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lunedì 7 agosto 2023

In bici ai LAGHI DI AVIGLIANA

Stamattina avevo letto che era possibile fare il bagno nel Lago Grande, così sono voluto andare, anzi tornare, per vedere quali fossero i punti da cui potersi 'tuffare'.

Ma volevo anche provare qualche stradina nuova. 

L'inizio è stato terribile, in quanto faceva un po' caldo, ma soprattutto c'era un clima secco ed ero controvento. Non bastava questo, infatti ho indossato dei pantaloncini da corsa, non da bici, e sentivo fastidio nelle parti basse :( 

La situazione è migliorata dalle parti di Rivalta.

Ma veniamo alle stradine:

dopo Trana (dove in salita sono stato sverniciato - io quest'anno zero allenamento! - da uno stradista con scritta Sestriere sulla maglietta), e poco dopo l'inizio della dritta discesa sulla SP589 che parte dal bivio per Giaveno (SP187, che non ho preso), ho svoltato a sinistra in Borgata Udritto (parallela alla SP187).

QUI trovate il link a Google Maps con evidenziata questa strada.


Ho sempre visto l'imbocco di questa strada chiedendomi dove cavolo finisse, e finalmente oggi l'ho capito :P

Da qui è possibile tagliare un bel pezzettone della traffica SP187 che come detto prima sale a Giaveno.

Ma prima, svoltando a destra verso Borgata Cordero, è possibile prendere due sentieri della collinetta del Lago Piccolo, oppure proseguire presso una pista ciclopedonale in larga parte asfaltata, in discesa e ombrosa, che porta al posteggio del laghetto (zona rotonda SP589).

Alla SX di Cordero parte il primo sentiero (c'è la segnaletica, quindi non potete sbagliare), mentre è svoltando a DX che si arriva al posteggio dopo una bella discesa ombrosa in una ciclopedonale o al bivio per l'altro sentiero (è tracciato pure su G.Maps) che volendo porta al sentiero che costeggia in basso il Lago Piccolo.


Ma com'è questa strada di Borgata Udritto?

Inizialmente ha una bellissima discesa all'ombra, con poco dopo una visuale spettacolare sulla verdissima torbiera di Trana, poi però sale prima di B. Udritto e continua così, diventando via Coazze, costeggiando una lussuriosa proprietà privata alquanto vasta con un giardino fantastico (mai saputo e mai vista... si vede benissimo dal satellite). Dopo questa proprietà, proseguiamo per qualche metro in via Giotto e al bivio giriamo a DX (a SX la strada continua verso Giaveno).

Arrivati a B. Cordero troviamo la segnaletica e la mappa dei sentieri della zona.

Io sono andato a dx perché con gli pneumatici semislick volevo soltanto fare il sentiero del laghetto che già conoscevo, così ho preso la ciclopedonale.

Arrivato al lago, dove c'era diversa gente che prendeva il sole, ho appunto preso il sentiero che ho percorso interamente per bene, tranne il pezzetto in cui un ponticello porta su una salitella un po' spostata a dx con una manciata di scalini.

Sono poi sbucato in via Giaveno e ho preso via Monginevro (spettacolare la vista sul Lago Grande con al fondo i resti del castello di Avigliana, le montagne e il cielo blu: oggi neanche una nuvola!).

Per continuare a costeggiare il lago, seppur su asfalto, bisogna poi girare in via Grignetto. La notate per via di un ampio parcheggio alla vostra destra e per una piccola segnaletica legata ai sentieri su un palo.

Peccato fin qui tutta questa parte di costa sia privatizzata.

A proposito di villazze e di pr. privata, anche in via Grignetto ce ne sta una non male visibile dal satellite, che si affaccia sul lago... pensate che meraviglia godersi ogni giorno quell'ambiente in tutte le stagioni.

Poco dopo, ecco un bivio: io ho proseguito a dx nella stradina principale, che ora prende il nome di Monte Pirichiano (che è quello su cui sorge la Sacra di San Micky), da cui forse si può tentare di entrare nell'orripilante ex dinamitificio Nobel (ma perché è ancora in piedi? Fa schifo!).

Proseguendo invece a sx, al bivio di cui prima, si arriva alle palude dei Mareschi, altra zona verde in cui fare birdwatching (c'è una passerella che si chiama proprio così, perché si possono ammirare falchi e aironi, ma anche anfibi, caprioli e ahimé anche cinghiali, di cui ho una paura fottuta, ma in genere spuntano solo verso sera).

Vi ricordate quando prima vi ho detto di svoltare a dx in via Grignetto all'altezza del posteggio? Beh, se volete allungare il giro potete invece proseguire dritto, per poi scendere al bivio diciamo del dinamitificio prendendo via Prole (asfaltata) e via Monte Capretto (sterrata). Ora non chiedetemi i km e la pendenza, dati che potete cmq ottenere su siti e app come Komoot.

Ma torniamo al Lago Grande, in cui confermo che sia possibile nuotare, a differenza del Lago Piccolo.

Volevo costeggiare mezzo lago prendendo la stradina ciclopedonale, che presenta anche 2 bellissime passerelle sull'acqua, una breve e una ben più lunga, ma... all'ingresso del giardinetto che porta lì, oggi c'era una sorta di esercitazione dei Vigili del Fuoco per cui niente da fare.

Così ho dovuto proseguire, in salita!, su via M. Pir. e poi a destra in via Potetto da cui mi sono immesso in corso Laghi per tornare indietro.

In conclusione: sono rimasto soddisfatto dalla stradina per me nuova, dalla ciclabile che porta al lago piccolo, dalla percorribilità del sentiero, ma deluso per non aver potuto pedalare sulle passerelle.

Mi piacerebbe poi provare altri sentieri del lago Piccolo e passare dai mareschi.

Magari fare anche un giro nella torbiera. Su Komoot ho visto che sì, non è possibile fare un giro completo, tipo ad anello, o da lì raggiungere il laghetto, però pare ci siano due tratti sterrati...

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