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domenica 14 luglio 2024

Salitazza di via Gatti verso San Vito

Questa mattina mi sono svegliato incredibilmente presto, così dato che faceva fresco e non avevo voglia di andare in montagna - ci andrò a fare qualche giretto a piedi nei sentieri la prox sett. - ho deciso di andare in collina per tornare nel mio attuale solito punto di arrivo, ovvero la chiesa di San Vito.

Vero che un punto di arrivo classico nella collina di Torino è il colle della Maddalena o l'Eremo, ma è anche vero che in questo periodo mi sto testando su salite brevi ma toste, come quella dell'8 luglio (strada della Viassa con punte di oltre il 20%!).

E così proprio come qualche giorno, sono voluto tornare a San Vito cambiando però salita, prendendo via Luigi Gatti in zona piazza Crimea.

Questa è stata la prima salita che feci da ragazzino quasi 14enne, quindi ce l'ho nel cuore perché ricordo le sudate, le fatiche allucinanti e la mia voglia di godermi le vacanze estive nella tranquillità della collina, ambiente che per me era nuovo perché a parte qualche salitella nel centro di Moncalieri con mio papà e qualche amico dell'epoca, non ci ero mai andato.

E alla fine la collina l'ho sempre frequentata con tanti amici in MTB e mi è rimasta nel cuore.

Così stamattina ho iniziato la salita da corso Fiume, poi ho preso appunto via Gatti che inizia subito con un bel 'muro' intorno al 10%. All'inizio la strada è rovinata e strettina, ma soprattutto sempre al sole sia al mattino che al pomeriggio da quello che ricordo.

Dopo pochi metri diventa viale Catone, la pendenza diminuisce (va tra il 6 e l'8%) per poi scendere verso il bivio con viale Seneca. Mi piace molto la curva a gomito di viale Catone (lì vicino c'è una fontanella sulla corsia dx).

Per andare a San Vito, e quindi alla Madda, si può sia proseguire in via Settimio Severo, sia svoltare a sx in viale Seneca (la 1^ strada passa sotto il parco S. Vito, la 2^ invece sopra, e si ricongiungono alla chiesa).

Via Severo che diventa strada S. Vito Revigliasco, è tranquilla, ma si impenna poco prima del curvone in cui c'è l'incrocio con strada dal Ponte Isabella a S. Vito, e continua a salire in maniera decisa fino alla chiesa. 

Prima c'è un drittone, poi una curva a dx, infine 2 tornanti et voilà siamo arrivati. Batte sempre il sole, ma quelle curvone mi hanno sempre gasato

In pratica i punti più duri in cui darci dentro, che possono essere un ottimo allenamento, sono l'inizio, col muro di via Gatti, e la fine da un po' prima l'incrocio appena menzionato.

Per la discesa ho optato anche stavolta per strada dal Ponte Isabella a San Vito, in cui ho fatto i 58,5 km/h, mentre l'altro giorno i 60... e devo ricordarmi di cambiare le pastiglie anteriori (avevo scritto un post in cui spiego come farlo con facilità).

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