pedalata.

In quei momenti, ma questo è ovvio per i ciclisti esperti, forse meno per chi ha iniziato da poco specie ad andare in salita, ho aumentato il rapporto del cambio posteriore.

Alla fine è andata bene, e una volta tornato a casa non mi sentivo molto stanco. Condizioni delle gambe direi buone in fase di riposo, ma soprattutto in pianura al ritorno, in cui ho fatto una bella accelerato in corso Moncalieri in un falsopiano in leggera salita, in cui in 2 sprint ho toccato i 37,5 km/h (con la mia MTB, non con la BDC).

Discesa fantastica, mi sono divertito molto, sono riuscito ad andare veloce nonostante un manto stradale in certi punti terribile, e nonostante il mio freno posteriore sia ormai completamente andato (devo cambiare il prima possibile le pastiglie).

PS: piccolo consiglio ai neofiti del ciclismo e della collina... dato che le nostre strade sono piene zeppe di buchi, il mio invito è quello di percorrere in discesa le strade fatte prima in salita, in modo tale da conoscere i punti in cui fare attenzione, specie se avete una bdc. Con la MTB tra ruote larghe e forcella ammortizzata uno può anche fregarsene, ma fino ad un certo punto.

Perché non metti il casco in bici?

 Oggi sono tornato in bici in collina e, a distanza di pochi, ho di nuovo beccato un ciclista senza casco.

Stavamo salendo, quindi uno potrebbe dire "Vabbè, mica cado".

Nel 99% dei casi non dovresti cadere, ma un 1% lo vogliamo lasciare e considerare o no?

Può capitare che magari stai guidando con una mano sola perché con l'altra stai bevendo o mangiando una barretta e... se becchi una buca che succede? Mi sa che cadi o cmq rischi di cadere.

Può capitare che mentre stai percorrendo una strada stretta, un suv o un furgone ti sfiori o ti tocchi o, se non lo fa, cmq ti sprona a stare troppo sulla destra dove c'è un muro e quindi può capitare che ci vai contro e magari ci sbatti la testa.

Oppure, e questo spero non accada mai neanche al mio peggior nemico, mentre stai salendo tranquillo arriva uno tutto sparato in auto che invade la tua corsia e... sbaaaam.

Quindi ci sono almeno 3 validi motivi per cui vale la pena mettersi il casco in bici anche in salita.

Ma il bello, anzi il brutto di questi 2 ciclisti che ho incontrato, è che il casco... proprio non ce l'avevano. Niente casco dentro o sopra lo zaino (anche perché non avevano alcuno zaino) e niente casco sul manubrio. Quindi questi oltre a salire senza, sono poi scesi senza!

Io in collina tocco tranquillamente i 50 all'ora, e non vuoi mettere il casco a quella velocità? Se cadi e sbatti contro l'asfalto o ancora peggio contro un gradino sei FOTTUTO al 100%.

E il mio consiglio non velato ma urlato di mettere il casco vale anche per i guanti.

A molti i guanti danno fastidio forse più del casco, specie d'estate perché dicono che sudano.

Ma a parte che senza guanti la mano d'estate suda lo stesso, e che si forma una sorta di pellicola scivoloso sulle manopole, devo aggiungere che se quando si cade non si batte solo eventualmente la testa e le ginocchia, ma anche le mani.

Vi piace poi non poter pedalare per 2 o 3 settimane perché avete le mani sbucciate? E non potete nenache guidare e lavorare.

Mah

lunedì 18 settembre 2023

Conosci MyCols l'app degli scalatori?

Grazie a IlBiker, noto Youtuber, ho appena scoperto l'app MYCOLS!

In questa app sono state inserite migliaia di salite in giro per l'Europa, tra cui alcune salite torinesi, wow!

Troviamo, infatti, 2 salite che portano a Superga e altre relative alla Maddalena.

Esiste anche il sito, ma solo tramite l'app potete vedere le mappe, salvarle e 'conquistare le maglie' che testimonieranno le vostre scalate in bici :)

C'è però un problema:

come mai per la Maddalena non ci sono salite che partono da corso Moncalieri a Torino e da Moncalieri paese?

Ho notato che ci sono soltanto dei pezzi, tipo Val Pattonera - Quadrivio Raby e 2 salite da Pecetto T.se e Revigliasco.

C'è cmq la possibilità di contattarli per inserire nuove salite.

Ah, questa app può collegarsi al vostro account Strava, ma non solo, in modo tale da vedere già inserite le vostre vecchie salite fatte quando non avevate ancora scaricato l'app MyCols.

Novità codice della strada. Più distanza dai ciclisti

Ultime novità nel settore mobilità dolce in Italia.

Come leggerete ci sarà l'obbligo di stare ad almeno 1,5 mt di distanza dai ciclisti. Ma... come fare in tutte le strade e chi controllerà? Di sicuro ora noi ciclisti saremo sempre dalla parte giusta ogni qualvolta ci lamenteremo con qualche inscatolato che ci sfiora (beh, anche prima avevamo ragione!).

Ecco una news di giornata, fresca-fresca:

Tra le novità c’è quella di ampliare le aree con le piste ciclabili e individuare zone a priorità ciclabile con limite di velocità a 30 chilometri orari. Per gli automobilisti obbligo di almeno un metro e mezzo di distanza per superare un ciclista.

domenica 17 settembre 2023

2 consigli top per l'alimentazione da ciclista

In questo video di EduChannel con Angelo Furlan ed Elena Casiraghi, troviamo alcune indicazioni molto utili per la nostra alimtenzione da ciclisti.

Me ne sono segnati 2 facilissimi da ricordare:

nell'acqua mettiamo 4 o 5 granelli di sale grosso per ogni mezzo litro, che ci aiuteranno ad evitare di sudare troppo;

quando torniamo dal giro evitiamo di mangiare verdura, perché abbiamo bisogno di recuperare energie, quindi possiamo mangiare sia pasta che alimenti magri ma ricchi di proteine. 

E questi alimenti, più le verdure, sia cotte che crude, ci serviranno anche nei giorni successivi quando saremo ancora in fase di recupero (si sta parlando di giri di allenamento importanti, in vista di un dislivello positivo di 1.000 metri). 

Nel sito del Sole 24 Ore, invece, trovate un'intervista proprio ad Elena, in cui vi spiega tutto in pochi minuti.


venerdì 15 settembre 2023

Le mie solite e brevi ma OTTIME salite a Torino

Oggi sono ritornato in collina, su strada, per cercare di migliorare i miei tempi in 2 salitelle:

quella che va poco oltre il parco del Nobile e quella che porta al Parco Europa di Cavoretto, passando da Viale XXV Aprile.

