


Partiamo con alcuni dati fondamentali..
Km: 70 ca., partendo dalla periferia di Torino Ovest;
dislivello positivo (salita): 750mt ca., considerando i brevi tratti in salita della strada confinante con la collina morenica di Rivoli;
Km in salita (tratto Avigliana - Colle Braida): 11,3
Pendenza della salita di cui sopra: 6% ca.
Descrizione percorso: Per raggiungere Rivoli da Torino è necessario percorrere o corso Francia o corso Allamano o Strada del Portone. In questi ultimi due casi, specialmente nei giorni feriali, consiglio la deviazione per Tetti di Rivoli in quanto così si evita di dover passare per il trafficato cavalcavia di corso Allamano che supera l'autostrada con annessa pericolosa uscita.

Come già detto in passato, la strada che da Rivoli va ad Avigliana toccando Rosta e Buttigliera Alta è molto carina, ma stretta e durante la settimana è percorsa anche da svariati nervosi tir e furgoni. Al sabato pomeriggio in compenso sembra tranquilla. E' praticamente un leggero saliscendi, il tratto finale è composto da una discesa e due rotonde alquanto grandi da prendere in velocità.
Alla terza, così come anche alla quarta, si va a sinistra e quest'ultima ci porta dritti ad Avigliana. Qui si segue la strada che compie una curva verso Sud per costeggiare il lago grande di Avigliana. Questo tratto è in discesa e perciò è ancora più bello ammirare il lago, sembra quasi di volarci poco sopra.
Giunti ad un'altra rotonda sita fra i due laghi di Avigliana, si prende la strada che sale a destra verso Giaveno. Inizialmente la pendenza è risibile, ma dopo aver superato un piccolo incrocio con una strada proveniente da destra, inizia subito ad impennarsi.

Devo ammettere che confrontando questa salita con certe altre collinari lunghe al massimo 7 km, questa è sì più lunga, ma risulta meno faticosa, vuoi per l'ombra, vuoi per il minore (quasi nullo) traffico a motore, vuoi per la pendenza sempre regolare.. Una cosa negativa, rispetto alla collina, è l'assenza di fontane, infatti ne possiamo trovare due solo sotto la Sacra (borgo San Pietro) e poi nel tratto finale!
Borgo San Pietro: ci si arriva dopo 8km di salita dalla rotonda dei laghi, manca quindi poco al Braida e pochissimo alla Sacra ma la presenza di quest'ultima sopra la nostra testa, ancora così alta e possente, può sfiancare facendoci presagire chissà quanti altri km in salita.
Come dice Davide Cassani, nelle lunghe salite è meglio non guardare verso l'alto, altrimenti la salita sembra non terminare mai, vedendo così lontano il nostro punto d'arrivo.

In cima c'è un'area picnic con annessa fontana (di fronte c'è anche una pizzeria).
Per la discesa, anche se si è a fine maggio, ormai a giugno, consiglio di coprirsi con una mantellina. Non me l'aspettavo ma faceva freddino. Inizialmente la strada in discesa è tutta dritta ma poi sorprende data la ricchezza di tornanti, ben 9 se non erro. A differenza della salita non ci sono zome ombrose, c'è una maggiore presenza del panorama, anche se non spettacolare come nell'altro caso a causa della presenza delle montagne e la strada è perfetta tranne in piccoli spot iniziali. Anche qui la presenza di auto è rarefatta, anzi non ci sono proprio.
Una discesa dunque molto fluida e tranquilla perchè si può spingere con sicurezza (facendo ovviamente attenzione nelle zone abitate dove ci sono passi carrai appena dietro le curve..).
Giunti a Giaveno, per tornare a Torino, si può scendere verso Trana dalla strada principale (strada Giaveno), mentre sconsiglio strada Dalmassi, alla destra orografica del torrente Sangone, perchè piena zeppa di fastidiosissime buche.
Da Trana, una volta raggiunta Sangano, consiglio di prendere la pista ciclabile che arriva fino a Beinasco toccando Bruino, Rivalta e Orbassano. Trovarla è semplice: a Sangano, dalla statale, basta svoltare a destra in via Bert (link Google Maps) che diventa via Villarbasse una volta superata la piazzetta della chiesa (c'è una fontana!). Poco prima di superare il torrente Sangone, ecco l'ingresso (fatto un po' male) della sudetta pista. Basta seguirla e si arriva a casa :)
Un bel giro che consiglio di fare in primavera, magari anche prima di fine maggio, o durante l'autunno, perchè non è una grande meta, non è un monte e quindi col bel tempo è preferibile cercare i grandi panorami alpini.
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