Questo blog utilizza solo strumenti di Google, non sono presenti software, app, plugin o altro di fornitori terzi.

This blog uses only Google tools, there are no software, apps, plugins or other things of third-party providers.

lunedì 29 maggio 2023

Come si pedala bene in Olanda

E mentre in Italia molta gente si lamenta delle bici e delle piste ciclabili, ecco che nei Paesi Bassi vediamo strade 'invase' in senso buono dai ciclisti che si recano a lavora o a scuola in un magico silenzio e senza rischiare di morire.

Questo è un paradiso!

E dire che nel Nord Europa c'è un clima leggermente più rigido rispetto al nostro, eppure pedalano quasi tutti.

Sia perché vengono educati così sin da piccoli, mentre da noi i pargoletti vengono portati a scuola, in palestra, al parco sempre in auto, sia perché ci sono tante piste ciclabili, belle larghe e sicure, e nessuno si lamenta, mentre qui in Italia e a Torino, a parte gli autoIMmobilisti, ecco le varie associazioni del commercio che ce l'hanno con ztl, piste ciclabili, zone pedonali, ecc.

Questa gente sta davvero fuori dal mondo, non capisco perché agli italiani piaccia il rumore, lo smog, le code mortifere. 

PAZZI TOTALI

W LA BICI


giovedì 25 maggio 2023

Come salire in BICI al Colle Braida

COME SALIRE IN BICI AL COLLE BRAIDA (TORINO)

Il colle Braida è una cima molto famosa nella provincia di Torino per tutti i ciclisti e non, perché ci sono belle strade e anche bei sentieri, ma è anchra famosa per ogni torinese perché nei suoi pressi c'è la Sacra di San Michele ((nel 2019 avevo elencato una manciata di belle salite in zona)!

Di recente è salito agli onori della cronaca grazie alla tappa del Giro d'Italia del 18 maggio 2023 (Bra-Rivoli, 185km, 2.300 mt di dislivello).

In BDC come lo si può raggiungere? 

Ci sono 2 salite che portano lassù in cima a 1.000 mt slm.

La 1^ salita parte da Giaveno e passa da Borgata Molino e Valgioie.

Dalla rotonda del centro di Giaveno (mappa su Komoot), la strada misura 8,5 km e presenta un dislivello di 490 mt. I tratti più duri, con pendenze superiori al 10%, si trovano dopo le 2 cuve a gomito.

La 2^ salita parte invece da Avigliana, per la precisione dalla rotonda sita in mezzo ai 2 laghi (mappa su Komoot).

Da questo punto la strada misura 11,3 km con un dislivello positivo di 710 mt (c'è anche un breve tratto di discesa, -80 mt, intorno a metà salita).

Questa strada è più arzigogolata ed è esposta a Sud-Est prima e Nord-Est e Nord dopo, quindi va bene d'estate perché presenta notevoli pezzi al riparo dal solleone.

I tratti più duri li troviamo intorno al km 4,8 e tra 6,5 e 7,3. Anche intorno al km 10 c'è una bella pendenza.

La 1^ strada è sicuramente quella più facile e allo stesso tempo più goduriosa da fare in discesa.

sabato 20 maggio 2023

Ciclisti del Giro che si lamentano del freddo

 Ieri una bellissima tappa alpina del Giro d'Italia 2023 è stata 'castrata' su volontà della maggioranza dei ciclisti.

Il motivo è stato quello delle condizioni climatiche. Pioggia e freddo.

In realtà il meteo era poi diventato meno inclemente, ma secondo loro era meglio non rischiare sia perché nei giorni precedenti presero tanta acqua, sia perché diversi corridori avevano problemi di respirazione.

Meglio non rischiare, dunque.

Mi trovavano d'accordo.

E i giornalisti RAI, invece?

Sin da subito si erano detti contrari e contrariati. Delusi e arrabbiati nei confronti dei ciclisti.

Ma oggi ecco la loro grande rivincita: il terzo arrivato Bettiol a fine intervista ha lanciato una frecciatina ai vari giornalisti e criticoni, dicendosi curioso di vedere questa gente che parla correre sotto la pioggia e il freddo preso a 2.000 metri.

Ciclisti 1 - Giornalisti buffoni 0

giovedì 11 maggio 2023

Giro d'Italia: strade del Sud come in Colombia

Secondo un dirigente di un noto team professionistico che sta disputando il Giro d'Italia 2023, le strade del Sud Italia sono quasi come quelle colombiane.

Infatti un suo corridore sarebbe caduto a causa di un cane randagio, uno dei tanti che ha intravisto in una recente tappa in Campania.

Oggi pomeriggio un giornalista di Rai Sport si è subito prodigato in difesa del Sud Italia, della Campania, ecc., dicendo che le strade sono state rifatte, sono ottime, che potevano essere un po' scivolose a causa della salsedine.

Infatti il dirigente sportivo non ha mica criticato lo stato delle strade. Mi pare ovvio che il Giro non passi per strade piene di buche che purtroppo conosciamo benissimo perché ci pedaliamo tutti i giorni dovendo fare tanti pericolosi zig-zag. Voleva invece accusare il fatto che è pieno di cani randagi. E questo purtroppo è un problema da sempre presente al Sud Italia. Inutile che il giornalista dica che sia stata colpa del padrone di cane che lo ha lasciato libero. Ma figurarsi. Sarà stato sicuramente un randagio.