Come già scritto in precedenza, quest'anno non mi sono allenato in salita, è soltanto da fine agosto che faccio qualcosa, per cui a volte nei punti più ripidi mi sento quasi bloccato, ma capita di sentirmi sempre un po' meglio rispetto alle volte precedenti nei tratti meno pendenti.

Oggi sono riuscito a migliorare i miei tempi in questi segmenti presenti su Strava:


1 Cavoretto da corso Moncalieri da 11:20 a 10:02

2 Scatto Cavoretto da 1:37 a 1:31

3 Ripetuta Cavoretto da 3:10 a 3:02

4 Strada del Nobile da 6:41 a 6:11

Ma anche:

5 Viale Thovez da 3:08 a 2:41

6 Salita del Nobile da 1:51 a 1:47

7 Viale XXV Aprile da 5:35 a 5:28 

8 SFR Cavoretto da 5:28 a 5:11

9 da Viale XXV Aprile al Parco Europa da 12:49 a 11:17 (soffro ancora troppo la salita che porta al parco)

Più altri 2 pezzettini.

Se nella prima salita, quella del parco del Nobile, avessi incontrato meno umidità, avrei fatto sicuramente meglio.

A parte ciò, mi preme parlare delle condizioni delle strade:

all'inizio di viale Thovez, nella corsia opposta, quella di chi arriva in discesa, c'erano dei lavori in corso, che penso proseguiranno per qualche giorno;

all'inizio della salita del Nobile, strada un po' dissestata e presenza di un camion per dei lavori, non chiedetemi dove perché ero fuso ahah;

nel tratto che collega parco del Nobile e strada Santa Margherita (sono sceso da lì) presenza di almeno 2 belle bucazze sulla destra;

nella discesa di str. S. Margherita altre buche e fondo con un po' di ghiaietta in uno o due punti, e oggi presenza di giardinieri potato che avevano praticamente invaso tutta la corsia di destra in un breve tratto (ma si può essere così deficienti? Ormai su questa strada incontro solo cretini!): 


Invece a Cavoretto, altre bucazze nella strada che porta al parco Europa, mentre in discesa un po' di brecciolino in Viale XXV Aprile, oltre ad alcune immancabili imperfezioni:


Ho cambiato olio per la catena (finalmente)

Stamattina ho lavato la mia Scott e... tatààà, la catena, le corone, i pignoni e le rotelline erano strapiene di sporco appiccicoso, e dire che ho fatto ben poco sterrato e che avevo lavato il tutto, almeno così pensavo, il mese scorso (ho fatto poche uscite, altrimenti l'avrei lavata anche dopo).

Questo sporco era davvero appiccicoso.

Non avevo mai approfondito l'argomento 'lubrificanti per catene di bici', e leggendo di recente alcuni commenti, ho scoperto che quello che avevo usato, di marca Decathlon, è una ciofeca micidiale perché attira lo sporco in maniera... micidiale

Lì per lì ho pensato: "Ma figurati, tutte cavolate"

Invece no, fa davvero schifo ahah

Ora ho messo il finish line secco che va bene sia con l'asciutto che col bagnato.

Vedremo!

Ah, per sgrassare ho usato un prodotto della Muc-Off e per togliere i pezzettini e pezzettoni di sporco un vecchio spazzolino e uno straccio. Devo provare ad unire, con molletta ed elastico, due spazzolini.

mercoledì 13 settembre 2023

Errore Komoot nella collina di Rivoli

Pur avendo percorso sia in MTB che a piedi i sentieri della collina morenica di Rivoli, per poi salire al famoso Moncuni, non ho mai usato i vari siti e le app di escursionismo per vedere i km, i dislivelli e i trail consigliati.

Ci ho provato ora su Komoot, dato che in questo periodo sto cercando itinerari di tipo gravel, ma sto anche cercando di valutare l'affidabilità di questo servizio (che può essere sia gratuito che a pagamento).

Risultato?

Ancora una volta in parte insoddisfacente perché:

- selezionando come bici una MTB mi fa prendere una sterrata e non un singletrack;

- selezionando invece una bici da cicloturismo fa il contrario, quando invece avrebbe dovuto optare per l'esatto opposto;

- selezionando bici Gravel, ecco prendere giustamente la sterrata.

Invece, in un altro caso, mi consigliò un pezzo sbagliato indicando gravel (mi portava su una stradina chiusa da un cancello!), mentre con cicloturismo proponeva la strada giusta (più diretta e non chiusa).

Come sempre l'ideale è percorrere itinerari, strade e sentieri con chi già conosce bene quel dato territorio o ingaggiando una guida oppure cercando di valutare le varie opzioni, leggendo bene le mappe ed essendo consapevoli di dover magari scendere dalla sella o tornare indietro.

martedì 12 settembre 2023

Madda-Superga e lo stupido Komoot

 Cari amici ciclisti,

quando voi arrivate in cima al Colle della Maddalena, nel caso vogliate proseguire verso Superga, per poi continuare ad allungare il giro nel resto della collina, che strada fate?

Non penso che voi scendiate per poi risalire da Sassi, vero?

Suppongo che andiate all'Eremo per poi passare da Pino T.se e da qui raggiungere la Basilica tramite la cosiddetta 'strada panoramica', giusto?

Giusto!

E invece cosa consiglia di fare la famosa app Komoot?

Indicando come mezzo una bici da cicloturismo, consiglia di scendere e salire da Sassi!

ah ah ah ah ah

Potrei capire se avessi indicato bici da corsa, ma non certo cicloturismo.

Non ci credete?

Ecco lo screenshot:


Ho dovuto modificare la traccia a mano oppure avrei potuto inserire Pino come meta intermedia (anche se forse poi mi faceva cmq scendere per risalire da corso Chieri lol).

Sport e fisico: davvero dopo i 40 anni si diventa deboli?

Quando navigo nel web, come si diceva una volta, mi capita di leggere frasi riguardanti il metabolismo e i muscoli.

Secondo alcuni, il loro metabolismo è molto diverso rispetto a quando erano ragazzini, perché ora ad esempio hanno 45 anni.

Certo, non è più lo stesso, ma in realtà di pochissimo. I veri cambiamenti netti, da ciò che ho appreso sempre sul web, arrivano dopo i 60 anni.

Sui muscoli ho letto più o meno la stessa cosa: superati i 40 anni diminuiscono, si diventa più deboli.

Potrei anche essere d'accordo, ma dipende di quanto si è convinti che diminuiscano.

Un conto è dire che, rispetto al tuo 100% di forza, dopo i 40 anni perdi lo 0,2% annuo. Poca roba, ci può stare (sono numeri sparati a caso, eh). Un altro invece dire: Eh si diventa deboli.

