Sembra una banalità, ma bisogna sempre ricordarsi che se si pedala col figlioletto posto dietro il sellino nel suo apposito seggiolino, si pedala appunto in 2 e non da soli, per cui bisogna evitare di correre dei rischi e sapere che certe manovre, di per sè facili, possono portare a piccoli incidenti nel caso si snobbi la presenza ed il peso della persona posta dietro, presenza che cambia la distribuzione dei epsi cui ci si è da sempre abituati.
Ieri pomeriggio, passando per piste ciclabili e parchi urbani, a parte la solita mandria di cani senza guinzaglio e di gente stramazzata a terra dopo le grigliate (bleah!), ho visto anche parecchi "ciclisti della domenica" in seria difficoltà, nelle ripartenze (zig-zag a gogò), nelle salite (ondeggiamenti e affannamenti vari anche in tratti corti; mi sa che durante la settimana usano sempre e solo l'auto!) e nel superare degli ostacoli quali ad esempio delle transenne poste all'ingresso di un parco per evitare l'ingresso di auto e scooter.
Proprio quest'ultimo caso ha ispirato questo mio breve post: un uomo fra i 35 e 40 anni, abbastanza atletico in apparenza, non è riuscito a manovrare adeguatamente la bici e, complice una decisa frenata e la sua incapacità di rimanere in equilibrio da fermo, è cascato a terra, ma dietro aveva il figlio piccolo di 3 anni circa sul seggiolino!! Grande spavento! Ma grazie al seggiolino studiato appositamente per le bici, non s'è fatto nulla e non è sembrato neanche spaventato (sembrava una mummia ora che ci penso, ihih)!
Io però non approvo, nonostante la sicurezza di questa attrezzatura moderna, il trasporto dei figli in bici, specie se la si guida in modo insicuro. Io non ricordo di aver mai viaggiato in bici così, anzi, ne sono certo. Ho sempre guidato la bici per conto mio, i primi anni ovviamente con le rotelline. In questo modo ci si gode il giretto, ci si abitua a guidare il mezzo e a conoscere gli ostacoli e pericoli vari, ecc.!
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