Dalle nostre parti i randagi non esistono, ci possono essere dei cani liberi per strada ma si tratta di pochi cani abbandonati o scappati per un motivo o per l'altro, ma non c'è il randagismo con tutti i pericoli del caso che invece esiste al Sud.

Non capisco questo bisogno di difendere a tutti i costi l'Italia e il Meridione.

Che il Sud sia pieno di problemi non è una novità e nessuno si deve offendere se qualcuno ne menziona di tanto in tanto uno.

Uno dei grossi problemi è la cafonaggine di molte persone, come abbiamo visto durante i festeggiamenti per lo scudetto del Napoli, con tutti quei botti e fuochi d'artificio... ma vi pare normale?

Ma basta con la strenua difesa del Sud Italia e magari anche con la sua esaltazione.

lunedì 8 maggio 2023

Da Torino a Rivoli su Ciclabile

 Come arrivare a Rivoli partendo da Torino, evitando corso Francia e gli svincoli autostradali?

Ecco alcuni percorsi per poter giungere a Rivoli in bici evitando corsi trafficati e svincoli potenzialmente pericolosi.

1) Se partite da Torino ovest o Torino centro c'è una concatenazione di piste ciclabili e strade minori che potete percorrere.

Da corso Telesio, all'altezza di via Carrara, parte verso Ovest una ciclabile sul lato destro proprio di via Carrara, per poi passare sul lato sinistro di via Asinari di Bernezzo (ci sono i posteggi per le auto su ambo i lati, quindi in teoria non dovreste ritrovarci con dei mezzi motorizzati in mezzo alla pista, attenti però alle portiere).

Superata via Cossa, si prosegue ovviamente verso ovest su Strada antica di Collegno che porta in viale Certosa di Collegno, che inizia dal Monumento al Pilota collaudatore, ovvero una rotonda nel cui centro è situato un bell'aeroplano biposto.


In questo viale, la pista è totalmente separata dalla carreggiata per cui si pedala belli sicuri.

Continuando ad andare dritti si arriva al parco dedicato al gen. Alberto Dalla Chiesa, detto anche parco del Manicomio o della Certosa Reale di Collegno.

Usciti dal parco, si prende via Martini XXV Aprile alla rotonda, ma senza prendere la pista che va nel sottopasso, bensì stando sulla dx per poi svoltare a sx in via Giacinto Collegno.

Da qui si arriva in 'Passeggiata Don Modesto Scaccabarozzi', da cui si prende una rampa (dalle curve strette) che porta su un ponticello per superare la ferrovia.


Giunti in 'Piazza Ragazzabile', una piazzetta molto colorata, si va giù per pochi metri fino a prendere, dopo pochissimi metri, corso Papa Giovanni XXIII svoltando a destra.

Le successive vie di Collegno da prendere sono: via Moncenisio (prosecuzione), via Susa (svoltando a sx), via Chiomonte (idem).

Ora finalmente è arrivato il turno di superare l'autostrada agevolmente:

da via Chiomonte si svolta a dx in via Sestriere, dove però manca la ciclabile.

Superata la A55 c'è un breve tratto di ciclabile. 

All'incrocio con via Bruere, si prosegue dritti prendendo corso J.F. Kennedy per poi prendere via Varese poco dopo sulla sinistra. Da qui si va ancora una volta a sinistra in via Orsiera, per arrivare nei pressi di una scuola da cui parte la ciclabile che, passando per un tratto di campagna, porta alla fine del corso di cui prima, che poi si congiunge con corso Torino.


2) Se partite da Torino Sud, potete percorrere la lunga ciclabile di strada comunale del Portone fino alla mega rotonda che la collega con corso Giuseppe Allamano.

Superata la rotonda si può o scendere in SP75 del Dojrone per poi svoltare a dx in Strada Moncalieri, che poi, proseguendo dritto verso Ovest, cioè verso Rivoli, diventa Strada Nuova Tetti dopo aver superato la frazione Tetti Neirotti

Questa strada porta alla periferia di Rivoli prendendo un sottopassaggio tra la Fonderia Meccanica f.lli Careglio Rivoli SRL e il Rivoli Hotel.

Oppure prendete la ciclabile di corso Allamano, per poi svoltare a sx in via Molinetti, che però è sterrata.

Proseguendo arriverete nello stesso punto dell'altra, ovvero al sottopassaggio.

3) Se invece partite da Beinasco e dintorni, c'è la ciclabile che corre lungo il Sangone e che spunta/prosegue a Rivalta di Torino.

Da qui bisogna andare verso verso Nord, cioè verso Rivoli, attraverso una ciclabile posta a Nord del paesino, che presenta un tratto di sterrato e che è quindi totalmente separata dalla strada.

Questa pista inizia dopo il villaggio Aurora (che in realtà non è un villaggio bensì un quartiere composto solo da villazze) e può essere un po' complicato trovarla. Parte da strada Appennini che è una specie di parallela alla strada principale, ovvero via Luigi Einaudi.

Per arrivare in str. Appennini ovviamente sconsiglio di percorrere via Einaudi, perciò dovrete barcamenarvi tra le varie stradine di Rivalta.

Inutile che mi dilunghi con un elenco e una spiegazione perché non finirei più. Vi consiglio pertanto di guardare la mappa su Komoot.