Ma che vuol dire? Non vuol dire niente. Ma vi pare di vedere in giro 20enni super forti e 40enni ingobbiti, cianotici e rachitici?

Oggi un bel bagnetto ad Avigliana

Visto il tempo incerto nelle prime ore del mattino, ho pensato che era meglio rinunciare al giro a piedi dei laghi di Ivrea (ecco il mio post con le info per il tour), con eventuale nuotata nel lago Sirio (lago che io sappia super pulito).

Le nuvole, anche piuttosto scure, continuavano ad ammassarsi e tutto non era più incerto, ma negativo.

Poi all'improvviso è tornato il sole.

Dato il caldo - che pizza! - e l'orario, non avevo più voglia di andare oltre Ivrea, così ho ripiegato su Avigliana, per la precisione sul Lago Grande, in cui però non ho fatto alcun trekking, ma mi sono fiondato subito e soltanto in acqua ahahah

Acqua bella calda. Ero col mio cane ma lui di nuotare non ne vuole proprio sapere ahah E cmq oggi essendo da solo non avevo voglia di insistere e provare a farlo nuotare. Ho notato che non era a suo agio e bom.

Acqua bella calda ma non certo molto limpida e pulita, poi magari verso il centro del lago sì, ma per andare lì bisogna munirsi di boa, altrimenti è vietata la balneazione se non in certe corsie (ma nel punto in cui mi sono recato non c'era alcuna corsia).

Sì, insomma, non è che abbia proprio rispettato le regole ma sticazzi, ero a 2 metri dalla 'spiaggetta' e non c'era nessuna imbarcazione.

Così mi sono limitato a '4 bracciate' mentre davo un'occhiata a cosa stesse facendo il mio cane (eh lo so, va tenuto al guinzaglio ma ero da solo e cmq non aggredisce nessuno, anzi va a salutare tutti).

E, cari amici ciclisti, purtroppo ho scoperto che il tratto pedonale del lago Grande è VIETATO alle bici

Le si possono portare solo a mano. 

Peccato perché di spazio ce ne sarebbe. E poi dipende dal giorno e dall'orario. In un giorno feriale, al mattino, non c'è quasi nessuno e quando si incrociano dei pedoni allora sì che si potrebbe scendere a mano, senza dover mettere il divieto. 

Divieto che però sicuramente serve perché nei w.e. sarebbe pieno di ciclisti e con l'acqua a ridosso del percorso non è certo il massimo della sicurezza.

Peccato!

Cmq bella mattinata, sono contento di aver nuotato nell'acqua dolce anziché salata che davvero non sopporto, per di più in compagna delle anatidi per nulla spaventate e molto pacifiche anziché delle meduse.

Poi volete mettere il panorama? Colline, un pizzico di montagne...wow

Insomma, lago batte mare 3-1! :P

PS: per ora la pelle è ancora normale, non ho bolle verdi o blu ahahah 

lunedì 11 settembre 2023

Nuovo giro di salite nella collina di Torino

Dopo essere salito prima 2 volte e poi 3 volte a Cavoretto + Parco Europa, e dopo essere salito 2 volte sopra il Parco del Nobile, ora devo idearmi un nuovo percorsino per continuare ad allenarmi in salita, sempre nella fantastica collina di Torino, e sempre su asfalto.

Voglio continuare a fare brevi salite per poterle alternarne con tratti in discesa e pianura.

Lo scopo è quello di non affaticare troppo i miei muscoletti, ma soprattutto quello di prepararmi, seppur con calma, alle salite lunghe e ripide che facevo una volta fino al Colle della Maddalena, Eremo e Superga. Ora sinceramente non mi va di rischiare di bloccarmi a metà strada o di salire male, ecc. Preferisco notare dei miglioramenti in tratti di strada più brevi.

Stavo dunque pensando al mio prossimo giro collinare torinese e potrebbe essere questo:

dal Po salgo al castello di Moncalieri (1^ salita) passando dal centro del paese, per poi scendere bello dritto in corso Moncalieri (per arrivare a Moncalieri posso passare da parco Vallere facendo un po' di sterrato, tanto usato la MTB da XC con gomme gravel);

dal corso prendo via Sabaudia e viale XXV Aprile o strada comunale di Cavoretto per salire appunto a Cav. e al Parco Europa (2^ salita);

dal cimitero di Cav., che in pratica si trova al fondo del parco, risalgo in paese e scendo nuovamente in corso Moncalieri, per poi riprendere quota in zona Borgo Crimea prendendo corso Giovanni Lanza che mi porta sotto al Monte dei Cappuccini (eventuale 3^ salita), ma soprattutto in strada Santa Margherita per salire oltre Villa della Regina (3^ o 4^ salita) ovvero in strada San Vincenzo che porta poi al parco del Nobile da cui scendere;

Se completerò con successo, ovvero con grande scioltezza, questo giretto, ecco che la prossima salita sarà quella dura e lunga verso la Maddalena come ai vecchi tempi! :)


domenica 10 settembre 2023

Trekking: il GIRO dei LAGHI di IVREA

Diverse volte sono andato a fare un giro ai laghi di Ivrea.

Una volta per fotografare l'ambiente ed eventuali animali, un'altra passandoci con una vecchia bici mentre ero diretto a Graglia, poi con una MTB front assieme a degli amici, infine qualche anno fa col mio cane, partendo in questi ultimi 2 casi da Borgofranco d'Ivrea.

All'epoca salvavo le tracce su un'app che ora o non c'è più o non uso più, quindi non posso rivedere e proporvi il mio percorso.

Perciò sono costretto a valutarne uno nuovo, anche perché sto proprio cercando di crearne uno nuovo :)

Ecco come potrebbe essere:

partenza dal posteggo del lago Campagna (via Chiaverano), si scende un po' a sud e poi si vira verso ovest in direzione Lago Sirio (leggermente verso nord).

Questo lago è balneabile, prova ne è questa foto dello Chalet Moia, posto leggermente sotto il tratto di percorso che mi sto segnando su Komoot:

La nostra prima piccola meta è il punto panoramico roccioso sito a nord del lago Campagna e ad est del lago Sirio. 

sabato 9 settembre 2023

Salita al Parco del Nobile di Torino

Oggi, un po' come le altre 2 recenti uscite a Cavoretto, ho fatto 2 volte 2 salite, anzi, 2 volte la stessa salita.

Non mi sento ancora allenato per arrivare in cima alla Maddalena o Eremo o Superga, perciò preferisco fare salite brevi, ripetendole o 2 o 3 volte.

