Ho appena letto, per puro caso, la storia di una croce di legno installata al Sommeiller nel 2022 (sopra Bardonecchia), divelta e rimessa al suo posto in questo periodo (estate 2024).
Questa croce, da ciò che apprendo da TorinoCronaca, non venne messa dal Comune, dal CAI o da qualche ente statale, comunale o comunque riconosciuto dallo Stato italiano, ma da 2 privati cittadini.
Vorrei capire se hanno chiesto il permesso a Comune, Regione o comunque chi di dovere per installarla, altrimenti chiunque potrebbe sentirsi in diritto di fare lo stesso nello stesso posto o in qualunque sommità, installando altre croci a caso o altri simboli anch'essi a caso, magari volgari o nazisti, ecc.
E vorrei capire perché chi l'ha divelta, anziché fare il vandalo gettandola in un dirupo, non ha invece denunciato la sua comparsa sulla punta Sommeiller per chiederne la rimozione. Da quando in qua se una cosa si pensa che sia abusiva o non ci piace o ci offende, la prendiamo e la buttiamo per terra, la spacchiamo o altro?
In una società civile fondata sul diritto ci sono procedure apposite sia per costruire che per rimuovere e abbattere. Non ci vuole tanto a fare una telefonata o inviare una lettera o andare in caserma a denunciare un abuso.
Per me, che sono ateo ma comunque super liberale, non ha senso invadere le montagne sempre e solo con questa croce, che non si sa se voglia rappresentare tutti i cristiani o solo quelli cattolici, discriminando i protestanti sia italiani che stranieri che la vedranno sia recandosi in cima, sia dal fondovalle (in val Pellice, ad esempio, ci sono i valdesi, così come dall'estero giungono tanti protestanti), imponendo quindi una singola religione, come se tutti fossero cristiani, fregandosene di ebrei, musulmani, buddisti e ovviamente atei.
Concludo chiedendo 2 cose molto semplici:
1) la croce installata dai 2 privati, ha ottenuto i permessi almeno comunali?
2) è possibile chiederne la rimozione o l'installazione di altri simboli religiosi o non?
GRAZIE!
PS:
vi lascio con questo ottimo pensiero dello scrittore Cognetti:
"Dopo tante ore di cammino arrivo in
cima a una montagna e penso: «Ecco, anche qui l’uomo ha voluto lasciare
un segno di sé». La croce è un manufatto, un simbolo culturale. Non è
certo la croce a farmi vivere l’esperienza spirituale: è la montagna
stessa.
Insomma, fosse per me le toglierei
volentieri, tutte. Così come le bandiere, le fortificazioni militari, le
targhe e tanti altri segni dell’uomo di cui la montagna è purtroppo
piena".