La volta precedente avevo fatto 3 salite a Cavoretto prendendo strada del Fioccardo, poi la stradina che sale dal cimitero sotto il Parco Europa, infine strada comunale di Cavoretto.

Dislivello da casa di 340 metri.

Tutte queste strade sono belle pendenti percui sono tornato a casa soddisfatto.

Oggi invece ho voluto cambiare meta e sono salito 2 volte sopra il parco del Nobile, parchetto non molto conosciuto, in una piccola valle che lo rende in gran parte ombroso, ma, attenzione, la salita su asfalto è tutta al sole, perlomeno al pomeriggio, come provato da me oggi :)

Nel parco c'è un bel sentierino che dalla parte alta scende, me lo ricordo stretto e ripido, poi ci sono anche delle varianti... cmq interessante, però come sapete io qua non di parlo di sentieri perché mi viene difficole fornire info (poi è da un po' che non li percorro).

In salita ho fatto 2 volte viale Thovez + strada vicinale del Nobile, scendendo ambo le volte da strada Santa Margherita, famosa perché tocca Villa della Regina e sale all'Eremo.

La prima salita è stata dura, sia perché oggi sentivo le gambe un po' durette e perché ero completamente sotto il sole, ma soprattutto faceva caldo e io non lo sopporto.

Rivitalizzandomi alla fontanella posta in cima, dove c'è un posteggio un po' scassato e una fermatina del bus senza pensilinea, sono sceso godendomi la discesa, per poi risalire dalla stessa strada mangiando la seconda parte della mia bella baretta.

Questa 2^ salita è stata nettamente migliore perché evidentemente mi stavo abituando al caldo e già sapevo a cosa stessi andando incontro. In 2 punti sono anche salito sui pedali usando un rapporto abbastanza leggero, giusto per cercare di 'elevarmi' maggiormente senza affaticarmi.

In discesa, stavolta, ho trovato un cretino che si è allargato troppo con l'auto in una curva, in un punto mezzo cieco e non molto largo, e poi una cretina che per superare un collega ciclista in salita, si è allargata sgasando venendomi quasi addosso... fossi sceso con una moto mi avrebbe beccato? E con un'auto? Mica si può sorpassare con le 4 ruote in qualsiasi punto: bisogna stare attenti alle curve cieco e alle strettoie.

Morale della favola, ho affrontato un dislivello di 405 metri, mio record annuale! :)

venerdì 8 settembre 2023

Dove fare giri Gravel a Torino?

Fino a qualche anno fa c'era una netta barriera tra bici da corsa/strada e mountain bike.

Infatti, le prime erano confinate su strada, su asfalto, mentre chi usava le MTB odiava le strade, ma anche le sterratone e cercava solo dei fantastici sentieri (giustamente!) con tutte le varie sfaccettature e specializzazioni (XC, FR, dirt, DH).

Ma da qualche anno ecco spuntare le GRAVEL.

Gravel è un termine inglese che indica le strade sterrate.

Prima del loro avvento, queste strade diciamo di campagna, giusto per semplificare, venivano percorse solo da gente del posto.

Questo perché con le BDC era impossibile percorrerle, si perde il ritmo, non si va veloci quanto si vorrebbe, si rischiava si bucare, e con le MTB non ci si divete come nei sentieri collinari o montani.

Ma con le GRAVEL, o con MTB da XC modificate (basta cambiare i copertoni e nelle salite su asfalto bloccare la forcella), è possibile fare giri intorno alle nostre città e quindi intorno alla nostra Torino, mischiando asfalto e sterrato, inserendo perchè no anche dei sentieri, basta che non siano troppo sconnessi e ripidi.

Dove possiamo andare?

Nella collina di Torino possiamo prendere delle belle stradine tra Chieri e Marentino. Oppure da Andezeno/Arignano si può arrivare all'abbazia di Vezzolano mixando sterrato e asfalto.

A Torino Sud possiamo fare un giro nel parco di Stupinigi e poi andare verso Rivalta e Rivoli prendendo piste ciclabili, ma anche passando per le loro colline ricche di sentieri.

In quest'ultimo caso bisogna ovviamente essere un po' esperti e preparati per le salite e le discese nei sentieri, ma tranne in rari casi non c'è niente di pericoloso.

Verso Ovest, allontanandosi da Rivoli, ecco le propaggini della sua collina morenica ci portano ai laghi di Avigliana: ad Ovest di quello piccolo c'è una rete di sentieri, sterrate e una pista ciclopedonale asfaltata ma non liscia, mentre a Nord-Ovest di quello grande ci sono le paludi dei Mareschi, con una stradina chiamata Mareschi gravel road.

In Zona Collegno possiamo, dopo aver fatto un giretto nel Parco Dalla Chiesa/della Certosa, prendere sterrate e ciclabili che passano lungo la Dora fino ad Ovest di Alpignano.

Andando verso Nord, invece, c'è una stradina di campagna che porta a Druento e da qui al parco La Mandria. 

Con questo breve post spero di avervi incuriosito. Buone scoperte! :)

lunedì 4 settembre 2023

Salito 3 volte a Cavoretto

SALITE CHE PORTANO A CAVORETTO

Evvai, finalmente ce l'ho fatta dopo aver rimandato questo TRIS di SALITE a Cavoretti nei 2 giorni precedenti.

La 1^ salita è stata quella di Strada del Fioccardo che parte subito duramente con un bel muro (il segmento su Strava si chiama proprio Muur del fioccardo o una cosa simile), ma verso la metà circa spiana e dopo un po' torna a risalire abbastanza forte.

Al suo termine ho svoltato a SX per andare a Cavoretto e dalla rotonda sono salito al Parco Europa (oggi c'erano i giardinieri al lavoro, quindi se ci andate fate attenzione).

Distanza: 2,3 km circa.

2^ salita:

dal parco sono sceso al cimitero per risalire a Cavoretto facendo l'ultima parte di Strada Santa Lucia.

La salita del cimitero è davvero tosta, ma breve.

Distanza: 630 mt.

3^ salita:

stavolta non sono più salito al parco, ma sono sceso abbastanza velocemente da Viale XXV Aprile (che sarebbe la strada principale, quella più larga e famosa), per poi una volta giunto al termine di questa strada, risalire da Strada Comunale di Cavoretto.

Distanza: 930 mt.

Questa è una stradina con alcune belle curvette, in certi casi a gomito, in cui bisogna fare attenzione al traffico non perché sia numeroso, ma perché essendo stretta e con quel tipo di curve, i veicoli devono rallentare e noi ciclisti dobbiamo stare parecchio sulla destra... insomma, è un po' una merda da questo punto di vista, però dal punto di vista della salita merita davvero.

Tra l'altro c'è una fantastica scalinata fattibile in discesa con una MTB da Enduro. Volevo fare un pezzo in salita portandomi a spalla la mia MTB da XC (con copertoni gravel come già scritto nei precedenti post, non a caso la sto usando su strada, più se capita qualche sterrato), ma quest'anno sono uscito in bici davvero pochissime volte e dovevo dosare le forze per questa mia ultima salita.

Tornato alla rotonda di Cavoretto sono nuovamente sceso per Viale XXV Aprile perché non volevo consumare troppo i miei poveri freni nella straduncola appena fatta, in quanto sono già alla frutta o quasi. 

PS: secondo Komoot, la salita del Fioccardo tocca al max il 9%, ma secondo me è sbagliato. Non finisce qui, perché sempre secondo questa app, dal cimitero al centro di Cavoretto non ci sarebbe dislivello, ahahah, questa è bella!

PPS: in totale, in salita, ho percorso circa 3,9 km, con un dislivello positivo di 340 mt (il disl. è totale, ma per arrivare e tornare da casa ho superato soltanto 2 ponticelli, niente di che). Secondo i miei calcoli, la pendenza media è stata dell'8,72%.

domenica 3 settembre 2023

Salita rimandata

Sia ieri che oggi avrei voluto risalire a Cavoretto prendendo altre 2 strade, ovvero strada Comunale di Cavoretto, ripida e curvosa, e dopo, una volta sceso, strada del Fioccardo.

Oppure il contrario.

Ma ieri avevo da fare.

Oggi, invece, sono stato in bagno non so quanto tempo e mi sono alzato con la testa che girava...

Poi fa pure un po' caldino per i miei gusti nordici.

Quindi vedo di rimandare a domani pomeriggio o mattina, dipende sempre dalla situazione panciosa, cioè della pancia ahah

Secondo me è meglio fare prima la salita del Fioccardo, che dovrebbe essere più dura, così prima mi tolgo il dente. E con l'altra salita mi faccio l'impianto ahah

Ciao!

sabato 2 settembre 2023

Nuova grafica VERDE per Google Maps

Guardate cosa ho scoperto stamattina?

Google Maps ha una nuova grafica tutta incentrata sul verde.


Si notano chiaramente le zone verdi, i parchi come quello di Stupinigi, La Mandria, Vauda, ma anche i più piccoli parchi cittadini.

Bello!

Però stupisce negativamente l'assenze del parco della Rimembranza, infatti come potete vedere è verde chiaro non scuro come gli altri parchi. In questa immagine, in verde scuro, compare il parco di San Vito:



mercoledì 30 agosto 2023

Bella salita a Cavoretto

Dopo i miei 2 giri agostiani ad Avigliana e Chivasso, in cui c'era del buon dislivello, circa 350 metri, oggi sono salito a Cavoretto, per la precisione al parco Europa.

Avendo un allenamento molto scarso quest'anno, non volevo strafare e ho fatto bene a limitare il mio giro.

Volevo tornare a mettermi alla prova in salita senza faticare troppo.

Per salire ho preso la classica viale XXV Aprile, poi ho presto la strada che porta al parco Europa, da qui sono sceso al cimitero e risalito nel centro del paesino collinare.

Temperatura ideale, circa 25°, bassa umidità, alcuni tratti in ombra e a parte alcuni punti dell'asfalto un po' disastrati (ma, si sa, siamo in Italia e di recente ci sono stati gravosi acquazzoni), direi che mi sono trovato bene.

In discesa ho poi scoperto perché in salita andavo abbastanza fluido: avevo il venticello a favore eheh

Il bello di Cavoretto è che si possono provare diverse strade, con diverse pendenze, in modo da potersi allenare facilmente dietro casa facendole magari tutte o quasi tutti nello stesso giorno.

Quindi, oltre che da viale XXV Aprile, è possibile salire da Strada comunale di Cavoretto, che nasce al termine di via Sabaudia (il primo tratto è quindi in comune con hi va aprendere viale XXV A.) e da queste 2 salite molto toste, ovvero Strada Santa Lucia (davanti alla passerella chiamata Turin Marathon) e Strada del Fioccardo che sbuca poco sopra Cavoretto.

Ecco qualche numero, tralasciando il Parco Europa.

Da corso Monc. prendendo Viale XXV Aprile, la lunghezza è di 2,39 km per un dislivello di 110 mt.

Da corso Moncalieri prendendo Str. Com. di Cavoretto, la salita è lunga 1,52 km per un dislivello di 100 mt.

Da corso Monc., fronte passerella Turin Mar., prendendo Str. Santa Lucia, la salita è lunga 1,28 km per un dislivello di 90 metri, ma presenta tratti, secondo Komoot, anche al 16%!

Da corso Mon., ma ben più a Sud, prendendo Str. del Fioccardo, si sale per 1,64 km con un dislivello di 100 mt. Qui la pendenza max segnata da K. è dell'11%, ma non penso sia giusto, perché c'è un tratto davvero micidiale.

In pratica, tralasciando la prima opzione più comune e semplice, si possono fare 3 salite per un totale di 290 metri di dislivello percorrendo 4 km e 400 mt. Se, dopo la terza e ultima salita, aggiungiamo il Parco Europa, ecco che all'incircia possiamo aggiungere 20 mt di dislivello e 700 mt di distanza.

Ancora un ciclista investito e ucciso da un TIR

Nella Milano che si finge in procinto di diventare green, i ciclisti vengono TRAVOLTI e UCCISI dai TIR.

Come mai ancora un ciclista, in questo caso una ragazza di 28 anni, travolto e ucciso da un tir?

Molto facile azzeccare la risposta: Milano è diventata un cantiere unico per la costurzione di tanti nuovi mega palazzoni.

Nonostante le iniziative legate alle zone A, B, zone 30 e/o qualsiasi altra cosa, finché ci saranno lavori in corsi perduranti, ci sarà pericolo, del grande pericolo per i ciclisti.

Lo spiega bene La Repubblica, in cui giustamente viene anche menzionata la FRETTA e i subappalti, che portano quindi i dipendenti a ritmi sempre più incalzanti.

Insomma, Milano sempre più invivibile e pericolosa, ci dimostra ancora una volta che la bramosia di denaro, che va nelle tasche sempre di pochi affaristi, rovina la vita alla povera gente, sia a causa della cosidetta gentrificazione, sia  a causa della quantità assurda di camion e betoniere circolanti in strade già rese pericolose da auto e furgoncini.

domenica 20 agosto 2023

Clamoroso errore Gravel di Komoot

Chi non conosce Komoot?

Questo sito e app sono sulla breccia dell'onda ormai da diversi anni e sono tanti i video ad esso dedicati ad es. su YouTube.

Tutti ne parlano bene perché è possibile arricchirlo con i propri contenuti, ecc.

Si possono creare dei percorsi in base al tipo di attività fisica e tra queste trova spazio anche il... GRAVEL, ovvero ciclismo su strada e sterrate larghe.

C'è però un problema.

Ho infatti notato che quando selezioniamo MTB, il giro presenta strade e sentieri giusti (che siano sempre giusti al 100% non lo posso certo giurare, eh), mentre quando selezioniamo GRAVEL, ecco qualche errore clamoroso.

Eccone 2.

1° errore.

nonostante l'assenza di ciclabili e sterrate, Komoot opta per farci prendere, ad un certo punto, nei pressi di Chivasso, la SP220 che diventa SP11, bella stretta, dovendo così dover stare attenti alle auto, tir, bus, furgoni, ecc., senza ovviamente dirci nulla a proposito, se non che si tratta di un tratto su asfalto, e dovendo superare queste 2 rotonde (LINK).

2° errore:

se aggiungiamo un punto di passaggio intermedio, come ad esempio Gassino Torinese, ecco che per farci evitare un pezzo di provinciale (ma prima ci ha fatto andare!), ci fa prendere una sterratina che costeggia il Canale Cimena. Che carino! Peccato che questo 'singletrack' presenti all'uscita un bel cancello:


Questo erroraccio, selezionando MTB, non compare. Forse perché l'app dice: se hai la bici da gravel ti interessa prendere qualche stradina sconosciuta nei pressi dei vari paesini, mentre se hai la MTB, il tuo scopo dovrebbe essere soprattutto quello di fare sentieri seri, quindi lascia stare le stradine e vai dove devi andare.

Quindi non fidatevi al 100% dei navigatori, ma cercate di usare più strumenti quando state pianificando un giro o un viaggio, e usate un minimo di spirito critico che può portarvi a mettere in dubbio i vari suggerimenti o opzioni che, tra l'altro, oltre a portarvi in stradine chiuse e private, vi fanno anche allungare il giro.

Ho deciso che non selezionerò mai più Gravel. Fatelo anche voi!

venerdì 18 agosto 2023

Mio piccolo record recente di KM in MTB

Oggi con la mia MTB da XC, su cui ho montato appositamente dei copertoni semislick tipo gravel, ho fatto tutto asfalto per andare da casa mia (sita in quel di Torino Sud), a Chivasso.

Non c'ero mai andato pur essendomi sempre avvicinato, anche perché da ragazzino non volevo andare troppo in là, mentre da grandicello facevo tutte le varie salite come ad es. quella che va a Rivodora.

In totale ho percorso quasi 65 km, che con una MTB non sono affatto poco.

Considerate che la mia pesa abbastanza... devo ancora pesarla ma fidatevi che pesa, sigh sob, e che da quando ho fatto i 3 vaccini ho problemi intestinali, ovvero produco tanta cacchina e a volte pedalo con le feci che lì sotto spingono e mi danno fastidio ahah

Oggi poca umidità rispetto ai giorni precedenti, ma un 46% (così dice Strava) non mi pare sia poco, direi normale d'estate, e infatti ho sudato parecchio anche causa percorso in buona parte sotto il sole. Gradi 31 e li ho sentiti tutti.

Ho voluto evitare piste ciclabili e sterrate varie, tipo quella del Meisino, perché volevo pedalare veloce (veloce...) senza passare su rametti, radici, senza dover slalomare pedoni e perché volevo andare il più possibile dritto.

martedì 15 agosto 2023

Le difficoltà del CICLOTURISMO

IL CICLOTURISMO SECONDO ME

Tanti ciclisti sognano di girare l'Europa e perché anche no mezzo mondo o il mondo intero in bicicletta.

Dopo il diploma, quando presi uno scooter, era anche il mio sogno, ma ho desistito perché sarebbe servita una moto, sia all'inizio per superare le Alpi ma soprattutto dopo e in generale per le distanze. 

Con la bici, invece, non ho mai pensato ad alcun tour gigantesco. Ma cmq riesco a capire i motivi che spingono diverse persone ad andare in Cina in bici o a Capo Nord, ecc. Si vuole scoprire il mondo e farlo con i propri occhi, il proprio ritmo, vivendo ogni giorno nuove esperienze con tanti piccoli problemi ed emozioni.

Su YouTube ci sono diversi video di ciclisti anche solo italiani (in generale nel mondo ce ne sono ormai tanti) che sono andati a Capo Nord o in Asia, un po' sulle tracce di Marco Polo se vogliamo.

O che hanno fatto altri giri assurdi, pensiamo anche a Jovanotti in Sud America, anche lui in solitaria.

Così come ci sono ciclisti stranieri che hanno percorso tutto il continente americano, ma anche pure quello africano, dal Sud Africa all'Egitto.

Robe assurde.

Dal mio punto di vista impensabili, improgrammabili.

Tutti loro ci sono riusciti, quindi chapeau.

Ma un conto è vedere i loro video, seppur con alcune difficoltà del caso che ci mostrano la realtà, anche se soltanto parziale.

Un altro conto consiste invece nell'immaginare, e poi nel viverle, tante altre difficoltà potenziali, che magari non hanno colpito loro, ma te sì :P O anche solo organizzare il viaggio.

In questo post voglio dunque fare un elenco di tutte le difficoltà e sfighe che possono capitare ad un cicloturista che, specie se da solo, rischia di passare dei brutti momenti, magari anche piuttosto lunghi.

Ovviamente non scrivo questo post con l'intenzione di portare sfiga (che non esiste), ma per farti riflettere su quanto duro possa essere il mondo del cicloturismo.

Un altro mio pensiero è relativo a questo tipo di viaggio. Si può correre il rischio di fissarsi troppo col proprio obiettivo, anziché badare a ciò che c'è intorno. Molte persone sono egocentriche e lo notiamo dai tipi di riprese che effettuano e da ciò che dicono.

ECCO IL MIO ELENCO (fatto a casaccio)

lunedì 14 agosto 2023

Frana a Bardonecchia e la sindaca che dice

Stanotte c'è stata una frana in montagna che ha portato fango e detriti nel paese di Bardonecchia.

Nessun morto, nessun disperso, forse neanche alcun ferito. Fiuuu

Prima, al tiggì regionale piemunteis su RaiTre, ho sentito alcune parole della sindaca:

"La popolazione si è comportata bene, continui così, in caso di temporale resti a casa"

E che doveva fare? Doveva mettersi gli sci e gareggiare sul fiume in piena? mah

"Per domani le previsioni sono buone, abbiamo salvato il Ferragosto"

Salvato? Ma che stupidata è? Come quelli che dicono, in certi film o cartoni "Dobbiamo salvare il Natale"

Ma baff!

Che poi basta vedere le previsioni meteo per domani per accorgersi che probabilmente, anzi molto p., pioverà nel pomeriggio a Bardonecchia.

Stiamo vivendo una settimana ricca di possibili perturbazioni alpine, altro che 'bel tempo', ecc.

 

Gravel? Anche no!

TUTTI PAZZI PER LE BICI GRAVEL!

Da qualche anno vanno di moda le bici gravel, lo sapete tutti benissimo. Ne vedete tantissime in giro, specie fuori città.

Queste bici sono un mix tra una bici da corsa e una mountain bike da cross-country.

In pratica consentono di avere un telaio più leggero di una MTB, un bel manubrio da BDC, ma più largo e con le impugnature inferiori del manubrio più ampie e larghe, ruote larghe e semi tassellate per sterrati semplici e ipotizzo rapporti più stile rampichino che duri da bdc (sinceramente non mi sono mai informato a riguardo, ma penso sia così).

Insomma, si tratta di una bici ibrida con cui poter fare sia tanto asfalto che tanto sterrato easy, in modo da poter scoprire stradine nuove e cambiare strada quando si è stufi di pedalare di fianco a tante auto e tir.

Ha senso comprarne una?

sabato 12 agosto 2023

SALITE DA INCUBO A TORINO

Ciao a tutti,

in questi giorni mi è tornata una voglia di matta di SALITE, e dato che la nostra collina ne è ricca, ecco che il materiale non manca.

Ne ho già scritto qui, ma anche in tanti altri post, basta che cerchiate Maddalena e Superga.

Ecco altre strade che mi sono segnato in questi giorni.

ZONA COLLE DELLA MADDALENA

1) Strada della Vetta da Pecetto

Arrivando a Pecetto da Revigliasco, dalla zona del cimitero, o anche un po' prima, si punta verso Nord prendendo o via Umberto I o via Circonvallazione.

In ambo i casi, appena usciti dal paese, si prende sempre verso NORD Strada Eremo.

Per arrivare all'Eremo, e da lì volendo alla Madda, non seguiamo la strada principale che si allarga verso DX/EST, ma svoltiamo a SX in via Barbara Allason che, dopo poco una curva verso DX, in salita diventa la mitica Strada della Vetta.

Questa presenta una grande pendenza con 6 curvoni abbastanza ravvicinati, e passa, dopo quel tratto micidiale, di fianco alla Clinica San Luca.

Dall'inizio di Strada Eremo alla clinica sono 2,7 km ca. con un dislivello positivo di 230 mt. La pendenza si fa subito seria, ovvero del 10%, sùbito dopo la curva di via Allason prima di diventare Strada della Vetta.

Ne rettilineo prima dei 6 curvoni tocca anche il 17%, mentre al 5° curvone Komoot segna un picco del 18%!

2) Strada della Vetta da Revigliasco

Dal centro di Revigliasco all'Eremo sono 4,15 km ca., dislivello di 250 mt. (ma per arrivare al paese bisogna già salire un po').

Consiglio di passare anche da qui perché c'è un pezzo abbastanza pendente, quello di Strada del Redentore, che porta ad una statua dedicata a Gesù, simile a quella famosa di Rio de Janeiro :)

Per raggiungerla, appena vi si presenterà dinnanzi un bivio, andate a SX.

Una volta arrivati alla statua, per andare in Strada della Vetta dovrete prima muovervi verso EST e poi verso NORD (evitando Viale dei Castagni che è una strada chiusa).

ZONA SUPERGA

1) Via Croce

Questa via non è molto lunga, infatti misura appena 2,22 km, ma riserva delle belle sorpresa.

Dove si trova: sùbito dopo il sentiero 29 in corso Casale, dinnanzi il Ponte del Bajno, e qualche centimetro prima il cartello 'San Mauro Torinese', ecco comprarire via Croce. In apparenza pare essere una stradina anonima, destinata ad alzarsi di poco e a portare da nessuna parte, invece...

Invece tra i 500 metri e i 1.000 metri di percorrenza, ecco che la strada si impenna con percentuali anche del 10%. Tra il km e mezzo e il 2° km si tocca anche un pazzesco 18%!

La strada termina nei pressi di Villa Guala, da cui penso possiamo prendere un sentiero cortissimo che porta in via delle Pietre.

2) Via delle Pietre - San Mauro T.se

Qui si parte da S. Mauro, e la via inizia da via Torino di fronte a via Dora.

La lunghezza è ancora più breve dell'altra, infatti è di 1,9 km. Ma direi anche chisenefrega e per fortuna date le pendenze.

Molti sono fissati col fare centinaia di km, ma a noi in collina basta poca strada per farci i muscoli di acciaio grazie a pendenza da incubo!

Dopo neanche 200 metri, infatti, si sale al 10% ma a 700 metri e al km virgola 20 circa, si arriva anche al mostruoso... 21%!

In pratica, di questi 1,9 km, ce n'è almeno 1 davvero tosto.

Arrivati in cima si può salire tramite sentieri a Superga, si può andare in via Croce o scendere tramite il sentiero 61.

giovedì 10 agosto 2023

A Rivalta la ciclabile protetta

Buonasera cari amici pedalatori!

Qualche giorno fa, come scritto proprio in questo blog, sono andato da Torino ai laghi di Avigliana, passando da Rivalta di Torino.

Conoscete di sicuro tutti quanti la bellissima ciclabile del Sangone, che diventa ciclopedonale proprio a Rivalta, nonostante la presenza di pedoni di vario tipo già da Beinasco, ma vabbé, è anche comprensibile che vogliano camminare lì, se no dove potrebbero andare? Nella statali o provinciali schifose? Al centro commerciale? Al cimitero? Mah, purtroppo certi posti dell'hinterland sono di una tristezza unica.

Non certo Rivalta però, che mi è sempre piaciuta per il piccolo centro storico, il castello, la collina e appunto la ciclabile.

E c'è il tratto di via Piossasco, quello che passa davanti al campo di calcio della GSD Tetti Francesi di Rivalta, che finalmente è diventata sicura.

Prima, infatti, c'era solo una striscia colorata dipinta sull'asfalto.

Ora, invece, ci sono delle barriere come potete vedere da Street View.

Evviva!

lunedì 7 agosto 2023

In bici ai LAGHI DI AVIGLIANA

Stamattina avevo letto che era possibile fare il bagno nel Lago Grande, così sono voluto andare, anzi tornare, per vedere quali fossero i punti da cui potersi 'tuffare'.

Ma volevo anche provare qualche stradina nuova. 

L'inizio è stato terribile, in quanto faceva un po' caldo, ma soprattutto c'era un clima secco ed ero controvento. Non bastava questo, infatti ho indossato dei pantaloncini da corsa, non da bici, e sentivo fastidio nelle parti basse :( 

La situazione è migliorata dalle parti di Rivalta.

Ma veniamo alle stradine:

dopo Trana (dove in salita sono stato sverniciato - io quest'anno zero allenamento! - da uno stradista con scritta Sestriere sulla maglietta), e poco dopo l'inizio della dritta discesa sulla SP589 che parte dal bivio per Giaveno (SP187, che non ho preso), ho svoltato a sinistra in Borgata Udritto (parallela alla SP187).

QUI trovate il link a Google Maps con evidenziata questa strada.

sabato 29 luglio 2023

Salviamo il parco Artiglieri di Torino

Ormai tutti sanno che nell'area ex Westinghouse verrà edificato un nuovo supermercato targato Esselunga.

L'area totale richiesta dal colosso lombardo, però, comprende anche il 'parco Artiglieri'.

Secondo il comitato Essenon, a quanto pare non è possibile costruire alcunché su quel giardino perché adiacante all'ex caserma Lamarmora, posta sotto tutela. Il 20% edificabile per legge, è in realtà già stato usato per la costruzioni di alcuni campi sportivi.

Ecco il link dell'articolo di Repubblica in cui viene spiegata nei dettagli la situazione:

“Basta nuovo cemento, fermate Esselunga” (msn.com)

Speriamo che le cose stiano davvero così e che non si tocchi quell'angolo di verde in una città che viene pubblicizzata come verde, ma che ha interi quartieri composti soltanto da asfalto e case!

lunedì 24 luglio 2023

Bici sulle strisce pedoanli si può o no

A Trento, nel 2017, un ciclista venne multato da un vigile urbano per essere passato in bici sulle strisce pedonali.

Non avendo voluto pagare la contravvenzioni in tutti questi anni, la cifra è ora salita a più di 800 euro!

Per principio si è sempre rifiutato di pagare e continuerà a non pagare.

Perché?

Perché secondo lui non ha senso vietare l'attraversamento pedonale alle bici, specie quando, come nel suo caso, non c'è nessun pedone.

E in effetti a quanto pare aveva e ha ragione il ciclista, infatti nello stesso articolo linkato ad inizio post da me, si dice:

 "...il codice della strada prevede che su un passaggio pedonale la bicicletta si conduca a mano, o almeno lo si debba fare in presenza di pedoni. In questo caso specifico quindi una maggiore elasticità, da parte di tutti (di tutti?), avrebbe probabilmente semplificato le cose".

Andiamo a cercare articoli in merito.

Su Salvaciclistiroma leggo che l'articolo 14 comma 15 obbliga i ciclisti ad attraversare sulle strisce assumendo il comportamento dei pedoni, là dove manchino le lanterne semaforiche per velocipedi.

Ma sempre su questo sito/blog, secondo un ingegnere, tale Mazziotta, ciò non vorrebbe dire scendere dalla bici e camminare come un pedone, ma vorrebbe invece indicare quale comportamento legato all'attraversamento adottare. Se rosso ci si arresta, se giallo si sgombera il più rapidamente possibile se si è all'interno dell'attraversamento, se verde c'è il via libero all'attraversamento.

Non finisce qui, perché secondo un parere ministeriale, i ciclisti possono pedalare con le dovute limitazioni (art 182 comma 4). Infatti la bici va condotta a mano quando queste siano di intralcio o pericolo per i pedoni (direi più di pericolo che di intralcio, dato che se un ciclista la trasporta a mano, occupa 2 posti anziché 1).

Rimane ovvio che il ciclista possa attraversare in sella sulle strisce pedonali, soltanto se arriva da una pista ciclabile, non certo da un marciapiede privo di pista. In quel caso penso proprio che le contravvenzioni sarebbero ben 2.

domenica 23 luglio 2023

Temperature alte ma non come quelle dei TG

Prima di leggere questo post, vi invito a leggere quello precedente.

Fatto ciò, ecco che voglio scagliarmi contro gli allarmisti del meteo che imperano nei tiggì, tra cui il TG1.

Tra gli allarmisti non figurano solo i meteorologi, bensì gli stessi giornalisti che anziché tranquillizzare, sanno solo allarmare, appunto, parlando di picchi totalmente inesistenti, a meno che non si misuri la temperatura in un modo del tutto sbagliato. Cosa di cui non mi stupirei.

Si è parlato di temperature anche di 45°. Al Sud, per carità, non certo al Nord.

Si tratta di una vera e propria balla, di una grandissima bufala.

Guardando questa mappa di MSN, infatti, si nota come al Sud la temperatura massima di oggi domenica 23 luglio 2023 alle ore 14 circa sia di 38° in certe limitate zone della Puglia, Basilicata e della Sardegna. Zone, però, nella maggioranza dei casi poco abitate.

Vero che in Sicilia si sono superati e si stanno tutt'ora superando i 40° (mappa MSN), ma anche qui si parla di zone abbastanza ristrette e non molto abitate.


Basta andare sulle coste per vedere temperature nettamente più sopportabili e in linea con quelle estive, che vanno dai 32 ai 35 gradi (in tutta la Sicilia).

Rispetto agli anni precedenti c'è di certo un aumento, e questo infatti non l'ho mai messo in dubbio, in quanto sono il primo a lamentarmi del caldo e dell'afa, ma il punto è che i 45° sono una bufala o un errore di misurazione e, anche se fossero veri, sarebbero limitati a zone alquanto ristrette. 

Ciò che reputo importante, e che non viene mai menzionati dai giornalisti, è la percentuale di umidità molto bassa al Sud, infatti sempre la mappa di prima da me linkata, ci mostro anche questo dato e che cosa notiamo?

Notiamo che in Sicilia c'è un'umidità che va dal 9% di Enna al 31% di Palermo, passando per i 16 di Siracusa e i 24 di Catania. Quindi anche meno che da noi nelle Alpi!

Mercoledì, le temperature dovrebbero scendere di parecchio in tutta Italia, Sicilia compresa, entroterra compreso, evviva.

Aggiornamento del 25 luglio 2023: anche oggi i tiggì, tra cui il sempre delicato Tg1, hanno parlato di caldo record con picchi di 47°. Invece le cose non stanno così, a meno che uno non misura la temperatura tramite l'asfalto rovente! In Puglia e a Catania max 40°. Tanti, tantissimi, ma non certo 47 e 'conditi' da un'umidità bassissima: dal 15 al 21%.